Gran Premio d'Argentina 1978

298º Gran Premio valido per il Campionato mondiale di Formula 1

Il Gran Premio d'Argentina 1978 è stata la prima prova della stagione 1978 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 15 gennaio 1978 sul Circuito di Buenos Aires. La gara è stata vinta da Mario Andretti, su Lotus-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del settimo successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo l'austriaco Niki Lauda su Brabham-Alfa Romeo e il francese Patrick Depailler su Tyrrell-Ford Cosworth.

Bandiera dell'Argentina Gran Premio d’Argentina 1978
298º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 1 di 16 del Campionato 1978
Circuito di Buenos Aires
Data15 gennaio 1978
Nome ufficialeXIV Gran Premio de la Republica Argentina
LuogoBuenos Aires
Percorso5,968 km
Distanza52[1] giri, 310,336 km
ClimaSoleggiato
Risultati
Pole positionGiro più veloce
Bandiera degli Stati Uniti Mario AndrettiBandiera del Canada Gilles Villeneuve
Lotus-Ford Cosworth in 1'47"75Ferrari in 1'49"76
(nel giro 3)
Podio
1. Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti
Lotus-Ford Cosworth
2. Bandiera dell'Austria Niki Lauda
Brabham-Alfa Romeo
3. Bandiera della Francia Patrick Depailler
Tyrrell-Ford Cosworth

Vigilia

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Aspetti tecnici

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L'ATS, che aveva acquistato il materiale della March fece esordire l'ATS HS1, derivata dalla Penske PC4 utilizzata l'anno precedente;[2] la Williams tornò a costruire il telaio in proprio, presentando la FW06. Esordirono come costruttori anche Merzario, con l'A1 e la Theodore con la TR1. Con la Merzario, per la prima volta, l'Italia schierava un secondo costruttore, dopo la Scuderia Ferrari, dai tempi della Iso-Williams nel 1974, mentre la Theodore fu l'unico costruttore di Hong Kong nella storia della F1. Per la costruzione della monoposto il patron della Theodore, Teddy Yip, si avvalse della collaborazione della Ralt.[3]

La Fittipaldi presentò il nuovo modello F5A, mentre la Tyrrell abbandonò il modello a sei ruote (la P34) per la più tradizionale Tyrrell 008. Infine la Brabham fece esordire la BT45C. La scuderia privata Liggett Group/B&S Fabrications schierava una McLaren M23, mentre il Team Rebaque presentò una Lotus 78. La Wolf fece esordire la WR4.

La Ferrari abbandonò l'utilizzo delle gomme Goodyear e passò alla Michelin, che già riforniva la Renault. La Renault però non si presentò alla gara.

Aspetti sportivi

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Alan Jones con la Williams FW06. Frank Williams tornava a costruire monoposto dopo la cessione della sua prima scuderia a Walter Wolf.

Niki Lauda abbandonò la Scuderia Ferrari per approdare alla Brabham motorizzata Alfa Romeo, dove fece coppia con Watson. Al Cavallino venne confermata la coppia di piloti della parte finale della stagione 1977: Carlos Reutemann e Gilles Villeneuve. Alla Lotus, a far coppia con Mario Andretti, Ronnie Peterson (proveniente dalla Tyrrell) sostituì il connazionale Gunnar Nilsson. Un pilota francese esordiente, Didier Pironi prese il posto di Peterson. Pironi era giunto terzo nel Campionato europeo di Formula 2 1977 con la Martini. Eddie Cheever, che era giunto secondo nel campionato, venne fatto esordire invece dalla Theodore.

Vi fu un cambio anche alla McLaren: Jochen Mass venne sostituito da Patrick Tambay, che nel 1977 aveva corso per la Theodore Racing. Mass passò all'ATS, con Jean-Pierre Jarier, spesso utilizzato dalla scuderia tedesca l'anno precedente, anche se aveva corso il Gp del Fuji con la Ligier.

