Gran Premio d'Austria 1976

275º Gran Premio valido per il Campionato mondiale di Formula 1

Il Gran Premio d'Austria 1976 è stata l'undicesima prova della stagione 1976 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 15 agosto 1976 sull'Österreichring. La gara è stata vinta dal britannico John Watson su Penske-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del primo successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo il francese Jacques Laffite su Ligier-Matra e lo svedese Gunnar Nilsson su Lotus-Ford Cosworth. Per la Penske si trattò del primo, e unico, successo in Formula 1.

Bandiera dell'Austria Gran Premio d'Austria 1976
275º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 11 di 16 del Campionato 1976
Data15 agosto 1976
Nome ufficialeXIV Raiffeissen Großer Preis von Österreich
LuogoÖsterreichring
Percorso5,910 km
Distanza54 giri, 319,140 km
ClimaPiovoso
Risultati
Pole positionGiro più veloce
Bandiera del Regno Unito James HuntBandiera del Regno Unito James Hunt
McLaren-Ford Cosworth in 1'35"02McLaren-Ford Cosworth in 1'35"91
Podio
1. Bandiera del Regno Unito John Watson
Penske-Ford Cosworth
2. Bandiera della Francia Jacques Laffite
Ligier-Matra
3. Bandiera della Svezia Gunnar Nilsson
Lotus-Ford Cosworth

Vigilia modifica

Aspetti tecnici modifica

La pista fu lievemente modificata dopo l'incidente mortale subito alla Vöst-Hügel dal pilota Mark Donohue[1] nel corso del warm up dell'edizione del 1975: la suddetta curva venne riprofilata[2][3], allargando la sede stradale di tre metri (la lunghezza "scese" a 5910 metri[4]), aggiungendo guard-rails all'esterno[5] e arretrando il guard-rail interno di qualche metro[6], ma fu una soluzione provvisoria, in attesa di lavori definitivi che sarebbero stati realizzati nei mesi successivi e che avrebbero portato alla realizzazione (per la gara dell'anno seguente) di una chicane che avrebbe allungato il circuito fino a 5.942 metri[4][5].

Aspetti sportivi modifica

Niki Lauda, ricoverato a Mannheim, venne dichiarato fuori pericolo solo il 5 agosto,[7] dopo che nei giorni precedenti aveva lottato tra la vita e la morte a causa dei gas respirati nella fase del suo soccorso che potevano infettare i polmoni e poi il sangue, con conseguenze letali.[8] L'8 agosto Lauda lasciò l'ospedale di Mannheim, per ritrasferirsi a quello di Ludwigshafen, specializzato nella cura delle grandi ustioni.[9]

La Ferrari annunciò, proprio il 5 agosto, la decisione di voler abbandonare immediatamente il mondiale di Formula 1, in protesta per le decisioni della Federazione di riammettere in classifica del gran premio di Spagna James Hunt e per il mancato sostegno delle autorità sportive italiane.[10] L'ultima assenza della scuderia italiana in una gara valida per il mondiale era stata nel Gran Premio di Germania 1973, con Merzario iscritto ma che non aveva preso parte alle prove.

La mancanza della Ferrari, e di Lauda in particolare, mise addirittura in dubbio la tenuta del gran premio.[11][12] La scelta della Scuderia Ferrari portò James Hunt, principale contendente di Lauda per la corsa al mondiale, ad affermare che:

«È chiaro che l'assenza di Niki Lauda e della Ferrari gioca a mio favore nel campionato. Però per me vincere una corsa non significa soltanto far punti. C'è molto più gusto ad affermarsi dopo aver battuto un avversario di prestigio, come lo sono Lauda e la sua vettura. Se conquisterò II titolo, non sarà un titolo completo.[13]»

Anche Bernie Ecclestone, patron della Brabham e capo dell'associazione dei costruttori affermò:

«È grave e doloroso che qui manchi la Ferrari. Fa parte della nostra famiglia e non dimentichiamo che ha fatto più per la Formula 1 di tutti noi. La corsa perde sapore. Oggi tutti i teams vogliono battere quello di Maranello, tutti i piloti Lauda. Noi speriamo che Ferrari torni presto alle corse. Rispetto le sue decisioni e aggiungo, a titolo personale, che ha ragione per quanto è accaduto in Spagna. Le sue proteste per le decisioni del tribunale d'appello della Fia sono legittime. Come associazione costruttori cercheremo di svolgere presso la FIA un certo tipo di azione affinché fatti come questo non si ripetano più.[13]»

