Riccardo Carapellese

allenatore di calcio e calciatore italiano

Riccardo Carapellese (Cerignola, 1º luglio 1922Rapallo, 20 ottobre 1995) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Riccardo Carapellese
Carapellese in Nazionale nel 1956
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza168 cm
Peso65 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1962 - giocatore
1973 - allenatore
Carriera
Giovanili
1930-1934Caligaris
1934-1936Torino
1936-1937Saluggia
1937-1938Barcanova
1938-1939Torino
Squadre di club1
1939-1940Magnadyne15 (1)
1940-1942Torino0 (0)
1942-1943Spezia19 (3)
1943-1944Casale17 (3)
1944-1945Vigevano13 (5)
1945-1946Como19 (3)
1946Novara0 (0)
1946-1949Milan106 (52)
1949-1952Torino98 (28)
1952-1953Juventus17 (9)[1]
1953-1957Genoa94 (22)
1957-1959Catania30 (9)
1961-1962Ternana3 (0)
Nazionale
1947-1956Bandiera dell'Italia Italia16 (10)
Carriera da allenatore
1957Catania
1959-1960Finale
1960-1961Sammargheritese
1961-1964Ternana
1965Salernitana
1967-1968Scafatese[2]
1972-1973Savoia
1973-1974Martina
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Caratteristiche tecniche modifica

Ala agile, veloce e di gran talento, dallo scatto bruciante e dal dribbling ubriacante. Mostrava colpi di classe cristallina, ottima tecnica, un controllo di palla finissimo ed una notevole facilità di realizzazione[3].

Carriera modifica

Giocatore modifica

Club modifica

Carapellese capitano del Torino

Cresciuto nelle giovanili del Torino, iniziò la sua carriera agonistica in Serie B nel 1942-43 con i bianconeri dello Spezia; nell'anomalo campionato di guerra del 1944 vestì la maglia del Casale, mentre nell'immediato dopoguerra passò dal Vigevano al Como e disputò la Coppa Alta Italia tra le file del Novara, giungendo con i piemontesi alla finale, poi persa contro il Bologna.

Chiuso dai campioni del Grande Torino, arrivò in Serie A vestendo la maglia del Milan; con i rossoneri rimase per tre stagioni, fino al 1949, segnando 52 gol e formando una prolifica coppia d'attacco con Héctor Puricelli. Durante il suo periodo milanese entrò anche nel giro della Nazionale. Dopo la tragedia di Superga fu richiamato al Torino, succedendo nella stagione 1949-50 a Valentino Mazzola come capitano, sia dei granata, sia della Nazionale.

Nel 1952 rimase a Torino, passando sulla sponda bianconera: con la Juventus giocò un'unica stagione, da sostituto di Præst, di Muccinelli o di Vivolo. Passò poi al Genoa, rimanendovi quattro stagioni.

Carapellese (accosciato, ultimo da sinistra) capitano del Genoa nella stagione 1956-1957

Dopo due stagioni con il Catania nel campionato cadetto, interruppe di fatto la carriera agonistica, salvo un breve ripensamento nell'annata 1961-1962 come giocatore-allenatore per la Ternana.

Nazionale modifica

Con la nazionale italiana, guidata da Vittorio Pozzo e capitanata da Silvio Piola, debuttò come sostituto di Pietro Ferraris, che aveva chiuso il suo ciclo con la maglia azzurra, il 9 novembre del 1947 contro l'Austria, perdendo 1 a 5 ma segnando l'unico gol. Dal 22 maggio 1949 ne diventò anche il capitano, e con Ferruccio Novo partecipò al campionato del mondo 1950, segnando 2 reti nelle partite contro la Svezia e il Paraguay. Dopo la rassegna iridata e fino al 1956 vestì poi la maglia azzurra solo per tre volte, per un totale di 16 presenze e 10 reti.

Fu per 57 anni l'ultimo genoano a segnare con gli azzurri in Italia-Francia del 12 febbraio 1956 terminata 2-0 fino al gol di Alberto Gilardino del 6 settembre 2013[4].