La Surtees assunse Rupert Keegan, impegnato con la Hesketh nel 1977, per far coppia con Brambilla. Clay Regazzoni abbandonò l'Ensign per la Shadow, dove trovò Hans-Joachim Stuck, proveniente dalla Brabham. L'Ensign iscrisse due vetture: una per Danny Ongais (per lui due gran premi con l'Interscope Racing nel '77) e Lamberto Leoni, non qualificato nel Gp di Monza 1977 con la Surtees. L'Hesketh invece portò in Argentina la sola Divina Galica. Anche la Williams iscrisse il solo Alan Jones. Arturo Merzario, Emerson Fittipaldi ed Héctor Rebaque parteciparono con le vetture dei propri team omonimi. Brett Lunger invece venne ingaggiato dalla Liggett Group/B&S Fabrications.

Nel corso del fine settimana del gran premio a Buenos Aires si tenne anche il sorteggio per la fase finale dei Mondiali di calcio, ospitati dall'Argentina nel corso del 1978.[4]

Mario Andretti, su Lotus ottenne, sotto un caldo sole e teso vento, subito un tempo molto buono nelle prime prove libere svolte al giovedì: 1'48"12, che rappresentò il nuovo record ufficioso del tracciato. L'italoamericano precedette Carlos Reutemann e Niki Lauda.[5] James Hunt si lamentò con gli organizzatori per non aver potuto provare la sua McLaren. Gli organizzatori avevano infatti deciso, al mercoledì, di non far scendere in pista nessuna monoposto, per consentire di pulire il tracciato. Le libere furono inoltre caratterizzate da incidenti per Didier Pironi e Divina Galica.[6]

Qualifiche

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Resoconto

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Nella prima giornata di prove ufficiali fu Carlos Reutemann su Ferrari a far segnare il tempo migliore con 1'47"84. Reutemann precedette Andretti e John Watson. Le prove vennero sospese dopo pochi minuti per un incidente a Vittorio Brambilla, che però non ebbe conseguenze per il pilota. La giornata fu caratterizzata anche dall'arrivo della pioggia, dopo il sole dei giorni precedenti. Infatti, dopo il riavvio della prima sessione, la pioggia non consentì a nessun pilota di battere il tempo fatto segnare da Reutemann. Anche la seconda sessione iniziò con alcuni tratti della pista ancora umidi.[7]

Nella prima sessione del sabato le condizioni della pista non consentirono a nessun pilota di battere il tempo di Reutemann: solo negli ultimi minuti della seconda sessione Mario Andretti riuscì a battere il tempo del pilota di casa per soli nove centesimi, ottenendo così la decima pole iridata. La Lotus utilizzò, per battere il tempo del ferrarista, pneumatici morbidi, mentre le Michelin montate sulla Ferrari erano di un tipo più duro, che avrebbe dovuto meglio reggere il caldo previsto per la gara. La seconda fila venne conquistata da Ronnie Peterson e John Watson. James Hunt, che nella prima sessione del sabato aveva ottenuto il tempo migliore, scontò la rottura del propulsore, tanto che nella seconda dovette montare un motore nuovo. Arturo Merzario, invece, dopo un incidente nella prima sessione, non poté prendere parte alla seconda, ma si qualificò ugualmente per la gara.[8]

Risultati

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Nella sessione di qualifica[9] si è avuta questa situazione:

PosPilotaCostruttoreTempoGriglia
15 Mario Andretti Lotus-Ford Cosworth1'47"751
211 Carlos Reutemann Ferrari1'47"842
36 Ronnie Peterson Lotus-Ford Cosworth1'48"393
42 John Watson Brabham-Alfa Romeo1'48"424
51 Niki Lauda Brabham-Alfa Romeo1'48"705
67 James Hunt McLaren-Ford Cosworth1'48"726
712 Gilles Villeneuve Ferrari1'48"977
826 Jacques Laffite Ligier-Matra1'49"138
98 Patrick Tambay McLaren-Ford Cosworth1'49"479
104 Patrick Depailler Tyrrell-Ford Cosworth1'49"6910
1110 Jean-Pierre Jarier ATS-Ford Cosworth1'49"7711
1219 Vittorio Brambilla Surtees-Ford Cosworth1'49"9112
139 Jochen Mass ATS-Ford Cosworth1'50"0613
1427 Alan Jones Williams-Ford Cosworth1'50"1114
1520 Jody Scheckter Wolf-Ford Cosworth1'50"3515
1617 Clay Regazzoni Shadow-Ford Cosworth1'50"4516
1714 Emerson Fittipaldi Fittipaldi-Ford Cosworth1'50"8217
1816 Hans-Joachim Stuck Shadow-Ford Cosworth1'51"1618
1918 Rupert Keegan Surtees-Ford Cosworth1'51"4219
2037 Arturo Merzario Merzario-Ford Cosworth1'51"6820
2122 Danny Ongais Ensign-Ford Cosworth1'51"7121
2223 Lamberto Leoni Ensign-Ford Cosworth1'51"9422
233 Didier Pironi Tyrrell-Ford Cosworth1'51"9923
2430 Brett Lunger McLaren-Ford Cosworth1'52"2724
Vetture non qualificate
NQ25 Héctor Rebaque Lotus-Ford Cosworth1'52.52NQ
NQ32 Eddie Cheever Theodore-Ford Cosworth1'53"25NQ
NQ24 Divina Galica Hesketh-Ford Cosworth1'56"69NQ

