Bruno Giordano (calciatore)

allenatore di calcio, calciatore e giocatore di calcio a 5 italiano

Bruno Giordano (Roma, 13 agosto 1956) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio, ex calciatore ed ex giocatore di calcio a 5 italiano, di ruolo attaccante.

Bruno Giordano
Giordano alla Lazio a fine anni 70
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza175[1] cm
Peso68[1] kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1992 - giocatore
Carriera
Giovanili
1969-1976Lazio
Squadre di club1
1975-1985Lazio203 (86)
1985-1988Napoli78 (23)
1988-1989Ascoli26 (10)
1989-1990Bologna33 (7)
1990-1992Ascoli37 (3)
Nazionale
1976-1983Bandiera dell'Italia Italia U-2113 (5)
1979Bandiera dell'Italia Italia Olimpica2 (3)
1978-1985Bandiera dell'Italia Italia13 (1)
Carriera da allenatore
1993-1994Monterotondo
1995-1996Fano
1996-1997Crotone
1997Frosinone
1999Ancona
1999-2000Nocerina
2000Lecco
2002Tivoli
2002-2003L'Aquila
2003-2005Reggiana
2006Catanzaro
2006-2007Messina
2007Messina
2009Pisa
2011Ternana
2013-2014Ascoli
2015-2016Tatabánya
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Calcio a 5
RuoloAttaccante
Carriera
Squadre di club
1995Torrino? (?)
 

È il calciatore con il maggior numero di reti realizzate nelle coppe nazionali con la maglia della Lazio (18).

Biografia modifica

Ha avuto una figlia dalla prima moglie Sabrina, che ha cresciuto da solo nel periodo in cui la donna frequentò Enrico De Pedis.[2][3] Dalla seconda moglie Susanna ha avuto altri due figli, i quali hanno seguito le orme paterne intraprendendo a loro volta l'attività calcistica,[4][5] pur senza assurgere ai livelli del genitore.

Caratteristiche tecniche modifica

Giocatore modifica

Da sinistra: Giordano, Careca e Maradona, il trio d'attacco "MaGiCa" del Napoli nella stagione 1987-1988

Dotato di un dribbling secco e di una potenza di tiro davvero rari, era capace di unire la forza di un centravanti alla classe di un trequartista;[6] Diego Armando Maradona, suo compagno di squadra al Napoli, disse di lui: «Il più bravo in assoluto con il quale ho giocato è stato Careca, ma tra gli italiani non c'è dubbio, Bruno Giordano. Il più sudamericano tra quelli che sono nati nel vostro [...] paese».[7]

Carriera modifica

Calcio modifica

Giocatore modifica

Club modifica
Lazio modifica
Da sinistra, in primo piano: il romanista Conti e il laziale Giordano prima di un derby del campionato 1979-1980

Nato nel popolare rione romano di Trastevere,[8] venne scoperto all'età di 13 anni da un ex giocatore della Lazio, Enrique Flamini, che lo portò nel club biancoceleste.[9] Nei ruoli di ala destra o mezza punta vinse il campionato Primavera nella stagione 1975-1976, in squadra con Andrea Agostinelli, Lionello Manfredonia, Stefano Di Chiara e altri talenti.[9]

Il 5 ottobre 1975 debuttò in Serie A grazie all'allenatore Giulio Corsini; quel giorno, proprio su passaggio di Giorgio Chinaglia, a Marassi contro la Sampdoria, Giordano segnò all'89' il gol della vittoria laziale. L'anno successivo il tecnico Tommaso Maestrelli gli affidò la maglia numero 9, che in precedenza era dell'idolo biancoceleste Chinaglia, trasferitosi nel frattempo ai New York Cosmos. Divenuto ben presto un punto fermo dell'undici capitolino, al termine della stagione 1978-1979 si laureò capocannoniere della Serie A con 19 reti.

