Gran Premio di Gran Bretagna 2002

corsa automobilistica

Il Gran Premio di Gran Bretagna 2002 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 7 luglio 2002 sul circuito di Silverstone. La gara fu vinta da Michael Schumacher su Ferrari, davanti al compagno di squadra Rubens Barrichello e a Juan Pablo Montoya su Williams - BMW.

Bandiera del Regno Unito Gran Premio di Gran Bretagna 2002
690º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 10 di 17 del Campionato 2002
Data7 luglio 2002
LuogoCircuito di Silverstone
Percorso5,141 km
circuito permanente
Distanza60 giri, 308,356 km
Climapioggia intermittente
Risultati
Pole positionGiro più veloce
Bandiera della Colombia Juan Pablo MontoyaBandiera del Brasile Rubens Barrichello
Williams - BMW in 1'18"998Ferrari in 1'23"083
(nel giro 58)
Podio
1. Bandiera della Germania Michael Schumacher
Ferrari
2. Bandiera del Brasile Rubens Barrichello
Ferrari
3. Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya
Williams - BMW

Vigilia modifica

Aspetti sportivi modifica

La situazione della Arrows, già da tempo in gravi difficoltà economiche, si aggravò ulteriormente nella settimana precedente il Gran Premio. La scuderia di Tom Walkinshaw, infatti, si vide negare da Niki Lauda, direttore delle attività del gruppo Ford in Formula 1 e quindi sia del team Jaguar che della Cosworth, un'ulteriore dilazione del pagamento di 4,8 milioni di Dollari per la fornitura di motori, scaduto dal Gran Premio di Monaco.[1] La Arrows, esposta anche nei confronti di altri creditori, non era in grado di far fronte al debito: Walkinshaw, temendo un sequestro dei materiali della scuderia, fece portare via dal circuito le vetture, che furono ritrasportate a Silverstone giovedì.

Dopo una giornata di trattative, che costò alla squadra la possibilità di effettuare le sessioni di prove libere del venerdì, Walkinshaw coprì parte del debito attingendo al proprio patrimonio personale e da sabato mattina la Arrows poté scendere in pista.[1] Il futuro della scuderia, per la quale era in corso una trattativa di vendita alla Red Bull, rimase comunque molto incerto.[1]

Aspetti tecnici modifica

Durante le prove libere di venerdì, svolte in gran parte con pista bagnata, alcune scuderie provarono a utilizzare una luce posteriore di colore azzurro, nel tentativo di rendere le monoposto più visibili le monoposto anche in condizioni di visibilità precaria. La soluzione fu, però, ritenuta ininfluente dai piloti.[2]

La Jaguar introdusse una versione profondamente rivista della deludente R3, afflitta da una pesante mancanza di efficienza aerodinamica rispetto alle vetture concorrenti.[3] La versione B della monoposto inglese era caratterizzata da un completo rifacimento di tutte le componenti aerodinamiche la cui modifica non avrebbe comportato modifiche al telaio.[3] In particolare furono montati dei nuovi alettoni all'anteriore (molto simile a quello della Renault) e al posteriore, un nuovo profilo estrattore, una nuova sospensione posteriore e dei nuovi schermi dietro le ruote anteriori.[3]

Anche la Williams presentò importanti modifiche, portando in gara un nuovo cofano motore di sezione ridotta nella parte posteriore. La riduzione di ingombri nella parte posteriore della vettura fu possibile soprattutto grazie al motore BMW, che aveva minore necessità di smaltire calore rispetto ai motori della concorrenza.[4] Anche la Renault portò in pista una nuova carrozzeria, mentre alla McLaren fu fornita una versione potenziata del propulsore Mercedes.[4]

Prove libere modifica

Resoconto modifica

A causa delle vicissitudini sopra riportate la Arrows non prese parte alle sessioni di prove libere di venerdì, disputate con la pista bagnata. Anche Mika Salo, indisposto, non scese in pista il venerdì, tornando al volante della sua Toyota sabato mattina.

Risultati modifica

Nella prima sessione di prove di venerdì i risultati furono i seguenti:[5]

PosNoPilotaCostruttoreTempo
12 Rubens BarrichelloFerrari1'33"531
215 Jenson ButtonRenault1'34"744
33 David CoulthardMcLaren - Mercedes1'35"295

Nella seconda sessione di prove di venerdì i risultati furono i seguenti:[5]

PosNoPilotaCostruttoreTempo
12 Rubens BarrichelloFerrari1'31"457
21 Michael SchumacherFerrari1'31"881
39 Giancarlo FisichellaJordan - Honda1'33"434

Nella sessione di prove di sabato mattina i risultati furono i seguenti:[5]

PosNoPilotaCostruttoreTempo
12 Rubens BarrichelloFerrari1'20"230
21 Michael SchumacherFerrari1'20"428
35 Ralf SchumacherWilliams - BMW1'20"708

Qualifiche modifica

Resoconto modifica

La qualifiche furono caratterizzate da un'intensa lotta per la pole position tra Montoya e i due piloti della Ferrari: il colombiano ebbe la meglio al proprio ultimo tentativo, battendo di pochi centesimi Barrichello e Michael Schumacher, terzo nonostante avesse fatto segnare, nel primo settore del tracciato, un intertempo di oltre tre decimi più veloce di quelli ottenuti da tutti gli altri.[6] Ralf Schumacher si piazzò in quarta posizione, seguito da Räikkönen e Coulthard, staccati di oltre un secondo dal tempo della pole position. Trulli fece segnare il settimo tempo, precedendo Salo, Villeneuve e Heidfeld.

