Dogi della Repubblica di Venezia

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Doge della Repubblica di Venezia
Il Serenissimo Principe

Corno ducale
Primo dogePaulicio Anafesto (697717)
Ultimo dogeLodovico Manin (17891797)

Per oltre millecento anni, dal 697 al 1797, a capo della Repubblica di Venezia vi fu la figura del Doge (dal latino Dux, guida, comandante): anticamente duca del dominio bizantino, poi sovrano elettivo, nei secoli trasformatosi in supremo magistrato e immagine della maestà dello Stato, via via il doge perdeva potere e diveniva solo il simbolo di una Repubblica "coronata".

Zogia ducale

Solitamente la persona selezionata come Doge era uno degli anziani saggi della città e la sua antica residenza, dopo le precedenti a Heraclia ed a Metamaucum, era il Palazzo Ducale, simbolo del potere e della ricchezza della Serenissima.

Quello che segue è un elenco di tutti i 120 Dogi di Venezia, la cui carica era a vita, quindi, qualora non indicato diversamente, con la fine del dogado si intende la morte del doge in carica. Gli stemmi dei dogi dei primi secoli sono stati attribuiti a posteriori.

Periodo bizantino modifica

VII secolo modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
DogadoNote
InizioFine
1

Paoluccio Anafesto
(... – 717)
697717Il cognome Anafesto è di tarda attribuzione.

Definì con Liutprando, re longobardo, i confini di Eraclea.

Fu il primo duca bizantino della Venezia.

Svariati storici e genealogisti hanno messo in dubbio la storicità di Paulicio[1][2][3][4]

Molti storici hanno messo in forte dubbio la storicità di Paoluccio, sostenendo che all'epoca del suo presunto governo le lagune venete fossero ancora pienamente dipendenti da Bisanzio. È comunque tradizionalmente considerato il primo doge di Venezia.

VIII secolo (1ª metà) modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
DogadoNote
InizioFine
2 Marcello Tegalliano
(... – 726)
717726Il cognome Tegalliano è di tarda attribuzione

Prese le parti del patriarca di Grado contro quello di Eraclea nella questione del culto delle immagini.

Primo tentativo per rendersi indipendente da Bisanzio.

In rivolta contro la politica iconoclasta dell'imperatore di Bisanzio Leone III, l'assemblea popolare scelse di nominare direttamente il doge, prevaricando l'autorità imperiale.

RitrattoNome
(nascita–morte)
DogadoNote
InizioFine
3 Orso Ipato
(... – 737)
726737
(assassinato)
Perì per mano dei bizantini.

Magistri militum modifica

Dopo l'assassinio del doge Orso in un conflitto tra Heraclia ed Equilium, non fu nominato un nuovo doge, abolendo la carica ducale, ma si introdusse un magister militum annuale.

Nome
(nascita–morte)
Anno in caricaNote
1Domenico Leone
(... – VIII secolo)
738
2Felice Corniola
(... – VIII secolo)
739
3Orso Diodato
(... – 755)
740Successivamente eletto doge
4Gioviano Cepanico
(... – ...)
741
5Giovanni Fabriciaco
(... – ...)
742Deposto e abbacinato dal popolo in rivolta.

Una nuova ribellione pone fine al governo dei magistri militum e ottiene da Bisanzio il riconoscimento del diritto all'elezione ducale da parte dell'assemblea popolare.

Periodo ducale modifica

Restaurata la carica ducale, inizia un periodo nel quale i dogi si presentano come sovrani eletti dall'assemblea popolare, ma spesso con la tendenza ad instaurare fasi dinastiche attraverso il meccanismo dell'associazione al trono di co-reggenti.

VIII secolo (2ª metà) modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
DogadoCo-Doge
(periodo)
Note
InizioFine
4 Orso Diodato Ipato
(... – 755)
742755
(deposto)
Già magister militum nel 740.

Spostò la sede del governo da Eraclea filo bizantina a Malamocco in laguna.

Primo doge di una Venetia indipendente libera di eleggere il proprio doge.