Giordano in maglia biancoceleste nel campionato di Serie B 1982-1983

Questo positivo momento s'interruppe nel 1980, quandò finì coinvolto nello scandalo del Totonero,[10] scoppiato il 23 marzo con l'arresto a Pescara, a fine partita, di Massimo Cacciatori, Lionello Manfredonia, Giuseppe Wilson e dello stesso Giordano: l'affaire portò alla retrocessione d'ufficio in Serie B della Lazio. Condannato dalla giustizia sportiva a tre anni e sei mesi (come pure Manfredonia), gli furono condonati un anno e sei mesi in seguito alla vittoria azzurra al campionato del mondo 1982;[11] la giustizia ordinaria lo aveva invece già assolto e dichiarato innocente, il 22 dicembre 1980, per «non aver commesso il fatto».[12]

Poté rientrare in squadra in occasione del campionato di Serie B 1982-1983, dove con 18 gol trascinò la squadra verso la promozione in Serie A, primeggiando al contempo nella classifica marcatori. Nel 1983, nella trasferta di Ascoli, s'infortunò gravemente in uno scontro con l'ascolano Antonio Bogoni, rimediando la rottura di tibia e perone; al suo rientro contribuì comunque alla causa biancoceleste, rivelandosi decisivo in una corsa alla salvezza colta all'ultima giornata, nella trasferta di Pisa.

Nella stagione 1984-1985, tuttavia, le sue reti non bastarono a evitare alla Lazio una nuova caduta in Serie B. Lasciò quindi la formazione biancoceleste, dopo dieci anni di militanza in cui totalizzò 108 gol totali, che ne fanno tuttora il quinto bomber di sempre della storia laziale.

Napoli modifica
Giordano esulta dopo un gol per il Napoli nel campionato 1987-1988

La sua carriera continuò quindi nel Napoli di Diego Armando Maradona, dove arrivò nell'estate 1985 per la cifra di oltre 5 miliardi di lire,[13] e col quale vinse nella stagione 1986-1987 uno storico double composto dallo scudetto, il primo nella storia del club partenopeo, e dalla Coppa Italia. Negli anni sotto al Vesuvio fece parte del cosiddetto tridente "MaGiCa", prima con Maradona e Andrea Carnevale, e poi nell'annata 1987-1988 con Maradona e il neoacquisto Careca.

Proprio questa fu tuttavia l'ultima stagione di Giordano in maglia azzurra, venendo di fatto defenestrato dalla società insieme ad altri tre compagni di spogliatoio (Salvatore Bagni, Moreno Ferrario e Claudio Garella) dopo la crisi di risultati che nel finale di campionato vide il Napoli, fin lì a un passo dal bis scudetto, clamorosamente rimontato e superato dal Milan: tale harakiri venne attribuito, da taluni, proprio alla presunta ribellione dei succitati quattro nei confronti dell'allenatore Ottavio Bianchi.[14]

Seppur tale circostanza sia stata in seguito sempre smentita dai diretti interessati,[15] l'amaro epilogo di stagione segnò comunque la fine del rapporto tra i quattro e il club azzurro.[16]

Ascoli e Bologna modifica
Giordano esultante all'Ascoli al termine del campionato di Serie B 1990-1991, per la sopraggiunta promozione della squadra in Serie A.

Lasciata la Campania, Giordano si spostò in provincia, proseguendo la carriera dapprima nell'Ascoli, poi nel campionato 1989-1990 al Bologna e infine di nuovo ad Ascoli Piceno, dove, nella stagione 1990-1991, contribuì a riportare il club in massima categoria: qui Giordano chiuse la carriera agonistica nel 1992. In questi anni conclusivi, diminuì via via il suo bottino sottorete, pur superando comunque il traguardo dei 100 gol in Serie A, toccato con la maglia ascolana.

Nazionale modifica

Nella nazionale Under-21 di Azeglio Vicini vantò, in qualità di fuori quota, 16 presenze coronate da 8 gol.

Giordano al debutto in nazionale maggiore il 21 dicembre 1978

Esordì nella nazionale maggiore il 21 dicembre 1978, in tandem con Paolo Rossi, entrando al posto di Francesco Graziani contro la Spagna.[17] Le sue presenze furono 13, coronate da un gol, segnato in amichevole contro la Grecia il 5 ottobre 1983.[18]

Allenatore e dirigente modifica

La carriera da allenatore di Giordano inizia sulla panchina del Monterotondo, in Serie D. Nel 1997 vince il primo campionato, alla guida del Crotone: con i Pitagorici conquista la promozione in Serie C2. Poi ancora Serie D con il Tivoli (esonerato), Serie C2 con il Fano e il Frosinone (esonerato), e Serie C1 con l'Ancona, la Nocerina, il Lecco (esonerato), L'Aquila (esonerato) e la Reggiana, con cui nel 2004-2005 arriva ai play-off per la Serie B, uscendo in semifinale contro l'Avellino.