Dopo il ritiro modifica

Divenne allenatore nel 1959 del Finale Ligure e l'anno successivo della Sammargheritese.

Nel dicembre 1961 si sedette sulla panchina della Ternana, scendendo però in campo in tre occasioni, e guidò la squadra dalla Serie D alla Serie C nel torneo 1963-1964, riportando i rossoverdi in una categoria dal quale mancavano da quattordici anni[5].

Costretto in miseria negli ultimi anni di vita, debilitato dalla malattia di Alzheimer e segnato dalla tragica morte della figlia Daniela, vittima dell'eroina, a partire dal 1990 usufruì della legge Bacchelli[6].

Statistiche modifica

Presenze e reti nei club modifica

StagioneSquadraCampionato
CompPresReti
1942-1943 SpeziaB193
1944 CasaleC-AI173
1945-1946 ComoB-C163
1946-1947 MilanA3620
1947-1948A3415
1948-1949A3617
1949-1950 TorinoA3514
1950-1951A328
1951-1952A316
1952-1953 JuventusA17[1]9
1953-1954 GenoaA143
1954-1955A294
1955-1956A2911
1956-1957A224
1957-1958 CataniaB196
1958-1959B113
Totale carriera315+17111+3

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
DataCittàIn casaRisultatoOspitiCompetizioneRetiNote
9-11-1947ViennaAustria 5 – 1 ItaliaAmichevole1
14-12-1947BariItalia 3 – 1 CecoslovacchiaAmichevole1
4-4-1948ParigiFrancia 1 – 3 ItaliaAmichevole2
16-5-1948TorinoItalia 0 – 4 InghilterraAmichevole-
27-2-1949GenovaItalia 4 – 1 PortogalloAmichevole1
27-3-1949MadridSpagna 1 – 3 ItaliaAmichevole1
22-5-1949FirenzeItalia 3 – 1 AustriaCoppa Internazionale -Cap.
12-6-1949BudapestUngheria 1 – 1 ItaliaCoppa Internazionale 1Cap.
30-11-1949LondraInghilterra 2 – 0 ItaliaAmichevole-Cap.
5-3-1950BolognaItalia 3 – 1 BelgioAmichevole-Cap.
2-4-1950ViennaAustria 1 – 0 ItaliaCoppa Internazionale -Cap.
25-6-1950San PaoloSvezia 3 – 2 ItaliaMondiali 1950 - 1º turno1Cap.
2-7-1950San PaoloParaguay 0 – 2 ItaliaMondiali 1950 - 1º turno1Cap.
24-2-1952BruxellesBelgio 2 – 0 ItaliaAmichevole-
15-2-1956BolognaItalia 2 – 0 FranciaAmichevole1
25-4-1956MilanoItalia 3 – 0 BrasileAmichevole-
TotalePresenze16Reti (31º posto)10

Palmarès modifica

Allenatore modifica

Ternana: 1963-1964 (girone D)

Note modifica

  1. ^ a b Più di una fonte assegna 17 presenze, qualche altra 20.
  2. ^ Guglielmo Formisano, Emozioni in rete, GM Calamos editore, pagina 221
  3. ^ lanotiziaweb.it, Cerignola, cent'anni dalla nascita di Riccardo Carapellese, su lanotiziaweb.it. URL consultato il 1º luglio 2023.
  4. ^ Edicola Web, Il Secolo XIX: Gila, gol rossoblu in azzurro dopo 57 anni Archiviato l'8 settembre 2013 in Archive.is.
  5. ^ Armadori Giorgio; Armadori Christian (2001). Tra storia e leggenda, almanacco illustrato della Ternana dalle origini al 2000. Ternana Calcio. ISBN 88-434-0859-3
  6. ^ Alessandra Longo, Gli assegni della speranza, in la Repubblica, 24 novembre 1990, p. 14.

Bibliografia modifica

  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, De Ferrari, 2008.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica