Come Gestire il Comportamento Passivo Aggressivo

L'aggressività passiva indica una manifestazione indiretta della rabbia con la quale un individuo cerca di turbare o ferire subdolamente un altro. Il problema è che chi ne fa uso può facilmente negare di comportarsi male. Spesso, le persone agiscono in modo passivo-aggressivo perché non hanno imparato ad affrontare le divergenze e le situazioni conflittuali in modo appropriato. Esistono tuttavia alcuni modi per aiutarle a riflettere sul loro comportamento e gestire l'aggressività passiva attraverso una corretta comunicazione.

Parte 1

Parte 1 di 3:

Individuare il Comportamento Passivo-Aggressivo

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Riconosci i segnali dell'aggressività passiva. La natura insidiosa di questo atteggiamento sta nel fatto che la persona che lo assume nega di comportarsi in questo modo mediante spiegazioni plausibili. Durante un confronto, può dire di non sapere di che cosa si sta parlando o accusare l'interlocutore di reagire in maniera eccessiva. Pertanto, resta concentrato sulle tue sensazioni e impara a identificare questo tipo di aggressività.
- Chi manifesta un comportamento passivo-aggressivo potrebbe obiettare e rispondere in modo sarcastico, esternare critiche troppo dure, mostrare una momentanea accondiscendenza (è d'accordo a parole, ma decide di rimandare quanto gli hai chiesto di fare), essere intenzionalmente inefficiente (accetta di fare qualcosa, ma mal volentieri), lasciar degenerare un problema senza intervenire e trarre piacere dall'angoscia che ne consegue, avere gesti deliberatamente subdoli per vendicarsi, di essere trattato ingiustamente e usare la tattica del silenzio. "Non sono pazzo" e "Stavo solo scherzando" sono tra le frasi più comuni pronunciate dalle persone passivo-aggressive.^{[1]XFonte di ricerca}
- Altri segnali dell'aggressività passiva includono l'ostilità di fronte a una richiesta che interferisce nei programmi personali, anche se avanzata con discrezione, l'antipatia verso persone più fortunate o che godono di una certa autorità, il bisogno di rimandare le richieste altrui, la tendenza deliberata a svolgere male un lavoro per gli altri, comportarsi in modo cinico, scontroso o polemico, e il fatto di lamentare una scarsa considerazione da parte delle persone.^{[2]XFonte attendibileMayo ClinicVai alla fonte}
- Il comportamento passivo-aggressivo viene definito come un'opposizione non dichiarata alle richieste altrui e un modo per evitare il confronto diretto. Il problema più grosso risiede nel fatto di sottrarsi a un esplicito scambio di vedute.
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Assicurati di non esagerare. Di fronte potresti avere una persona che stia cercando di darti sui nervi, ma è anche possibile che i tuoi sospetti ti inducano a prendere il suo comportamento sul piano personale. Analizza le tue insicurezze: in passato eri abituato ad avere a che fare con persone complicate? Questa persona ti ricorda quelle situazioni? Dai per scontato che si stia comportando come altri hanno fatto con te in passato?
- Mettiti nei suoi panni. Ammettendo il suo punto di vista, ritieni che una persona ragionevole possa agire nello stesso modo in simili circostanze?^{[3]XFonte di ricerca}
- Inoltre, tieni presente che alcuni possono essere dei ritardatari cronici o portare a termine i loro compiti molto lentamente perché soffrono di qualche disturbo, come la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Non presupporre subito che il loro comportamento sia effettivamente diretto nei tuoi confronti.
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Fai attenzione al modo in cui ti senti in compagnia di questa persona. Gestire un soggetto passivo-aggressivo può generare frustrazione, rabbia e anche un senso di disperazione. Potresti avere l'impressione che nulla di ciò che dici o fai riesca ad accontentarlo.^{[4]XFonte di ricerca}
- Potresti soffrire per il fatto di essere vittima di un comportamento passivo-aggressivo. Per esempio, l'altra persona ti mette il broncio e non parla.
- Potresti sentirti frustrato perché si lamenta spesso, ma non sembra mai adottare nessuna misura per migliorare la sua situazione. Fidati del tuo istinto.
- Quando sei a contatto con questa persona, potresti sentirti stanco o giù di morale perché hai investito tante energie nel tentativo di gestire la sua aggressività passiva.
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Parte 2

Parte 2 di 3:

Reagire di Fronte al Comportamento Passivo-Aggressivo

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Mantieni un atteggiamento positivo in ogni momento. La forza del pensiero positivo ti aiuta ad affrontare la vita quotidiana. Il soggetto passivo-aggressivo cerca di trascinare chi gli sta accanto in una spirale di negatività. Talvolta, desidera suscitare reazioni negative in modo che possa tornare a concentrarsi sulla sua vittima senza essere accusato di averlo fatto. Non permettere che accada.^{[5]XFonte di ricerca}
- Rimanere positivo vuol dire non scendere al suo livello. Non ricambiare comportandoti in modo passivo-aggressivo. Non insultarlo, non gridare e non perdere visibilmente le staffe. Conservando un atteggiamento positivo, riuscirai a restare concentrato sulle tue azioni, non sulle sue. Se invece ti arrabbi, distoglierai la tua l'attenzione dai veri problemi.
- Cerca di comportarti bene. Che tu abbia a che fare con un bambino o un adulto, affronta le situazioni conflittuali in modo da far capire agli altri come devono interagire con te. L'aggressività passiva dà sfogo alle emozioni dietro una maschera di indifferenza. Invece di agire in questo modo, manifesta in maniera aperta, onesta e diretta quello che provi. Quando ti trovi di fronte a un comportamento passivo-aggressivo, come può essere il fatto di mettere il broncio, fai in modo che la discussione prenda una piega più costruttiva.
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Mantieni sempre la calma. Se sei turbato, calmati prima di affrontare un problema (passeggia, alza il volume della musica e balla, fai le parole crociate), dopodiché cerca di capire esattamente qual è il percorso migliore da prendere in modo da arrivare a una soluzione ragionevole e accettabile.
- Non reagire mai in modo eccessivo, soprattutto se sei arrabbiato. Inoltre, non accusare direttamente nessuno di essere passivo-aggressivo, altrimenti lo metterai nella condizione di negare tutto e accusarti di fraintendere, essere troppo suscettibile o sospettoso.
- Non perdere la calma, qualsiasi cosa accada. Non lasciare che l'altra persona capisca che ti ha fatto uscire dai gangheri, altrimenti rafforzerai il suo comportamento e alimenterai il rischio che si verifichi di nuovo.
- Resisti alla tentazione di esprimere apertamente la tua rabbia o qualsiasi altra reazione emotiva esagerata. Se assumi un'aria più controllata, darai l'impressione di essere una persona che non si fa comandare a bacchetta.
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Discuti del problema. Partendo dal presupposto che hai una certa stabilità emotiva, che sai farti rispettare e che sei un tipo calmo, l'approccio migliore è quello di esprimere semplicemente ciò che appare in superficie, dicendo per esempio: "Posso sbagliarmi, ma mi sembra che tu sia sconvolto per il fatto che Davide non sia stato invitato alla festa. Vuoi parlarne?".
- Sii diretto e preciso. Le persone passivo-aggressive possono distorcere i tuoi discorsi usando delle sottigliezze quando parli in modo troppo generico o vago. Se devi confrontarti con soggetto del genere, sii chiaro sul problema da affrontare.
- Uno dei pericoli che potrebbe sorgere durante un confronto è quello di generalizzare, dicendo per esempio: "Sei sempre così!". In questo modo non andrai da nessuna parte, quindi è importante affrontare la persona su un determinato comportamento. Per esempio, se il fatto di punirti col silenzio ti dà sui nervi, fai l'esempio di un episodio in cui ti ha messo il broncio e spiega come ti sei sentito in quel momento.
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Prova a incoraggiare la persona a riconoscere che è nervosa. Fallo senza arrivare a uno scontro, ma con fermezza, dicendo ad esempio: "Sembri abbastanza sconvolto in questo momento" oppure "Ho l'impressione che qualcosa ti dia fastidio".
- Esprimi quali sensazioni suscita in te il suo comportamento. Per esempio, potresti dire: "Quando mi parli in modo brusco, sto male e ho l'impressione che mi rimproveri". In questo modo, si renderà conto dell'effetto che un simile atteggiamento scatena in te. Concentrati su quello che stai provando ed evita di usare un linguaggio che potrebbe accusare e punire chi hai di fronte.
- Parla in prima persona. Quando discuti con qualcuno, soprattutto durante un litigio, cerca di ricorrere a un linguaggio in prima persona. Per esempio, anziché dire: "Sei così maleducato", potresti dire: "Mi sono sentito male dopo che hai sbattuto la porta perché ho pensato che non volessi ascoltarmi". La prima frase è in seconda persona e, di solito, parlando in questo modo, si insinuano colpe, giudizi o accuse. Al contrario, le frasi in prima persona consentono di esprimere il proprio stato d'animo senza puntare il dito contro l'interlocutore.
- Le persone passivo-aggressive girano intorno all'argomento principale. Non comportarti allo stesso modo. Cerca di essere diretto ma cordiale, onesto ma gentile. Tuttavia, non devi sdrammatizzare quanto sta accadendo.
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Parte 3