5 Galla Gaulo
(... – 756)
755756
(deposto)
6 Domenico Monegario
(... – 764)
756764
(deposto)
7 Maurizio Galbaio
(IV decennio dell'VIII sec. – 797)
764797Giovanni Galbaio
(779797)
8 Giovanni Galbaio
(metà dell'VIII sec. – 804)
797804
(deposto)
Maurizio II Galbaio
(797804)
Figlio di Maurizio Galbaio

IX secolo modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
StemmaDogadoCo-Doge
(periodo)
Note
InizioFine
9 Obelerio Antenoreo
(... – 829 ca.)
804810
(deposto)
Beato (Antenoreo)
(804811)
Il cognome Antenoreo è di tarda attribuzione
Valentino (Antenoreo)
(807810)
10 Agnello Partecipazio
(... – 827)
811827Giovanni I Partecipazio
(...—818)
1º doge appartenente alla famiglia dei Partecipazi / Particiaci

Agnello con associato il figlio Giovanni, trasferisce la sede del governo lagunare da Malamocco a Rialto dove ha inizio la costruzione di un nuovo palazzo ducale. E' finita la Venezia bizantina, nasce quella ducale.

Giustiniano Partecipazio
(818827)
Agnello II Partecipazio
(818—...)
11 Giustiniano Partecipazio
(... – 829)
827829Giovanni I Partecipazio
(829)
Figlio di Agnello Partecipazio;
2º doge appartenente alla famiglia dei Partecipazi / Particiaci

Durante i suo dogado ci fu la traslazione del corpo di San Marco da Alessandria d'Egitto. Il corpo dell'evangelista fu deposto nella chiesa di San Teodoro in attesa della costruzione di una nuova chiesa a lui dedicata.

12 Giovanni I Partecipazio
(... – 836 ca.)
829836
(deposto)
Figlio di Agnello Partecipazio;
3º doge appartenente alla famiglia dei Partecipazi / Particiaci
13 Pietro Tradonico
(... – 864)
83613 settembre 864
(assassinato)
Giovanni (Tradonico)
(837—...)
14 Orso I Partecipazio
(... – 881)
864881Giovanni II Partecipazio
(...—881)
4º doge appartenente alla famiglia dei Partecipazi / Particiaci
15 Giovanni II Partecipazio
(... – 887)
881887
(abdica)
Pietro Partecipazio
(...—...)
Figlio di Orso I Partecipazio;
5º doge appartenente alla famiglia dei Partecipazi / Particiaci
16 Pietro I Candiano
(842 – 887)
aprile 88718 settembre 887
(caduto in battaglia)
1º doge appartenente alla famiglia dei Candiano
17 Pietro Tribuno
(... – 911)
887912

X secolo modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
DogadoCo-Doge
(periodo)
Note
InizioFine
18 Orso II Partecipazio
(... – ...)
912932
(abdica)
6º doge appartenente alla famiglia dei Partecipazi / Particiaci

Si ritirò nel monastero di San Felice di Ammiana.

E' venerato come beato dalla chiesa veneziana.[Chiesa veneziana intesa come Chiesa Cattolica?]

19 Pietro II Candiano
(... – 939)
932939Figlio di Pietro I Candiano;
2º doge appartenente alla famiglia dei Candiano
20 Pietro Partecipazio
(... – 942)
939942Figlio di Orso II Partecipazio;
7º doge appartenente alla famiglia dei Partecipazi / Particiaci
21 Pietro III Candiano
(... – 959)
942959
(deposto)
Pietro IV Candiano
(...— 976)
Figlio di Pietro II Candiano;
3º doge appartenente alla famiglia dei Candiano
22 Pietro IV Candiano
(... – 976)
959976
(trucidato in una rivolta)
Figlio di Pietro III Candiano;
4º doge appartenente alla famiglia dei Candiano
23 Pietro I Orseolo
(928 – 987)
9761º settembre 978
(ritirato a vita monastica)
1º doge appartenente alla famiglia degli Orseolo;
Nel 1731 fu proclamato santo dalla Chiesa cattolica

Fece erigere vicino al campanile di San Marco un ospizio per ospitare i pellegrini.

24 Vitale Candiano
(... – ...)
978979
(abdica)
Figlio di Pietro IV Candiano;
5º doge appartenente alla famiglia dei Candiano

Per problemi di salute decise di abdicare e ritirarsi nel monastero di Sant'Ilario.

25 Tribuno Memmo
(... – 991)
979991
(abdica)
Fece diventare la Basilica di San Marco la cappella privata del doge, libera dall'asservimento alla Chiesa.

Fu costretto ad abdicare e farsi monaco.

