Sei Nazioni 2002

3ª edizione del Sei Nazioni maschile e 108ª assoluta del Championship

Il Sei Nazioni 2002 (in inglese 2002 Six Nations Championship; in francese Tournoi des Six Nations 2002; in gallese Pencampwriaeth y Chwe Gwlad 2002) fu la 3ª edizione del torneo annuale di rugby a 15 tra le squadre nazionali di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia, nonché la 108ª in assoluto considerando anche le edizioni dell'Home Nations Championship e del Cinque Nazioni.

Sei Nazioni 2002
2002 Lloyds TSB Six Nations
Logo della competizione
Logo della competizione
CompetizioneSei Nazioni
Sport Rugby a 15
Edizione108ª
Datedal 2 febbraio 2002
al 7 aprile 2002
LuogoGalles, Francia, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia
Partecipanti6
Formulagirone unico
Risultati
VincitoreBandiera della Francia Francia
(21º titolo)
Calcutta CupBandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Grande SlamBandiera della Francia Francia
Triple CrownBandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Millennium TrophyBandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Centenary QuaichBandiera dell'Irlanda Irlanda
WhitewashBandiera dell'Italia Italia
Statistiche
Miglior marcatoreBandiera della Francia Gérald Merceron (80)
Record meteBandiera dell'Inghilterra Will Greenwood (5)
Incontri disputati15
Pubblico897 891
(59 859 per incontro)
Francia e Inghilterra schierate allo Stade de France prima del loro incontro
Cronologia della competizione

Noto per motivi di sponsorizzazione come 2002 Lloyds TSB Six Nations a seguito di accordo di partnership commerciale con la banca Lloyds TSB[1], si tenne dal 2 febbraio al 7 aprile 2002 e fu l'ultima edizione con tale sponsor, che per cinque edizioni di torneo gli aveva dato il proprio nome[2]; dalla stagione successiva e per 15 edizioni consecutive lo sponsor fu Royal Bank of Scotland[3].

Ad aggiudicarsi la vittoria finale del torneo fu la Francia, al suo 21º titolo (13º indiviso)[4] e, nell'occasione, anche al suo primo Grande Slam nell'era del Sei Nazioni e settimo complessivo[4].La chiave di volta del torneo dei francesi fu la vittoria interna 20-14 sui campioni uscenti dell'Inghilterra[5]; grazie a tale affermazione, infatti, i bianchi di Clive Woodward furono staccati in classifica e, pur vincendo gli ultimi due incontri, non riuscirono a riprendere la nazionale d'Oltremanica[5].

L'Italia, che proprio nell'ultima giornata di torneo ancora a zero vittorie ospitava gli inglesi, fu da essi sconfitta 9-45 e chiuse il suo secondo Sei Nazioni consecutivo senza punti[6]; a seguito di tale ulteriore whitewash, la F.I.R. decise l'esonero del C.T. della nazionale, il neozelandese Brad Johnstone[7].

Nazionali partecipanti e sedi modifica

SquadraCittàImpianto interno
FranciaSaint-DenisStade de France
GallesCardiffMillennium Stadium
InghilterraLondraTwickenham
IrlandaDublinoLansdowne Road
ItaliaRomaStadio Flaminio
ScoziaEdimburgoMurrayfield

Risultati modifica

1ª giornata modifica

Saint-Denis
2 febbraio 2002, ore 14 UTC+1
Francia 33 – 12
referto
ItaliaStade de France (65000 spett.)
Arbitro:  Alan Lewis

Edimburgo
2 febbraio 2002, ore 16 UTC+0
Scozia 3 – 29
referto
Inghilterra Murrayfield (67500 spett.)
Arbitro:  Steve Walsh

Dublino
3 febbraio 2002, ore 14 UTC+1
Irlanda 54 – 10
referto
GallesLansdowne Road (49000 spett.)
Arbitro:  Pablo de Luca

2ª giornata modifica

Cardiff
16 febbraio 2002, ore 14 UTC+0
Galles 33 – 37
referto
FranciaMillennium Stadium (69000 spett.)
Arbitro:  David McHugh

Londra
16 febbraio 2002, ore 14:30 UTC+0
Inghilterra 45 – 11
referto
IrlandaTwickenham (75000 spett.)
Arbitro:  Peter Marshall

Roma
16 febbraio 2002, ore 15:30 UTC+1
Italia 12 – 29
referto
ScoziaStadio Flaminio (23000 spett.)
Arbitro:  Kelvin Deaker

3ª giornata modifica

Saint-Denis
2 marzo 2002, ore 14 UTC+0
Francia 20 – 15
referto
InghilterraStade de France (79502 spett.)
Arbitro:  André Watson

Cardiff
2 marzo 2002, ore 14 UTC+0
Galles 44 – 20
referto
ItaliaMillennium Stadium (58349 spett.)
Arbitro:  Chris White

Dublino
2 marzo 2002, ore 16 UTC+0
Irlanda 43 – 22
referto
ScoziaLansdowne Road (49000 spett.)
Arbitro:  Nigel Whitehouse

4ª giornata modifica

Dublino
23 marzo 2002, ore 14 UTC+0
Irlanda 32 – 17
referto
ItaliaLansdowne Road (49000 spett.)
Arbitro:  Rob Dickson

Londra
23 marzo 2002, ore 14:30 UTC+0
Inghilterra 50 – 10
referto
GallesTwickenham (75000 spett.)
Arbitro:  Andy Cole

Edimburgo
23 marzo 2002, ore 16 UTC+0
Scozia 10 – 22
referto
FranciaMurrayfield (65562 spett.)
Arbitro:  Alain Rolland

5ª giornata modifica

Saint-Denis
6 aprile 2002, ore 13:45 UTC+2
Francia 44 – 5
referto
IrlandaStade de France (79978 spett.)
Arbitro:  Paddy O’Brien

Cardiff
6 aprile 2002, ore 16:45 UTC+1
Galles 22 – 27
referto
ScoziaMillennium Stadium (68000 spett.)
Arbitro:  Joël Jutge

Roma
7 aprile 2002, ore 15 UTC+2
Italia 9 – 45
referto
InghilterraStadio Flaminio (25000 spett.)
Arbitro:  Mark Lawrence

Classifica modifica

PosSquadraGVNPPFPSDPPt
1 Francia550015675+8110
2 Inghilterra540118453+1318
3 Irlanda5302145138+76
4 Scozia520391128−374
5 Galles5104119188−692
6 Italia500570183−1130

Note modifica

  1. ^ (EN) Lloyds TSB to sponsor Five Nations rugby, in Marketing Week, 7 agosto 1997, ISSN 0141-9285 (WC · ACNP). URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2021).
    «Lloyds TSB is hotly tipped to be the first sponsor of British rugby’s most prestigious competition, the Five Nations Rugby Championships. The sponsorship is understood to be worth 6m per year»
  2. ^ (EN) Lloyds boots Six Nations into touch, in BBC, 10 luglio 2002. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  3. ^ (EN) Six Nations gets new sponsor, in BBC, 30 novembre 2002. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  4. ^ a b (EN) Robert Kitson, France masterclass in doing Le Slam, in The Guardian, 8 aprile 2002. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  5. ^ a b (EN) Sean Ingle, France 20 England 15, in The Guardian. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  6. ^ (EN) Robert Kitson, England must wait another year for great leap forward, in The Guardian. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  7. ^ Corrado Sannucci, Rugby, Johnstone cacciato, in la Repubblica, 8 aprile 2002. URL consultato il 12 febbraio 2021.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica


Portale Rugby: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rugby