Parte 3 di 3:

Proteggersi da un Atteggiamento Passivo-Aggressivo

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Stabilisci dei limiti con la persona passivo-aggressiva. Anche se non devi arrivare a un acceso confronto, non devi neanche fungere da pungiball. L'aggressività passiva può essere molto dannosa e diventare una forma di maltrattamento. Hai tutto il diritto di fissare dei limiti.
- Uno dei più grandi errori che le persone commettono è quello di essere troppo indulgenti. Una volta che cedi a un comportamento passivo-aggressivo, non hai più alcuna scelta. Si tratta essenzialmente di una lotta di potere. Puoi rimanere tranquillo e positivo, pur restando inamovibile su quanto sei disposto ad accettare.
- Rispetta i limiti stabiliti. Metti in chiaro che non tolleri essere maltrattato. Se una persona è costantemente in ritardo e ti dà fastidio, falle capire che la prossima volta che non si presenta in orario al cinema, andrai solo senza di lei. In questo modo le comunicherai che non sei più disposto a subire le conseguenze del suo comportamento.
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Rifletti sul problema di fondo e affrontalo. Il modo migliore per affrontare un comportamento passivo-aggressivo è quello di individuare tutti i cambiamenti possibili. La cosa migliore da fare è risalire all'origine della rabbia.
- Se si tratta di un individuo che non si innervosisce facilmente, parla con qualcuno che lo conosce talmente bene da dirti che cosa lo fa arrabbiare e indicarti quali segnali manifesta quando è arrabbiato.
- Scava a fondo e valuta onestamente tutto quello che potrebbe scatenare l'aggressività passiva. Un comportamento passivo-aggressivo è solitamente il sintomo di qualche altro malessere.
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Impara a comunicare in modo assertivo. Esiste la comunicazione aggressiva, la comunicazione passiva e quella passivo-aggressiva. Le ultime due non sono efficaci quanto la prima.
- Comunicare in modo assertivo significa farsi valere senza essere suscettibili e avendo rispetto. Mostrati sicuro di te, collabora e dici chiaramente che intendi risolvere il problema in modo soddisfacente per entrambe le parti.^{[6]XFonte di ricerca}
- Durante la conversazione è inoltre importante ascoltare e non accusare o attribuire colpe. Tieni conto del punto di vista dell'altra persona e riconoscilo. Accetta il suo stato d'animo, anche se ritieni che abbia sbagliato.
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Impara a capire quando è il momento di evitare completamente l'altra persona. Se si comporta quasi sempre in modo passivo-aggressivo nei tuoi confronti, sappi che hai tutto il diritto di allontanartene. Il tuo benessere è al di sopra di ogni cosa.
- Trova il modo di passare meno tempo insieme e cerca di interagire con lei in presenza di altre persone. Evita di parlarle a quattr'occhi.
- Se non fa nient'altro che trasmetterti energie negative, chiediti se vale la pena frequentarla.
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Dai poche informazioni che potrebbe usare contro di te. Non rivelare a una persona passivo-aggressiva informazioni, emozioni o pensieri personali.
- Potrebbe porti domande sulla tua vita che sembrano innocenti o manifestare un garbato interesse. Rispondi, ma evita di dare informazioni dettagliate. Non dilungarti troppo e mantieniti sul vago senza rinunciare a essere cordiale.
- Evita gli argomenti più delicati o che rivelano le tue debolezze personali. Gli individui passivo-aggressivi tendono a ricordare questi particolari, a volte anche i dettagli più irrilevanti, e in seguito trovano il modo di usarli contro la loro vittima.