26 Pietro II Orseolo
(961 – 1009)
9911009Giovanni Orseolo
(10041007)
Figlio di Pietro I Orseolo;
2º doge appartenente alla famiglia degli Orseolo

Sottomise la Dalmazia e diede inizio al dominio veneziano sull'Adriatico.

Ottone Orseolo
(10071009)

XI secolo modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
StemmaDogadoNote
InizioFine
27 Ottone Orseolo
(993 – 1032)
10091026
(deposto)
Figlio di Pietro II Orseolo;
3º doge appartenente alla famiglia degli Orseolo
28 Pietro Centranico
(... – dopo il 1032)
10261030
(deposto)
Fu esiliato a Costantinopoli dove morì monaco.

Un tentativo di restaurazione dinastica da parte degli Orseoli produce una fase di reggenza per la mancanza di un candidato adatto all'incoronazione.

RitrattoNome
(nascita–morte)
StemmaDogadoNote
InizioFine
Orso Orseolo
(988 – 1049)
10301032Figlio di Pietro II Orseolo;
patriarca di Grado;
reggente ducale per conto del fratello Ottone Orseolo. Governò per quattordici mesi impegnandosi a restaurare le chiese del suo patriarcato.
Domenico Orseolo
(... – dopo il 1036)
10321032
(deposto)
Nominato doge dal patriarca Orso, ma rigettato dall'assemblea popolare. Fu esiliato a Ravenna dove morì.

Ristabilendo la pienezza delle proprie prerogative, l'assemblea popolare esclude per legge la possibilità per i dogi di associarsi dei co-reggenti.

RitrattoNome
(nascita–morte)
StemmaDogadoNote
InizioFine
29 Domenico Flabanico
(... – 1041)
10321043
30 Domenico I Contarini
(... – 1071)
104310711º doge appartenente alla famiglia Contarini

Tra il 1050 e il 1071 ricostruì la Basilica di San Marco ed eresse il monastero e la chiesa di San Nicolò del Lido dove fu sepolto.

31 Domenico Silvo
(... – 1087)
10711084
(deposto)
32 Vitale Falier
(... – 1096)
108410961º doge appartenente alla famiglia Falier
33 Vitale I Michiel
(... – 1102)
109611021º doge appartenente alla famiglia Michiel

XII secolo (1ª metà) modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
StemmaDogadoNote
InizioFine
34 Ordelaffo Falier
(1070 – 1117)
11021117
(caduto in battaglia)
2º doge appartenente alla famiglia Falier

Nel 1117 un terremoto distrusse e sommerse Malamocco.

Il doge morì nel 1118 a Zara in combattimento contro gli ungheresi.

35 Domenico Michiel
(... – 1130 ca.)
11171130
(abdica)
2º doge appartenente alla famiglia Michiel
36 Pietro Polani
(1098 – 1148)
11301148Il suo dogado è ricordato per l'istituzione di un Consiglio di Savi che aveva il compito di affiancare il doge nell'esercizio del potere.

Periodo repubblicano modifica

Con l'istituzione della Promissione ducale il potere dei dogi venne definitivamente imbrigliato, permettendo la nascita delle istituzioni repubblicane del Commune Veneciarum e poi, dalla fine del XIII secolo, della Repubblica oligarchica.

XII secolo (2ª metà) modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
StemmaDogadoNote
InizioFine
37 Domenico Morosini
(... – 1156)
1148febbraio 11561º doge appartenente alla famiglia Morosini
38 Vitale II Michiel
(... – 1172)
11561172
(assassinato)
3º doge appartenente alla famiglia Michiel
39 Sebastiano Ziani
(1102 ca. – 1178)
29 settembre 117228 maggio 11781º doge appartenente alla famiglia Ziani

Fu il doge della pace, della mediazione tra papa Alessandro III e Federico Barbarossa. Nel 1177, dopo quattro mesi di trattative il Barbarossa fu accolto dal papa nell'atrio della Basilica e questo portò ala "pace di Venezia. Il papa donò al doge un anello in segno della supremazia in Adriatico: da questo fatto nacque la cerimonia dello "sposalizio del mare"

40 Orio Mastropiero
(... – 1192 ca.)
17 aprile 11781192
(abdica)
Nel 1181 venne varata la promissione al maleficio il primo codice penale che sanciva pene molto severe per i danni ai beni dei cittadini.

Si ritirò nel monastero di Santa Croce ove poco tempo dopo morì.