In cadetteria Giordano approda per la prima volta nella stagione 2005-2006, subentrando in corsa alla guida del Catanzaro, ma anche questa esperienza si conclude con un esonero. Il direttore sportivo del Messina, Marco Valentini, lo chiama quindi sulla panchina giallorossa, che dopo le sentenze di Calciopoli si ritrova a disputare il campionato di Serie A. Giordano, all'esordio nella massima serie da allenatore, viene sollevato dall'incarico il 30 gennaio 2007;[19] viene richiamato in panchina in sostituzione di Alberto Cavasin il successivo 2 aprile,[20] tuttavia il 23 dello stesso mese, dopo quattro sconfitte consecutive, viene nuovamente esonerato e sostituito da Bruno Bolchi.[21]

Il 19 aprile 2009 approda sulla panchina del Pisa, subentrando all'esonerato Gian Piero Ventura.[22] A fine campionato la squadra retrocede, classificandosi al ventesimo posto: dal momento del suo arrivo la squadra aveva un vantaggio di 6 punti sulla zona retrocessione e, ironia della sorte, è il Brescia di Cavasin, colui il quale sostituì e poi venne sostituito sempre da Giordano a Messina, a sancire la sconfitta dei pisani al 94' dell'ultima partita di campionato; fino a quel momento, il Pisa non era mai stato in zona retrocessione per tutta la durata del torneo.[23]

Dal 7 febbraio 2011 diventa l'allenatore della Ternana, subentrando a Fernando Orsi.[24] La squadra, dopo i negativi play-out contro il Foligno, retrocede in Seconda Divisione, e il successivo 29 giugno il tecnico viene esonerato dal club umbro.[25] Il 28 ottobre 2013 viene chiamato sulla panchina dell'Ascoli, in sostituzione del dimissionario Rosario Pergolizzi.[26] Il 20 febbraio 2014, a causa di alcune divergenze con la nuova proprietà del club, viene esonerato per lasciare il posto a Flavio Destro.[27] Dopo essere rimasto senza squadra per circa un anno, Giordano tenta la sua prima avventura estera approdando al club ungherese del Tatabánya, militante in Nemzeti Bajnokság III. L'esperienza si conclude tuttavia dopo pochi mesi con le dimissioni.[28]

Il 19 ottobre 2016 è nominato direttore generale del Gragnano, squadra di Serie D.[29]

Calcio a 5 modifica

Lasciato il calcio, intraprese la carriera di giocatore di calcio a 5, militando per alcuni mesi nella formazione romana del Torrino.[30]

Dopo il ritiro modifica

È diventato opinionista sportivo nonché commentatore tecnico per emittenti radiofoniche e televisive sia nazionali, come Rai o Mediaset, sia regionali, come Radio Sei.

Nell'estate 2009 è stato commentatore tecnico di alcune partite dell'europeo Under-21[31] e della Confederations Cup per Rai Sport.[32]

In occasione del campionato del mondo 2010 è stato opinionista per la trasmissione di Rai 1 Notti mondiali, condotta da Paola Ferrari.[33] Da settembre dello stesso anno entra a far parte della squadra opinionisti di Mediaset Premium.[34]

Nell'estate del 2021 affianca Giacomo Capuano nella telecronaca di alcune partite del campionato d'Europa 2020 su Rai 1.[35] Negli anni seguenti è opinionista per varie trasmissioni di Rai Sport, tra cui 90º minuto.

Statistiche modifica

Presenze e reti nei club modifica

StagioneSquadraCampionatoCoppe nazionaliCoppe continentaliAltre coppeTotale
CompPresRetiCompPresRetiCompPresRetiCompPresRetiPresReti
1975-1976 LazioA145CI91CU41---277
1976-1977A2610CI43------3013
1977-1978A2912CI33CU43---3618
1978-1979A3019CI62------3621
1979-1980A239CI63------2912
1980-1981B--CI----------
1981-1982B--CI----------
1982-1983B3818CI53------4321
1983-1984A188CI50------238
1984-1985A255CI53------308
Totale Lazio20386431884--254108
1985-1986 NapoliA2510CI51------3011
1986-1987A265CI1310CU20---4115
1987-1988A278CI93CC20---3811
Totale Napoli7823271440--10937
1988-1989 AscoliA2610CI12------2712
1989-1990 BolognaA337CI42------379
1990-1991 AscoliB201CI20------221
1991-1992A172CI22------194
Totale Ascoli631396----6617
Totale carriera3771297938124--456171