Resoconto

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Mario Andretti partì bene al via e si mise davanti a Carlos Reutemann, Ronnie Peterson, e le due Brabham di Niki Lauda e John Watson.

Gilles Villeneuve ottenne per la prima volta il giro più veloce in una gara valida per il mondiale di F1.

Andretti impresse un ritmo molto alto alla gara, riuscendo subito a scavare un certo margine sugli inseguitori. Dalle retrovie recuperò Watson, che prima passò Lauda e Peterson, al giro 5, poi anche Carlos Reutemann, al giro 7. Un giro dopo Lauda passò Peterson: la classifica ora vedeva sempre primo Andretti, seguito da John Watson, Reutemann, Lauda, Peterson, Patrick Depailler, James Hunt e Jacques Laffite. Anche Depailler era autore di una bella gara in rimonta, tanto che passò anche Peterson al dodicesimo giro.

Il pilota argentino della Scuderia Ferrari scontava dei problemi agli pneumatici, tanto che venne passato sia da Niki Lauda che da Patrick Depailler, al giro 14. Tre giri dopo venne passato anche da Hunt e Peterson.

La gara del pilota di casa fu definitivamente rovinata al ventiseiesimo giro, quando ebbe un contatto con Jacques Laffite, dopo che il pilota della Ligier lo aveva appena passato. Carlos Reutemann fu costretto così a una sosta ai box, ove gli furono cambiati gli pneumatici: da quella sosta l'argentino riuscì a migliorare il suo ritmo, anche se ormai era rimasto lontanto dalla zona dei punti.

Davanti intanto John Watson subiva dei problemi al suo propulsore. Nel warm up sulla sua Brabham si era verificata una perdita d'acqua dai radiatori per un difettoso serraggio dei tappi. I meccanici avevano apportato delle modifiche diverse sulla sua vettura e su quella di Lauda: la scelta fatta sulla vettura di Watson non fu però positiva e il nordirlandese venne passato da Niki Lauda e da Patrick Depailler, prima di ritirarsi al quarantaduesimo giro.

Arturo Merzario, all'esordio come costruttore, si ritirò dopo 9 giri.

Nelle posizioni di rincalzo si mise in luce Reutemann che in pochi giri passò dal quindicesimo al settimo posto, passando anche il suo compagno di scuderia Gilles Villeneuve, anche lui con problemi alle gomme. Nella zona punti l'unica cambio in classifica fu il sorpasso di Laffite su Peterson al giro 47; lo svedese però riconquistò la quinta posizione dopo il ritiro di Laffite per la rottura del suo motore, al giro 51.

Vinse Mario Andretti, per la settima volta nel mondiale, davanti a Niki Lauda e Patrick Depailler. Quarto fu Hunt autore di una gara regolare, quinto Peterson (penalizzato anche lui da problemi tecnici sulla sua Lotus) e sesto Patrick Tambay con l'altra McLaren. Gilles Villeneuve fece segnare il miglior giro in gara, per la prima volta nel mondiale, anche se tale risultato venne messe in dubbio da qualche fonte.[10]

La gara si chiuse dopo soli 52 giri, e non i 53 previsti, per un errore dello sbandieratore, Juan Manuel Fangio, che abbassò la bandiera a scacchi con un giro d'anticipo. Fangio si giustificò affermando che la bandiera era stata mossa da un colpo di vento e che avendo visto Reutemann rallentare aveva pensato che il pilota della Ferrari avesse inteso che la gara fosse terminata.[11][12]