41 Enrico Dandolo
(1107 ca. – 1205)
21 giugno 11921º giugno 12051º doge appartenente alla famiglia Dandolo

E' il doge della IV crociata. Conquistò Zara e Costantinopoli che fu depredata dei quattro cavalli di bronzo dorato e di molte reliquie che confluirono nel tesoro di San Marco.

XIII secolo modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
StemmaDogadoNote
InizioFine
42 Pietro Ziani
(... – 1229)
5 agosto 120526 febbraio 1229
(abdica)
Figlio di Sebastiano Ziani;
2º doge appartenente alla famiglia Ziani
43
Jacopo Tiepolo
(... – 1249)
6 marzo 12292 maggio 1249
(abdica)
1º doge appartenente alla famiglia Tiepolo

Il suo dogado è ricordato per la creazione del Consiglio dei Pregadi (il Senato) e per il Capitulare navium, il codice di diritto marittimo.

44 Marino Morosini
(1181 – 1253)
13 giugno 12491º gennaio 12532º doge appartenente alla famiglia Morosini

Venne istituita la magistratura dei Signori di notte, una sorta di polizia notturna che vigilava contro i criminali.

45 Renier Zen
(... – 1268)
8 gennaio 12537 luglio 1268
46 Lorenzo Tiepolo
(... – 1275)
23 luglio 126815 agosto 1275Figlio di Jacopo Tiepolo;
2º doge appartenente alla famiglia Tiepolo

Venne creata la figura del Cancellier grande. La promissione ducale venne corretta con un limite ai poteri del doge e il divieto di ricevere feudi o prestiti da stati stranieri e di sposarsi con donne straniere.

47
Jacopo Contarini
(1193 ca. – 1280)
6 settembre 12756 marzo 1280
(abdica)
2º doge appartenente alla famiglia Contarini
48 Giovanni Dandolo
(... – 1289)
31 marzo 12802 novembre 12892º doge appartenente alla famiglia Dandolo

Nel 1284 fu coniata la più celebre delle monete veneziane, il ducato d'oro, che, a partire dal XVI secolo prenderà il nome di zecchino in quanto prodotto nella Zecca di stato.

49 Pietro Gradenigo
(1251 – 1311)
25 novembre 128913 agosto 13111º doge appartenente alla famiglia Gradenigo

Durante il suo dogado con la "serrata" del Maggior Consiglio avvenuta nel 1297 ci fu la trasformazione della Repubblica in uno Stato aristocratico.

Nel 1310 venne istituito il Consiglio dei Dieci per vigilare e reprimere qualunque minaccia alla sicurezza dello stato.

XIV secolo modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
StemmaDogadoNote
InizioFine
50
Marino Zorzi
(1231 ca. – 1312)
23 agosto 13113 luglio 1312dopo la sua morte, in sua memoria la famiglia prese il cognome Zazzera o Zazzara e cambio anche lo scudo della famiglia[5][6]
51
Giovanni Soranzo
(1240 – 1328)
13 luglio 131231 dicembre 1328
52
Francesco Dandolo
(1258 ca. – 1339)
4 gennaio 132931 ottobre 13393º doge appartenente alla famiglia Dandolo
53 Bartolomeo Gradenigo
(1260 – 1342)
7 novembre 133928 dicembre 13422º doge appartenente alla famiglia Gradenigo
54 Andrea Dandolo
(1306 – 1354)
4 gennaio 13437 settembre 13544º doge appartenente alla famiglia Dandolo

Letterato, amico di Francesco Petrarca che lo ricorda come "giusto, incorruttibile, pieno di zelo e di amore per la patria e insieme erudito, di rara eloquenza, saggio, affidabile, umano".Scrisse due cronache che rimangono importanti per quanto concerne le origini di Venezia nonostante certe inesattezze storiche.

Durante il suo dogado Venezia fu colpita da un terremoto e dalla peste nera che ridusse la popolazione di tre quarti dei suoi abitanti.

55 Marino Falier
(1274 – 1355)
16 settembre 135417 aprile 1355
(giustiziato per tradimento)
3º doge appartenente alla famiglia Falier

Fu condannato a morte per avere cospirato contro la Repubblica. Nella serie dei ritratti dei dogi della sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale c'è un drappo nero con la scritta: HIC EST LOCUS MARINI FALETRO DECAPITATI PRO CRIMINIBVS

56 Giovanni Gradenigo
(1279 ca. – 1356)
21 aprile 13558 agosto 13563º doge appartenente alla famiglia Gradenigo
57 Giovanni Dolfin
(1303 ca. – 1361)
13 agosto 135612 luglio 1361
58 Lorenzo Celsi
(1310 ca. – 1365)
16 luglio 136118 luglio 1365
59 Marco Corner
(1285 – 1368)
21 luglio 136513 gennaio 13681º doge appartenente alla famiglia Corner

A lui si deve la costruzione della facciata gotica del Palazzo Ducale.