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
DataCittàIn casaRisultatoOspitiCompetizioneRetiNote
21-12-1978RomaItalia 1 – 0 SpagnaAmichevole-
13-6-1979ZagabriaJugoslavia 4 – 1 ItaliaAmichevole-
26-9-1979FirenzeItalia 1 – 0 SveziaAmichevole-
17-11-1979UdineItalia 2 – 0 SvizzeraAmichevole-
5-10-1983BariItalia 3 – 0 GreciaAmichevole1
15-10-1983NapoliItalia 0 – 3 SveziaQual. Euro 1984-
16-11-1983PragaCecoslovacchia 2 – 0 ItaliaQual. Euro 1984-
22-5-1984ZurigoGermania Ovest 1 – 0 ItaliaAmichevole- 79’
26-5-1984TorontoCanada 0 – 2 ItaliaAmichevole-
30-5-1984New YorkStati Uniti 0 – 0 ItaliaAmichevole-
13-3-1985AteneGrecia 0 – 0 ItaliaAmichevole-
2-6-1985Città del MessicoMessico 1 – 1 ItaliaAmichevole-
25-9-1985LecceItalia 1 – 2 NorvegiaAmichevole-
TotalePresenze13Reti1

Statistiche da allenatore modifica

StagioneSquadraCampionatoCoppe nazionaliCoppe continentaliAltre coppeTotale% VittoriePiazzamento
CompGVNPCompGVNPCompGVNPCompGVNPGVNP%
1993-1994 MonterotondoCND3415118CI-D (c.n.d)????----------341511844,12
1995-1996 FanoC2236107---------------23610726,09Sub., Eson.
feb.-mag. 1997 CrotoneCND16+2113+12+1---------------23610726,09Sub., (prom.)
ago.-nov. 1997 FrosinoneC29243CI-C5311----------1455435,71 Eson.
apr.-mag. 1999 AnconaC14+20+131+1---------------613216,67Sub., 14°
gen.-mar. 2000 NocerinaC111371---------------1137127,27Sub., Eson.
ago.-ott. 2000 LeccoC18017CI-C4013----------120210&&0,00Eson.
feb.-mar. 2002 TivoliD6240---------------624033,33Sub., Eson.
dic. 2002-feb. 2003 AquilaC17115CI-C1010----------812512,50Sub., Eson.
mag.-giu. 2004 ReggianaC10+20+100+1---------------210150,00Sub., 15°
2004-2005C134+21315+16+1CI-C4022----------401318932,50
Totale Reggiana38141684022--------4214181033,33
gen.-apr. 2006 CatanzaroB13517---------------1351738,46Sub., Eson.
2006-apr. 2007 MessinaA253715CI5302----------30671720,00Sub., Eson., Sub., Eson.
apr.-mag. 2009 PisaB6123---------------612316,67Sub., 20° (retr.)
feb.-giu. 2011 Ternana1D12+234+15+1---------------1435621,43Sub., 15°
2013-2014 Ascoli1D14248---------------1424814,29Sub., Eson.
2015-2016 TatabányaNB3201037---------------20103750,00
Totale carriera25279839019658--------27185889831,37

Palmarès modifica

Calcio modifica

Giocatore modifica

Club modifica
Competizioni giovanili modifica
Lazio: 1973-1974
Lazio: 1974
Lazio: 1975-1976
Competizioni nazionali modifica
Napoli: 1986-1987
Napoli: 1986-1987
Individuale modifica
1978-1979 (19 gol)
1982-1983 (18 gol)
1986-1987 (10 gol)

Allenatore modifica

Crotone: 1996-1997 (girone I)