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Chiedi l'aiuto di un intermediario o arbitro. Dovrebbe essere una terza persona imparziale, che si tratti del responsabile delle risorse umane, un parente stretto (purché obiettivo) o anche un amico comune. L'importante è ricorrere all'intervento di qualcuno di cui anche la persona passivo-aggressiva possa fidarsi.
- Prima di incontrare l'intermediario, provvedi a dargli un elenco che contenga le tue principali preoccupazioni. Prova a vedere la situazione dal punto di vista dell'altra parte e a capire perché è così arrabbiata. Non essere antipatico e non assumere un atteggiamento passivo-aggressivo per il fatto che ti respinga mentre stai cercando di darle una mano.
- Quando devi affrontare un soggetto passivo-aggressivo, potrebbe dirti: "Rilassati! Stavo scherzando" oppure "Prendi le cose troppo sul serio". Ecco perché l'intervento di una terza parte ti permette di gestire meglio la situazione.
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Intravedi quali potrebbero essere le conseguenze se insiste col suo comportamento. Dal momento che gli individui passivo-aggressivi agiscono in sordina, hanno spesso da obiettare quando il loro comportamento viene messo in discussione. Negare, accampare scuse e puntare il dito contro sono solo alcune delle reazioni più probabili.
- A prescindere da ciò che dice, dichiara che cosa sei disposto a fare in futuro. Quello che più conta è delineare quali potrebbero essere le conseguenze più serie in modo da costringere il soggetto passivo-aggressivo a riconsiderare il suo comportamento.
- La capacità di individuare le possibili ripercussioni e agire di conseguenza ti permette di "smontare" efficacemente una persona passivo-aggressiva. Spiegandole nel modo adeguato, riuscirai a calmare un individuo complicato e lo invoglierai a passare da un atteggiamento ostile a uno più collaborativo.
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Incoraggia l'adozione di un comportamento più corretto o appropriato.^{[7]XFonte di ricerca} Nella psicologia comportamentale, il rinforzo è qualcosa che viene fatto o dato a una persona dopo che ha assunto una certa condotta. L'obiettivo di questo metodo consiste nell'aumentare la frequenza con la quale si comporta in un determinato modo.
- Ad esempio, potresti offrire una ricompensa perché ha assunto un comportamento corretto che ti auguri si ripeta oppure punire una condotta sbagliata che preferiresti eliminare. Il rinforzo positivo è un metodo più facile da spiegare che da applicare, perché gli atteggiamenti cattivi sono più evidenti di quelli buoni. Pertanto, fai attenzione a questi ultimi in modo da poter sfruttare ogni occasione per incoraggiarli.
- Per esempio, se una persona passivo-aggressiva è aperta e onesta su ciò che prova ("Ho l'impressione che mi tratti male di proposito!") è meglio! Incoraggia un simile comportamento dicendo: "Grazie per avermi confidato le tue sensazioni. Apprezzo molto quando mi dici come ti senti".
- In questo modo la spronerai a comportarsi bene e ad esprimere quello che prova. A questo punto potrai cominciare ad aprire un dialogo con lei.
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Consigli

Se brontoli, rimproveri o ti arrabbi, rischi di esasperare gli animi e darai al tuo partner più giustificazioni e appigli a cui può aggrapparsi per negare le sue responsabilità.
Quando cedi alle tattiche del tuo partner o ti fai carico delle sue responsabilità, non fai che incoraggiare i comportamenti passivo-aggressivi.
Spesso le persone che adottano questo comportamento provano un senso di orgoglio personale all'idea di riuscire a controllare le proprie emozioni.