60 Andrea Contarini
(1300/1302 – 1382)
20 gennaio 13685 giugno 13823º doge appartenente alla famiglia Contarini

Durante il suo dogado ci fu la sanguinosa guerra di Chioggia. Venezia corse un grave pericolo ma riuscì a resistere. La pace di Torino del 1381 impose dure condizioni ma Venezia fu salva.

Nel 1380 venne istituito il Collegio dei Savi per limitare i poteri del doge; costituiva il consiglio dei ministri della Repubblica.

61 Michele Morosini
(1308 – 1382)
10 giugno 138216 ottobre 13823º doge appartenente alla famiglia Morosini

Morì di peste dopo appena quattro mesi di dogado.

62 Antonio Venier
(1330 ca. – 1400)
21 ottobre 138223 novembre 14001º doge appartenente alla famiglia Venier

Ricostruì Chioggia, devastata dalla guerra e lastricò il pavimento di Piazza San Marco.

Estese i domini in Levante con Nauplia, Argo in Morea, Scutari, Durazzo e riconquistò Corfù. Riacquistò Treviso, Conegliano e Ceneda.

XV secolo modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
StemmaDogadoNote
InizioFine
63 Michele Steno
(1331 – 1413)
1º dicembre 140026 dicembre 1413Soprannominato dux stellifer, accrebbe di molto i domini di terraferma con Padova, Verona, Vicenza, i Sette Comuni dell'altipiano di Asiago, Feltre, Belluno e Cividale.

Riconquistò Zara e alcune zone della Dalmazia.

64 Tommaso Mocenigo
(1343 – 1423)
7 gennaio 14144 aprile 14231º doge appartenente alla famiglia Mocenigo
65 Francesco Foscari
(1373 – 1457)
15 aprile 142325 ottobre 1457
(abdica)
Dal 1424 iniziò i lavori per la ristrutturazione del Palazzo Ducale.

La pace di Lodi del 1454 fissò i confini dello "stato di terra" dall'Isonzo all'Adda e dalle Alpi al Po, comprendendo così Veneto, Friuli, Cadore, Brescia e Bergamo.

A 84 anni fu costretto ad abdicare dopo 34 anni di dogado.

66 Pasquale Malipiero
(1392 ca. – 1462)
30 ottobre 14577 maggio 1462
67 Cristoforo Moro
(1390 – 1471)
12 maggio 14629 novembre 1471
68 Nicolò Tron
(1399 – 1473)
25 novembre 147128 luglio 1473Fece una riforma fiscale per risanare un enorme crac finanziario.
69 Nicolò Marcello
(1397 – 1474)
13 agosto 14731º dicembre 1474
70 Pietro Mocenigo
(1406 – 1476)
14 dicembre 147423 febbraio 14762º doge appartenente alla famiglia Mocenigo
71 Andrea Vendramin
(1393 – 1478)
5 marzo 14765 maggio 1478
72 Giovanni Mocenigo
(1409 – 1485)
18 maggio 147814 settembre 1485Fratello di Pietro Mocenigo;
3º doge appartenente alla famiglia Mocenigo
73 Marco Barbarigo
(1413 – 1486)
19 novembre 148514 agosto 14861º doge appartenente alla famiglia Barbarigo
74 Agostino Barbarigo
(1419 – 1501)
30 agosto 148620 settembre 1501Fratello di Marco Barbarigo;
2º doge appartenente alla famiglia Barbarigo

XVI secolo modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
StemmaDogadoNote
InizioFine
75 Leonardo Loredan
(1436 – 1521)
2 ottobre 150121 giugno 15211º doge appartenente alla famiglia Loredan

Resistette all'intera Europa coalizzata nella Lega di Cambrai e dopo la sconfitta di Agnadello nel 1509 la Repubblica perse quasi tutti i possessi di terraferma.

76 Antonio Grimani
(1434 – 1523)
6 luglio 15217 maggio 15231º doge appartenente alla famiglia Grimani

Divenuto doge a ottantasette anni fece costruire le Procuratie Nove e ricostruire la punta del campanile abbattuta da un terremoto.