Note modifica

  1. ^ a b Panini, p. 43.
  2. ^ Fabrizio Caccia, Dal re del gol al boss della mala, su corriere.it, 24 giugno 2008.
  3. ^ Raffaella Notarile, Una grande passione, in Segreto criminale. La vera storia della banda della Magliana, con Sabrina Minardi, 1ª ed., Roma, Newton & Compton, 2010, p. 80, ISBN 978-88-541-2143-0.
  4. ^ Giordano jr. dall'Olimpia Celano all'Alghero, su ilcorrierelaziale.it, 28 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2012).
  5. ^ Mercato Lazio, UFFICIALE: il figlio di Giordano va alla Fiorentina, su calciomercato.it, 29 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2012).
  6. ^ Veltroni intervista Giordano: «I trionfi con Diego. Ora sogno la Lazio», su corrieredellosport.it. URL consultato il 27 maggio 2017.
  7. ^ Maradona: "Bruno Giordano l'italiano più forte con cui abbia giocato". E l'ex Lazio risponde..., su lalaziosiamonoi.it. URL consultato il 27 maggio 2017.
  8. ^ Fidatevi di Cragnotti e Maradona, in Corriere della Sera. URL consultato il 23 dicembre 2010.
  9. ^ a b Stefano Greco, I nostri personaggi, la nostra storia: Bruno Giordano, su sslaziofans.it. URL consultato il 17 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2013).
  10. ^ Il primo grande scandalo del calcio italiano, su ilpost.it, 23 marzo 2020.
  11. ^ Quando il calcio finì in carcere. Nel 1980 Lazio e Milan in B, 20 squalificati, in La Stampa. URL consultato il 23 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
  12. ^ Canovi, Totonero, la madre di tutti gli scandali, pp. 19-25.
  13. ^ Bruno l'ammazza Juve, the king anche senza palla, su direttanapoli.it (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2010).
  14. ^ Francesco Rasulo, 'Perdemmo per stanchezza', in la Repubblica, 12 marzo 1994.
  15. ^ Salvatore Bagni: "Cara sud, non rifarei quel gesto..", su forza-roma.com, 17 ottobre 2007.
  16. ^ Monti.
  17. ^ (EN) Italy football team defeated Spain 1:0, 21 December 1978, su eu-football.info. URL consultato il 27 dicembre 2014.
  18. ^ (EN) Italy football team defeated Greece 3:0, 5 October 1983, su eu-football.info. URL consultato il 27 dicembre 2014.
  19. ^ Messina, lo spogliatoio non basta. Via Giordano, la squadra a Cavasin, su repubblica.it, 30 gennaio 2007.
  20. ^ Messina, esonerato Cavasin. In panchina torna Giordano, su repubblica.it, 2 aprile 2007.
  21. ^ Gira la ruota, Giordano esonerato: arriva Bolchi, su st.ilsole24ore.com.
  22. ^ Calcio: Serie B, Giordano nuovo allenatore Pisa, su tio.ch, 19 aprile 2009.
  23. ^ Serie B, tre toscane ai playoff Pisa giù, playout Ancona-Rimini - Risultati e ultime notizie calcio e calciomercato - La Gazzetta dello Sport, su gazzetta.it. URL consultato il 29 novembre 2019.
  24. ^ Esonerato Orsi. Giordano nuovo allenatore, su terninrete.it. URL consultato il 7 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  25. ^ Toscano nuovo allenatore, Giordano esonerato, su ternanacalcio.com, 5 luglio 2011. URL consultato il 29 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2011).
  26. ^ Calciomercato Ascoli: Giordano nuovo allenatore, su calciomercato.it. URL consultato il 3 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  27. ^ Ascoli, esonerato Giordano. Al suo posto Flavio Destro, papà di Mattia gazzetta.it, 20 febbraio 2014
  28. ^ Giordano: “Lascio l’Ungheria, chiuso il rapporto con il Tatabanya”, su lazionews.eu, 23 giugno 2016.
  29. ^ Gragnano, Bruno Giordano è il nuovo direttore generale, su tuttomercatoweb.com, 19 ottobre 2016. URL consultato il 19 ottobre 2016.
  30. ^ Roma - Speciale Calcetto Archiviato il 19 agosto 2014 in Internet Archive. flaviodeluca.net
  31. ^ Svezia vs Bielorussia, su digital-sat.it.
  32. ^ Nuova Zelanda vs Spagna, su digital-sat.it.
  33. ^ GIORDANO, CADEO E BENVENUTI OSPITI A "NOTTI MONDIALI", su fifafanfestroma.it. URL consultato il 23 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2013).
  34. ^ Serie A – 13ª Giornata le partite in onda su Mediaset Premium, su decoderdigitale.net. URL consultato il 23 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2013).
  35. ^ EURO 2020: Rai in prima fila in tv, alla radio e su RaiPlay, su rai.it. URL consultato il 25 luglio 2021.

Bibliografia modifica

  • Fabio Monti, BAGNI, Salvatore, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Dario Canovi, Lo stalliere del Re, Milano, Dalia Editore, 2011.
  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 2 (1985-1986), Panini, 14 maggio 2012.

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