Risultati

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I risultati del gran premio[13] furono i seguenti:

PosNoPilotaCostruttoreGiriTempo/RitiroPos. GrigliaPunti
15 Mario Andretti Lotus-Ford Cosworth52[1]1h37'04"4719
21 Niki Lauda Brabham-Alfa Romeo52+ 13"2156
34 Patrick Depailler Tyrrell-Ford Cosworth52+ 13"64104
47 James Hunt McLaren-Ford Cosworth52+ 16"0563
56 Ronnie Peterson Lotus-Ford Cosworth52+ 1'14"8532
68 Patrick Tambay McLaren-Ford Cosworth52+ 1'19"9091
711 Carlos Reutemann Ferrari52+ 1'22"602
812 Gilles Villeneuve Ferrari52+ 1'38"887
914 Emerson Fittipaldi Fittipaldi-Ford Cosworth52+ 1'40"6017
1020 Jody Scheckter Wolf-Ford Cosworth52+ 1'43"5015
119 Jochen Mass ATS-Ford Cosworth52+ 1'49"0713
1210 Jean-Pierre Jarier ATS-Ford Cosworth51+ 1 giro11
1330 Brett Lunger McLaren-Ford Cosworth51+ 1 giro24
143 Didier Pironi Tyrrell-Ford Cosworth51+ 1 giro23
1517 Clay Regazzoni Shadow-Ford Cosworth51+ 1 giro16
1626 Jacques Laffite Ligier-Matra50Motore[14]8
1716 Hans-Joachim Stuck Shadow-Ford Cosworth50+ 2 giri18
1819 Vittorio Brambilla Surtees-Ford Cosworth50+ 2 giri12
Rit2 John Watson Brabham-Alfa Romeo41Motore4
Rit27 Alan Jones Williams-Ford Cosworth36Alimentazione14
Rit22 Danny Ongais Ensign-Ford Cosworth35Distributore21
Rit23 Lamberto Leoni Ensign-Ford Cosworth28Motore22
Rit37 Arturo Merzario Merzario-Ford Cosworth9Differenziale20
Rit18 Rupert Keegan Surtees-Ford Cosworth4Surriscaldamento19
NQ25 Héctor Rebaque Lotus-Ford Cosworth
NQ32 Eddie Cheever Theodore-Ford Cosworth
NQ24 Divina Galica Hesketh-Ford Cosworth

Classifiche

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  1. ^ a b La gara era prevista su 53 giri, pari a 316,304 km, ma Juan Manuel Fangio, incaricato di indicare la fine, abbassò la bandiera a scacchi un giro prima.
  2. ^ Cristiano Chiavegato, Come sono le squadre nel campionato '78, in La Stampa, 12-1-1978, p. 16.
  3. ^ (ES) Cheever, con el "Theodore-Ralt" en los dos primeros G.P., in El Mundo Deportivo, 8-1-1978, p. 29. URL consultato il 1-7-2012.
  4. ^ Bruno Perucca, Azzurri, Svezia e Tunisia dopo l'Argentina?, in La Stampa, 14-1-1978, p. 16.
  5. ^ Reutemann meglio di Lauda, in La Stampa, 13-1-1978, p. 17.
  6. ^ "In Argentina manca l'organizzazione", in Stampa Sera, 13-1-1978, p. 17.
  7. ^ Ercole Colombo, La Ferrari ha iniziato bene, in La Stampa, 14-1-1978, p. 14.
  8. ^ Ercole Colombo, Andretti ha bruciato Reutemann, in La Stampa, 15-1-1978, p. 17.
  9. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  10. ^ (ES) Reutemann, el misterio de las gommas cede, in f1-web.com.ar. URL consultato il 29-6-2012.
  11. ^ Ercole Colombo, Niki in difesa, Reutemann cede, in Stampa Sera, 16-1-1978, p. 17.
  12. ^ Ercole Colombo, Fangio sbaglia, gara più corta, in Stampa Sera, 16-1-1978, p. 17.
  13. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
  14. ^ Jacques Laffite venne ugualmente classificato per aver coperto oltre il 90% della distanza.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1978

Edizione precedente:
1977
Gran Premio d'ArgentinaEdizione successiva:
1979
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