Durante il suo dogado furono coniate le prime oselle, monete d'oro o d'argento che il doge regalava ai membri del Maggior Consiglio.

77 Andrea Gritti
(1455 – 1538)
20 maggio 152328 dicembre 1538
78 Pietro Lando
(1462 – 1545)
19 gennaio 15399 novembre 1545Contribuì all'abbellimento della città.

Sansovino lavorò alla Loggetta ai piedi del campanile di San Marco, alla Libreria e alla Zecca.

79 Francesco Donà
(1468 – 1553)
24 novembre 154523 maggio 15531º doge appartenente alla famiglia Donà
80 Marcantonio Trevisan
(1475 ca. – 1554)
4 luglio 155331 maggio 1554
81 Francesco Venier
(1489 – 1556)
11 giugno 15542 giugno 15562º doge appartenente alla famiglia Venier
82 Lorenzo Priuli
(1489 – 1559)
14 giugno 155617 agosto 15591º doge appartenente alla famiglia Priuli
83 Girolamo Priuli
(1486 – 1567)
1º settembre 15594 novembre 1567Fratello di Lorenzo Priuli;
2º doge appartenente alla famiglia Priuli
84 Pietro Loredan
(1482 – 1570)
26 novembre 15673 maggio 15702º doge appartenente alla famiglia Loredan
85 Alvise I Mocenigo
(1507 – 1577)
15 maggio 15704 giugno 15774º doge appartenente alla famiglia Mocenigo

Nel 1574 un terribile incendio devastò il Palazzo Ducale.

Nel 1575 una pestilenza uccise cinquantamila persone.

86 Sebastiano Venier
(1496 ca. – 1578)
11 giugno 15773 marzo 15783º doge appartenente alla famiglia Venier

Il 20 dicembre 1577 un devastante incendio rovinò la Sala dello Scrutinio e quella del Maggior Consiglio distruggendo molte opere d'arte.

87 Nicolò Da Ponte
(1491 – 1585)
11 marzo 157830 luglio 1585
88 Pasquale Cicogna
(1509 – 1595)
18 agosto 15852 aprile 1595Promosse importanti opere pubbliche, tra cui la fortezza militare di Palmanova, il rifacimento della basilica di San Pietro di Castello e la costruzione in pietra del Ponte di Rialto.
89 Marino Grimani
(1532 – 1605)
26 aprile 159525 dicembre 16052º doge appartenente alla famiglia Grimani

XVII secolo modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
StemmaDogadoNote
InizioFine
90 Leonardo Donà
(1536 – 1612)
10 gennaio 160616 luglio 16122º doge appartenente alla famiglia Donà

Alla richiesta del papa Paolo V di abrogare le leggi antiecclesiastiche emanate ai tempi del Grimani e di estradare due preti incarcerati in territorio veneto, il Senato, ispirato da Paolo Sarpi diffuse il Protesto con il quale il monito del papa veniva considerato nullo.

91 Marcantonio Memmo
(1536 – 1615)
24 luglio 161231 ottobre 1615
92 Giovanni Bembo
(1543 – 1618)
2 dicembre 161516 marzo 1618
93 Nicolò Donà
(1540 – 1618)
4 aprile 16189 maggio 16183º doge appartenente alla famiglia Donà
94 Antonio Priuli
(1548 – 1623)
17 maggio 161812 agosto 16233º doge appartenente alla famiglia Priuli
95 Francesco Contarini
(1556 – 1624)
8 settembre 16236 dicembre 16244º doge appartenente alla famiglia Contarini
96 Giovanni I Corner
(1551 – 1629)
4 gennaio 162523 dicembre 16292º doge appartenente alla famiglia Corner
97 Nicolò Contarini
(1553 – 1631)
18 gennaio 16302 aprile 16315º doge appartenente alla famiglia Contarini

Il doge fece erigere la basilica della Salute per ringraziare la Vergine della guarigione della città dalla peste e promise di andare ogni anni in processione a questo tempio.

