Zhingyalov hats

Lo Zhingyalov hats (in armeno Ժենգյալով հաց?), traslitterato anche zhengyalav o jengyal hats, è una specialità gastronomica tipica dell'Artsakh e del Syunik.[1]

Zhingyalov hats
Zhinghyalov hats
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Artsakh Artsakh
Zona di produzioneArtsakh e Syunik
Dettagli
Categoriapiatto unico
Settorepaste fresche
Ingredienti principalifarina, acqua e sale per impasto, erbe aromatiche per la farcia

Si tratta di una sorta di focaccia o piadina ripiena con una ventina di erbe locali di campo, consumata preferibilmente in primavera ma anche fino all'autunno.

Preparazione modifica

L'impasto, simile a quello del lavash, non è lievitato e viene steso fino a creare una sfoglia molto sottile, successivamente farcita con un ripieno di erbe selvatiche e coltivate sminuzzate e condite con olio. Questa base della farcia è costituita da un giusto mix tra le verdure più saporite e aromatiche e quelle con minore intensità di sapore. Ad esse si aggiungono in quantità minore erbe con gusti particolari (cerfoglio, ortica); non manca il tocco di piccante e qualche erba più amara con aggiunta facoltativa di cipolle fritte.

Una volta confezionato il ripieno viene steso sulla sfoglia delicatamente chiusa a mezzaluna e quindi fritta per una decina di minuti su una speciale piastra chiamata sai o sajin. In mancanza si può optare per una cottura tandaoor per un paio di minuti. [2]Normalmente la pietanza è accompagnata da vino o birra. Risulta anche gradita agli amanti della cucina vegana.[3]

Dal 2015 allo Zhingyalov hats è dedicata una festa in Artsakh.[4] Nel dicembre 2018, nella città di Hadrut, è stato cotto un zhingyalov hats di quasi tre metri inserito nel libro dei record armeni (Dyutsaznagirk).[5]

Note modifica

  1. ^ Artsakh Travel
  2. ^ Foodperestroika.com (ottobre 2011)
  3. ^ Festival cucina vegana a Yerevan, su emaxhealth.com. URL consultato il 16 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2018).
  4. ^ Tert.am, 29-04-2015, su tert.am. URL consultato il 16 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2018).
  5. ^ Artsakhpress, 13-12-2018

Altri progetti modifica