L'austriaco Hans Binder prese, sulla Ensign, il posto lasciato da Chris Amon, che venne licenziato per essersi rifiutato di prendere parte alla seconda partenza del gran premio di Germania, dopo l'incidente di Lauda.[14] Binder era all'esordio nel mondiale di F1, dopo una breve gavetta in Formula 2. Ed oltre a Binder e ad Harald Ertl, uno dei salvatori di Niki Lauda dalle recentissime fiamme del circuito tedesco (che per questa nuova fama si ritrovò qualche sponsor in più sulla bianca Hesketh), altri due piloti austriaci vennero iscritti alla gara: Karl Oppitzhauser con una March del team Sports cars of Austria e Otto Stuppacher, con la terza Tyrrell. I due avevano partecipato a una gara promossa dallo stesso Automobile Club Austriaco (ÖASC) che organizzava il Gran Premio d'Austria, che consentiva ai primi due classificati di ottenere una somma di denaro al fine di partecipare al gran premio. Vennero però considerati troppo inesperti e non fatti partecipare alla gara.

La RAM, dopo essersi vista sequestrare le sue due vetture nel gran premio di Germania per una causa promossa da Loris Kessel, tornò a schierare proprio lo svizzero, assieme a Lella Lombardi. Per l'italiana questa sarebbe stata la ultima partenza in un Gran Premio di Formula 1. L'ex pilota della RAM, il tedesco Rolf Stommelen, che era poi passato, nel corso del weekend del Nürburgring alla Brabham come terzo pilota, non venne confermato invece dal team di Bernie Ecclestone. Guy Edwards, iscritto dalla Hesketh, non prese parte alle prove.

Qualifiche modifica

Resoconto modifica

Nella prima giornata di prove il miglior tempo fu fatto da James Hunt su McLaren-Ford Cosworth in 1'35"02, oltre otto decimi meno di John Watson su Penske. La seconda fila provvisoria venne conquistata da due piloti svedesi Ronnie Peterson e Gunnar Nilsson.[15] La giornata di prove del sabato fu caratterizzata da pioggia, ciò che non consentì ai piloti di migliorare i tempi del venerdì.[16] Si qualificò anche Lella Lombardi sulla Brabham del team RAM. Per l'ultima volta una donna prese il via di un gran premio di F1 valido per il campionato del mondo.

Risultati modifica

Nella sessione di qualifica[17] si è avuta questa situazione:

PosPilotaCostruttoreTempoGriglia
111 James Hunt McLaren-Ford Cosworth1'35"021
228 John Watson Penske-Ford Cosworth1'35"842
310 Ronnie Peterson March-Ford Cosworth1'36"343
46 Gunnar Nilsson Lotus-Ford Cosworth1'36"464
526 Jacques Laffite Ligier-Matra1'36"525
616 Tom Pryce Shadow-Ford Cosworth1'36"566
79 Vittorio Brambilla March-Ford Cosworth1'36"597
88 Carlos Pace Brabham-Alfa Romeo1'36"668
95 Mario Andretti Lotus-Ford Cosworth1'36"689
103 Jody Scheckter Tyrrell-Ford Cosworth1'36"9110
1134 Hans-Joachim Stuck March-Ford Cosworth1'36"9511
1212 Jochen Mass McLaren-Ford Cosworth1'37"2212
134 Patrick Depailler Tyrrell-Ford Cosworth1'37"2413
147 Carlos Reutemann Brabham-Alfa Romeo1'37"2414
1519 Alan Jones Surtees-Ford Cosworth1'37"6015
1618 Brett Lunger Surtees-Ford Cosworth1'37"6216
1730 Emerson Fittipaldi Copersucar-Ford Cosworth1'37"7617
1817 Jean-Pierre Jarier Shadow-Ford Cosworth1'37"8818
1922 Hans Binder Ensign-Ford Cosworth1'38"3619
2024 Harald Ertl Hesketh-Ford Cosworth1'39"0920
2120 Arturo Merzario Wolf Williams-Ford Cosworth1'39"3321
2238 Henri Pescarolo Surtees-Ford Cosworth1'39"8422
2339 Alessandro Pesenti-Rossi Tyrrell-Ford Cosworth1'40"6723
2433 Lella Lombardi Brabham-Ford Cosworth1'42"2524
2532 Loris Kessel Brabham-Ford Cosworth1'56"0125

Gara modifica

Resoconto modifica

L'assenza della Scuderia Ferrari penalizzò fortemente l'interesse degli spettatori. Si calcolò che vi fossero circa 50.000 persone, contro le abituali 130.000.[18]

La pioggia iniziò a cadere sul circuito circa mezz'ora prima delle 14, orario previsto della partenza. Per tale ragione la direzione di corsa decise di posticipare la partenza alle 14:30. La prima curva, la riprofilata Hella-Licht, era però ancora umida: ne approfittò John Watson che passò a condurre davanti a James Hunt, Ronnie Peterson, Gunnar Nilsson, Tom Pryce e Jacques Laffite. Poche curve dopo anche Peterson prese una posizione a Hunt.