98 Francesco Erizzo
(1566 – 1646)
10 aprile 16313 gennaio 1646
99 Francesco Molin
(1575 – 1655)
20 gennaio 164627 febbraio 1655Poiché le casse dello stato si svuotavano a causa della guerra, la Repubblica decise di riaprire le porte del patriziato: fu possibile quindi richiedere il titolo nobiliare presentando una supplica al Senato e al Maggior Consiglio previo pagamento di centomila ducati.
100 Carlo Contarini
(1580 – 1656)
27 marzo 16551º maggio 16566º doge appartenente alla famiglia Contarini
101 Francesco Corner
(1585 – 1656)
17 maggio 16565 giugno 16563º doge appartenente alla famiglia Corner
102 Bertuccio Valier
(1596 – 1658)

15 giugno 165629 marzo 16581º doge appartenente alla famiglia Valier
103 Giovanni Pesaro
(1589 – 1659)
8 aprile 165830 settembre 1659
104 Domenico II Contarini
(1585 – 1675)
16 ottobre 165926 gennaio 16757º doge appartenente alla famiglia Contarini
105 Nicolò Sagredo
(1606 – 1676)
6 febbraio 167514 agosto 16761º doge appartenente alla famiglia Sagredo
106 Alvise Contarini
(1601 – 1684)
26 agosto 167615 gennaio 16848º doge appartenente alla famiglia Contarini
107 Marcantonio Giustinian
(1619 – 1688)
26 gennaio 168423 marzo 1688
108 Francesco Morosini
il Peloponnesiaco
(1619 – 1694)
3 aprile 16886 gennaio 16944º doge appartenente alla famiglia Morosini

Conquistò la Morea e l'impresa gli valse l'appellativo di Peloponnesiaco.

Fece bombardare Il Partenone di Atene dove i turchi avevano collocato una polveriera; l'esplosione provocò gravi danni all'antico tempio.

109 Silvestro Valier
(1630 – 1700)
25 febbraio 16947 luglio 1700Figlio di Bertuccio Valier;
2º doge appartenente alla famiglia Valier

XVIII secolo modifica

RitrattoNome
(nascita–morte)
StemmaDogadoNote
InizioFine
110 Alvise II Mocenigo
(1628 – 1709)
17 luglio 17006 maggio 17095º doge appartenente alla famiglia Mocenigo
111 Giovanni II Corner
(1647 – 1722)
22 maggio 170912 agosto 17224º doge appartenente alla famiglia Corner
112 Alvise III Sebastiano Mocenigo
(1662 – 1732)
24 agosto 172221 maggio 17326º doge appartenente alla famiglia Mocenigo
113 Carlo Ruzzini
(1653 – 1735)
2 giugno 17325 gennaio 1735
114 Alvise Pisani
(1664 – 1741)
17 gennaio 173517 giugno 1741
115 Pietro Grimani
(1677 – 1752)
30 giugno 17417 marzo 17523º doge appartenente alla famiglia Grimani
116 Francesco Loredan
(1685 – 1762)
18 marzo 175219 maggio 17623º doge appartenente alla famiglia Loredan
117 Marco Foscarini
(1696 – 1763)
31 maggio 176231 marzo 1763
118 Alvise IV Giovanni Mocenigo
(1701 – 1778)
19 aprile 176331 dicembre 17787º doge appartenente alla famiglia Mocenigo
119 Paolo Renier
(1710 – 1789)
14 gennaio 177913 febbraio 1789Durante il suo dogado, per difendere gli argini della laguna dall'erosione del mare furono costruite le dighe in pietra d'Istria chiamate murazzi.
120 Lodovico Manin
(1725 – 1802)
9 maggio 178912 maggio 1797
(costretto ad abdicare)
Il 12 maggio 1797 il Maggior Consiglio si radunò per l'ultima volta e il doge, di fronte a soli seicento membri, abdicò rinunciando a diventare il capo della municipalità provvisoria.

Con lui finì la millenaria storia di una Venezia indipendente.

L'ultimo doge regnante, Lodovico Manin, fu costretto ad abdicare da Napoleone Bonaparte.Infatti, tra voci di congiure e l'ultimatum da parte dei francesi, il Maggior Consiglio di Venezia si riunì per l'ultima volta e, a favore di una Municipalità Provvisoria, la Repubblica fu dichiarata decaduta (Fine di Venezia).