Nonostante le consistenti modifiche apportate alla vettura, le Jaguar continuarono a occupare le ultime file dello schieramento. Yoong, invece, non si qualificò alla gara per la seconda volta nella stagione.

Risultati modifica

PosNoPilotaCostruttorePneumaticiTempoDistacco
16 Juan Pablo MontoyaWilliams - BMWM1'18"998
22 Rubens BarrichelloFerrariB1'19"032+0"034
31 Michael SchumacherFerrariB1'19"042+0"044
45 Ralf SchumacherWilliams - BMWM1'19"329+0"331
54 Kimi RäikkönenMcLaren - MercedesM1'20"133+1"135
63 David CoulthardMcLaren - MercedesM1'20"315+1"317
714 Jarno TrulliRenaultM1'20"516+1"518
824 Mika SaloToyotaM1'20"995+1"997
911 Jacques VilleneuveBAR - HondaB1'21"130+2"132
107 Nick HeidfeldSauber - PetronasB1'21"187+2"189
118 Felipe MassaSauber - PetronasB1'21"191+2"193
1215 Jenson ButtonRenaultM1'21"247+2"249
1312 Olivier PanisBAR - HondaB1'21"274+2"276
1410 Takuma SatōJordan - HondaB1'21"337+2"339
1525 Allan McNishToyotaM1'21"382+2"384
1620 Heinz-Harald FrentzenArrows - CosworthB1'21"416+2"418
179 Giancarlo FisichellaJordan - HondaB1'21"636+2"638
1821 Enrique BernoldiArrows - CosworthB1'21"780+2"782
1916 Eddie IrvineJaguar - FordM1'21"851+2"853
2023 Mark WebberMinardi - AsiatechM1'22"281+3"283
2117 Pedro de la RosaJaguar - FordM1'23"422+4"424
Tempo limite 107%: 1:24,528
NQ22 Alex YoongMinardi - AsiatechM1'24"785+5"787

Warm up modifica

Nel warm up di domenica mattina i migliori tempi furono i seguenti:[5]

PosNoPilotaCostruttoreTempo
12 Rubens BarrichelloFerrari1'22"371
21 Michael SchumacherFerrari1'22"815
34 Kimi RäikkönenMcLaren - Mercedes1'24"214

Gara modifica

Resoconto modifica

Jenson Button alla guida della sua Renault durante la gara.

Barrichello, rimasto fermo sullo schieramento al via del giro di ricognizione, fu retrocesso in ultima posizione sulla griglia di partenza. Panis, invece, prese il via dai box col muletto dopo che la sua BAR si era fermata durante il giro di formazione. Alla partenza Montoya mantenne la testa del gruppo, precedendo i fratelli Schumacher. Più indietro McNish non riuscì a partire per un problema alla trasmissione e si dovette ritirare, mentre Massa finì in testacoda nel tentativo di superare Villeneuve, scivolando in ultima posizione. Nelle prime tornate Montoya tenne dietro a fatica Michael Schumacher, che lo tallonava a pochi decimi di distacco. Alle loro spalle Ralf Schumacher e Räikkönen si contendevano la terza posizione, seguiti da Coulthard, Trulli e Button.

Al terzo giro il pilota finlandese della McLaren ebbe la meglio sul rivale alla curva Copse, risalendo al terzo posto, mentre Barrichello rimontò rapidamente da fondo gruppo, raggiungendo l'ottava posizione in appena sei tornate. Nel corso del sesto passaggio cominciò a piovere: in pochi giri la pista si bagnò completamente e al termine della tredicesima tornata la grande maggioranza dei piloti ad eccezione di Coulthard e de la Rosa, che non trassero vantaggio da questa scelta, si fermò ai box per cambiare pneumatici. I piloti della Ferrari scelsero le gomme intermedie, mentre alla Williams si preferì montare gli pneumatici da pioggia. La mossa della scuderia italiana si rivelò migliore e Michael Schumacher recuperò rapidamente lo svantaggio accumulato da Montoya, sopravanzandolo nel corso del 16º passaggio. Tre tornate più tardi Montoya fu passato anche da Barrichello, scendendo in terza posizione.

