Gabriela Women's Party

Il Gabriela Women's Party (General Assembly Binding Women for Reforms, Integrity, Equality, Leadership, and Action), noto semplicemente come GABRIELA, è un partito politico filippino di sinistra di orientamento femminista.

Gabriela Women's Party
LeaderLiza Maza
PortavoceLuzviminda Ilagan
StatoBandiera delle Filippine Filippine
AbbreviazioneGABRIELA
Fondazioneaprile 1984
2003 (come partito)
IdeologiaFemminismo socialista
Femminismo marxista
CollocazioneSinistra
CoalizioneMakabayan (2009-)
Precedenti:
Partido ng Bayan (1986)
Partido Galing at Puso (2016)
Seggi Camera dei rappresentanti
1 / 305
(2022)
Seggi Senato
0 / 24
(2019)
Sito webwww.gabrielawomensparty.net

Nato nel 1984 come movimento di emancipazione femminile, nell'aprile 2003 è stato rifondato come partito politico su iniziativa di vari attivisti di sinistra.

Alle elezioni parlamentari del 2019 il Partito delle donne di Gabriela ha eletto 4 deputati al Parlamento filippino: Arlene Brosas, Emerenciana de Jesus, Luzviminda Ilagan, Liza Maza.

Il partito subisce il Red-tagging, una pratica politica utilizzata nelle Filippine per screditare ONG e partiti accusandoli di essere simpatizzanti di organizzazioni comuniste illegali.[1] Infatti, nella propaganda governativa e militare, GABRIELA viene accusato di essere affiliato al Partito Comunista di Jose Maria Sison e al Nuovo Esercito Popolare,[2] entrambi considerati organizzazioni terroristiche dalle Forze armate delle Filippine.

Gabriela fa invece parte della Bagong Alyansang Makabayan, che è un'organizzazione legale.

Risultati elettorali

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AnnoVoti%+/-Seggi+/-
2004464 5863,65
1 / 261
2007621 1713,89 0,24
2 / 270
1
20101 001 4213,31 0,58
2 / 286
2013713 4922,60 0,71
2 / 292
20161 367 7954,22 1,62
2 / 297
2019445 696
1 / 305
1
  1. ^ Gabriela, NGOs slam red-tagging by AFP, Defense Dept., su cnnphilippines.com. URL consultato il 27 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2023).
  2. ^ Jeannette I. Andrade, Militant groups dared to condemn Red ‘atrocities’, su philstar.com, 2 maggio 2019. URL consultato il 24 maggio 2019.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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