Nel corso del secondo giro Jody Scheckter entrò in zona punti passando prima Pace e poi Pryce, che era stato già passato da Laffite. Davanti, intanto, si infiammò il duello per il primo posto, con Peterson che fu capace di passare Watson all'inizio del terzo giro. Jochen Mass stava recuperando posizioni, tanto che passò Pace, Andretti e Scheckter, cogliendo il sesto posto provvisorio.

Il giro seguente Laffite fu protagonista di un'escursione di pista, che gli fece perdere due posizioni, a favore di Mass e Jody Scheckter. Il sudafricano poi passò nuovamente Mass. Ora, dopo 5 giri, Peterson comandava su John Watson, Hunt, Nilsson, Scheckter, Mass, Laffite e Andretti.

La lotta per le prime posizioni fu estremamente serrata per diversi giri, con i primi sei piloti molto vicini. Scheckter passò Nilsson, poi Hunt e Watson, fino, al termine del decimo giro riuscire a passare sul traguardo anche Ronnie Peterson. I due però, già nella salita alla prima curva ripresero le prime due posizioni. Nello stesso giro Laffite prese una posizione a Jochen Mass. Al dodicesimo giro, alla Texaco, Watson prese il comando, passando lo svedese della Lotus. Due giri dopo Scheckter subì la rottura della sospensione della sua vettura, sempre sulla salita della prima curva. La vettura si distrusse contro il guard-rail, ma senza conseguenze per il pilota.

Al giro 19 Gunnar Nilsson conquistò il secondo posto, dopo un sorpasso sul connazionale Ronnie Peterson. La lotta tra Nilsson, Peterson e Hunt durò per parecchi giri. Sette tornate dopo però, Jacques Laffite, sfruttando un doppiaggio, passò Hunt. Ora la classifica vedeva sempre in testa Watson, seguito da Nilsson, Peterson, Laffite, Hunt e Mass. Quest'ultimo però era penalizzato da un assetto misto, che con la pista asciutta era poco competitivo. Al giro 28 Mario Andretti lo passò, entrando tra i primi sei. Al giro 33, dopo una bella lotta durata più tornate, Laffite fu capace di passare Peterson, che, per non finire fuori pista, fu costretto a cedere una posizione anche a Hunt.

Le posizioni di testa rimase congelate fino al giro 45, quando Laffite passò Gunnar Nilsson. Al giro seguente Mario Andretti guadagnò la quinta piazza ai danni di Peterson, in crisi coi freni. Il giro 47 fu caratterizzato da un incidente tra Vittorio Brambilla ed Emerson Fittipaldi, in lotta per l'undicesimo posto. Le due vetture finirono fuori pista, ma i due piloti rimasero incolumi.[19]

John Watson vinse il suo primo gran premio, che fu anche il primo e unico per la Penske in Formula 1, esattamente un anno dopo, e sulla stessa pista, in cui era deceduto il suo pilota Mark Donohue. Per la prima volta dal primo posto della Eagle al Gran Premio del Belgio 1967, una vettura statunitense vinceva un gran premio di F1 valido per il mondiale. A completare il podio vi furono Jacques Laffite e Gunnar Nilsson. Il nordirlandese, per festeggiare la vittoria, decise di tagliarsi la folta barba.[20]

Risultati modifica

I risultati del gran premio[21] sono i seguenti:

PosNoPilotaCostruttoreGiriTempo/RitiroPos.GrigliaPunti
128 John Watson Penske-Ford Cosworth541:30'07"8629
226 Jacques Laffite Ligier-Matra54+ 10"7956
36 Gunnar Nilsson Lotus-Ford Cosworth54+ 11"9844
411 James Hunt McLaren-Ford Cosworth54+ 12"4413
55 Mario Andretti Lotus-Ford Cosworth54+ 21"4992
610 Ronnie Peterson March-Ford Cosworth54+ 34"3431
712 Jochen Mass McLaren-Ford Cosworth54+ 59"4512 
824 Harald Ertl Hesketh-Ford Cosworth53+1 Giro20 
938 Henri Pescarolo Surtees-Ford Cosworth52+2 Giri22 
1018 Brett Lunger Surtees-Ford Cosworth51Incidente16 
1139 Alessandro Pesenti-Rossi Tyrrell-Ford Cosworth51+3 Giri23 
1233 Lella Lombardi Brabham-Ford Cosworth50+4 Giri24 
Rit22 Hans Binder Ensign-Ford Cosworth47Acceleratore19 
NC32 Loris Kessel Brabham-Ford Cosworth44Non Classificato25 
Rit9 Vittorio Brambilla March-Ford Cosworth43Collisione con E.Fittipaldi7 
Rit30 Emerson Fittipaldi Copersucar-Ford Cosworth43Collisione con V.Brambilla17 
Rit8 Carlos Pace Brabham-Alfa Romeo40Incidente18 
Rit17 Jean-Pierre Jarier Shadow-Ford Cosworth40Pompa di benzina8 
Rit19 Alan Jones Surtees-Ford Cosworth30Incidente15 
Rit34 Hans-Joachim Stuck March-Ford Cosworth26Alimentazione11 
Rit4 Patrick Depailler Tyrrell-Ford Cosworth24Sospensione13 
Rit20 Arturo Merzario Wolf Williams-Ford Cosworth17Incidente21 
Rit16 Tom Pryce Shadow-Ford Cosworth14Freni6 
Rit3 Jody Scheckter Tyrrell-Ford Cosworth14Sospensione10 
Rit7 Carlos Reutemann Brabham-Alfa Romeo0Frizione14 
ES40 Karl Oppitzhauser March-Ford CosworthNon ammesso alle prove
ES41 Otto Stuppacher Tyrrell-Ford CosworthNon ammesso alle prove
WD2 Clay Regazzoni FerrariRitiro della scuderia
INF25 Guy Edwards Hesketh-Ford Cosworth

Statistiche modifica

Piloti

Costruttori

  • 1° e unica vittoria per la Penske
  • 10° pole position per la McLaren
  • 3º e ultimo podio per la Penske

Motori

Giri al comando

Classifiche modifica

Note modifica

  1. ^ (DE) Video dei soccorsi a Mark Donohue, su youtube.com. URL consultato il 30 luglio 2010.
  2. ^ (EN) Scheda sull'Österreichring, su circuitsofthepast.nl. URL consultato il 30 luglio 2010.
  3. ^ (EN) Scheda sull'Österreichring, su etracksonline.co.uk. URL consultato il 30 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2010).
  4. ^ a b (EN) Scheda sull'Österreichring, su statsf1.com. URL consultato il 31 luglio 2010.
  5. ^ a b Autosprint 35/1975 (pag. 21), 51/1975 (pag. 33) e 17/1977 (pag. 38), su gdecarli.it. URL consultato il 30 luglio 2010.
  6. ^ (DE) Video del GP d'Austria 1976: al tempo 00:50 si nota quanto spazio in più rispetto alla gara dell'anno prima ci sia tra la pista e il guard-rail interno, su youtube.com. URL consultato il 30 luglio 2010.
  7. ^ Michele Fenu, Niki Lauda è salvo, la Ferrari si ritira, in La Stampa, 6-8-1976.
  8. ^ Michele Fenu, Lauda ancora fra la vita e la morte, in La Stampa, 4-8-1976, p. 10.
  9. ^ Lauda ha lasciato Manneheim, in Stampa Sera, 9-8-1976, p. 13.
  10. ^ Ferrari ora spara a zero, in La Stampa, 6-8-1976, p. 13.
  11. ^ La lunga settimana di Niki Lauda, in Stampa Sera, 9-8-1976, p. 13.
  12. ^ Mondiale a Zeltweg: quanto vale? (PDF) [collegamento interrotto], in L'Unità, 15-8-1976, p. 13. URL consultato il 6 novembre 2010.
  13. ^ a b Michele Fenu, Un grande vuoto nel Gran Premio d'Austria, in La Stampa, 14-8-1976, p. 11.
  14. ^ (FR) Autriche 1976, su statsf1.com. URL consultato il 6-3-2012.
  15. ^ Hunt senza rivali nelle prove di ieri, in La Stampa, 14-8-1976, p. 11.
  16. ^ Michele Fenu, Hunt è lanciatissimo alla rincorsa di Lauda, in La Stampa, 15-8-1976, p. 13.
  17. ^ Sessione di qualifica, su statsf1.com.
  18. ^ La forza della Ferrari, in La Stampa, 17-8-1976, p. 10.
  19. ^ Scontro Brambilla-Fittipaldi prima in pista poi ai box, in La Stampa, 17-8-1976, p. 10.
  20. ^ Michele Fenu, Watson "aiuta" Lauda contro Hunt, in La Stampa, 17-8-1976, p. 10.
  21. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1976
 

Edizione precedente:
1975
Gran Premio d'AustriaEdizione successiva:
1977
Portale Formula 1: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Formula 1