Alle spalle dei primi tre Räikkönen, che aveva perso quasi un minuto ai box per un malinteso con la squadra, compì diversi sorpassi, risalendo fino al quarto posto, mentre il suo compagno di squadra, rimasto in pista troppo a lungo con gli pneumatici da asciutto, rimase a centro gruppo. Frentzen si ritirò per la rottura del motore mentre occupava il settimo posto, mentre Villeneuve e Massa recuperarono diverse posizioni, sfruttando anche la superiorità delle gomme Bridgestone da bagnato. La pioggia calò momentaneamente di intensità e al 23º giro Coulthard effettuò una sosta per montare gomme da asciutto. Le comunicazioni radio tra il pilota scozzese ed i suoi tecnici erano però disturbate e quando Coulthard tornò ai box, i meccanici non erano pronti ad accogliere la vettura dello scozzese, al quale questo inconveniente costò una ventina di secondi.

Coulthard fu imitato da Räikkönen e dai due piloti della Renault, ma dopo poche tornate ricominciò a piovere in modo deciso e i quattro furono costretti a montare nuovamente pneumatici da bagnato. Intorno al trentesimo passaggio si fermarono ai box i fratelli Schumacher e Barrichello, mentre Montoya proseguì senza effettuare soste. Ralf Schumacher ebbe però un problema con l'impianto di rifornimento, che gli fece perdere circa trenta secondi e lo costrinse ad un'ulteriore sosta poche tornate più tardi. La pioggia smise di cadere e al 36º passaggio Coulthard effettuò il suo quarto pit stop, montando gomme da asciutto. Lo imitò il suo compagno di squadra, che pochi giri dopo fu costretto al ritiro per la rottura del motore. A venti tornate dalla fine, con la pista ormai asciutta, i ferraristi e Montoya tornarono ai box per montare pneumatici da asciutto. Anche i piloti della BAR, risaliti in quarta e quinta posizione grazie ad una buona tattica, effettuarono il cambio gomme, mantenendo il loro piazzamento.

Subito dopo l'ultimo rifornimento Montoya passò Barrichello, venendo però sopravanzato dal brasiliano al 46º giro. Non ci furono ulteriori cambi di posizione fino al traguardo e Michael Schumacher conquistò la settima vittoria stagionale, risultato che gli diede la possibilità di aggiudicarsi il titolo mondiale già dal Gran Premio successivo. Alle sue spalle chiusero Barrichello e Montoya, seguiti da Villeneuve e Panis, che portarono alla BAR i primi punti stagionali. Al sesto posto tagliò il traguardo Heidfeld, ultimo pilota a punti.

Risultati modifica

PosNoPilotaCostruttorePneumaticiGiriTempo/Ritiro e posizione al ritiro/MediaPartenzaPunti
11 Michael SchumacherFerrariB601h31'45"015 - 201.649 km/h310
22 Rubens BarrichelloFerrariB60+14"57826
36 Juan Pablo MontoyaWilliams - BMWM60+31"66114
411 Jacques VilleneuveBAR - HondaB59+1 giro93
512 Olivier PanisBAR - HondaB59+1 giro132
67 Nick HeidfeldSauber - PetronasB59+1 giro101
79 Giancarlo FisichellaJordan - HondaB59+1 giro17
85 Ralf SchumacherWilliams - BMWM59+1 giro4
98 Felipe MassaSauber - PetronasB59+1 giro11
103 David CoulthardMcLaren - MercedesM58+2 giri6
1117 Pedro de la RosaJaguar - FordM58+2 giri21
Ritirato15 Jenson ButtonRenaultM54Portamozzo (10°)12
Ritirato10 Takuma SatōJordan - HondaB50Motore (10°)14
Ritirato4 Kimi RäikkönenMcLaren - MercedesM44Motore (10°)5
Ritirato14 Jarno TrulliRenaultM29Elettronica (12°)7
Ritirato21 Enrique BernoldiArrows - CosworthB28Semiasse (12°)18
Ritirato16 Eddie IrvineJaguar - FordM23Testacoda (15°)19
Ritirato20 Heinz-Harald FrentzenArrows - CosworthB20Motore (7°)16
Ritirato24 Mika SaloToyotaM15Trasmissione (12°)8
Ritirato23 Mark WebberMinardi - AsiatechM9Uscita di pista (17°)20
Ritirato25 Allan McNishToyotaM0Frizione15

Classifiche modifica

Note modifica

  1. ^ a b c «Arrows spuntate», Autosprint n.28, 9-15 luglio 2002, p. 24
  2. ^ «Blu o rossa, non si vede!». Autosprint n.28, 9-15 luglio 2002, p. 28
  3. ^ a b c Giorgio Piola, «Il Giaguaro cambia pelle ma non passo». Autosprint n.28, 9-15 luglio 2002, p. 32
  4. ^ a b Giorgio Piola, «Coca cola small per la Williams». Autosprint n.28, 9-15 luglio 2002, pp. 33-34
  5. ^ a b c d «tutti i tempi delle prove», Autosprint n.28, 9-15 luglio 2002, p. 22
  6. ^ «L'inutile poker di Montoya», Autosprint n.28, 9-15 luglio 2002, p. 21

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2002
 

Edizione precedente:
2001
Gran Premio di Gran BretagnaEdizione successiva:
2003
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