Note modifica

  1. ^ Giorgio Ravegnani, PAOLUCCIO, Anafesto, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 81, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015. URL consultato il 27 aprile 2015.
  2. ^ Lattanzio Bianco, "Discorso del dottor Lattanzio Bianco Napol. academico destillatore detto l'Acuto. Intorno al Teatro della nobiltà d'Italia, del dott. Flaminio De Rossi, oue particolarmente dell'origini, e nobiltà di Napoli, di Roma, e di Vinezia si ragiona", anno 1607, p. 128., 1607, p. 128.
    «Già prima del XX secolo era in dubbio la storicità di Paulicio, tanto che Marino Zorzi compariva in varie genealogie come il 49º doge di Venezia, anziché il 50°.«Così la fam. Zazzera di Venezia detta de Zorzi primeriamente, de cui nel 1311. della grazia comune e della sua unione al 901. Marino Zorzi di questa casa fù Doge eletto, & il 49. dell'ordine.»»
  3. ^ Francesco Zazzera d'Aragona, Della nobilta dell'Italia parte prima. Del signor D. Francesco Zazzera napoletano., 1615, pp. 15.
    «In passato Marino Zorzi era considerato il 49º Doge e non il 50°, perché Paulicio non era considerato doge.

    "... cadde l'elezzione sovra Marino Zorzi Famiglia in quella città antichissima, e nobilissima come si dirà l'anno 1311 e ne l'ordine di quei Dogi il 49. da cui la Famiglia Zazzera originosii, de la quale siamo per ragionare. [...]

    ... la Famiglia della Zazzera esser germoglio della Casa de Zorzi, oggi detta de Georgi, nobilissima famiglia Veneziana..."»
  4. ^ "Venetia, citta nobilissima" - edito a Venezia 1663 - di Francesco Sansovino · anno 1663, Venezia, 1663, pp. 488.
    «Possiamo leggere che Pietro Grandenigo fu il doge 48 e non il 49, che fu Marino Zorzi."Diede anco la Republica preminenza al figliuolo del Principe: Percioche ordinò, che vestisse con habito Senatorio, & con le calse rosse a familitudine di Cavaliero, & entrasse in Pregadi,& che potesse esser Generale in armata,&Oratore ai Principi esterni. Et perche vivendo Pietro Grandenigo Doge 48. mor Bertucci suo figliuolo, il Senato volle, che le sue funerali si facessero, ne più, ne meno, come quelle de i Procuratori. Et fu permesso, che perdesse a tutti gli altri personaggi del Procuratore in fuori."»
  5. ^ Lattanzio Bianco, Discorso del dottor Lattanzio Bianco Napol. academico destillatore detto l'Acuto. Intorno al Teatro della nobiltà d'Italia, del dott. Flaminio De Rossi, oue particolarmente dell'origini, e nobiltà di Napoli, di Roma, e di Vinezia si ragiona, 1607, p. 128. «Così la fam. Zazzera di Venezia detta de Zorzi primeriamente, de cui nel 1311. della grazia comune e della sua unione al 901. Marino Zorzi di questa casa fù Doge eletto, & il 49. dell'ordine.».
  6. ^ Francesco Zazzera, Della nobilta dell'Italia parte prima. Del signor D. Francesco Zazzera napoletano., 1615, pp. 15.
    «... la Famiglia della Zazzera esser germoglio della Casa de Zorzi, oggi detta de Georgi, nobilissima famiglia Veneziana...»

Bibliografia modifica

  • Apostolo Zeno, Compendio della storia Veneta, Venezia, 1847.
  • Giulio Lorenzetti, Ritratti di dogi in Palazzo Ducale, in "Rivista di Venezia" 12, 1933, p, 387-398.
  • Andrea Da Mosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e privata, Milano, Aldo Martello Editore, 1960.
  • Giulio Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1963, p. 38-41.
  • Antonio Carile - Giorgio Fedalto, Le origini di Venezia, Bologna, Patron Editore, 1978.
  • Guido Perocco - Antonio Salvadori, Civiltà di Venezia, Venezia, La Stamperia di Venezia, 1979, vol. III, p. 1403.
  • Claudio Rendina, I dogi, storia e segreti, Roma, Newton & Compton Editori, 1984, ISBN 88-8389-656-0.
  • Frederic C. Lane, Storia di Venezia, Torino, Einaudi Tascabili, 1991, ISBN 88-06-12788-8.
  • Paolo Giordani, Venezia. Trenta itinerari alla scoperta della città, Venezia, Cicero, 2001, p. 634-635.
  • Giuseppe Gullino, Storia della Repubblica Veneta, Brescia, La Scuola, 2010.
  • Paolo Mastrandrea - Sebastiano Pedrocco, I dogi nei ritratti parlanti di Palazzo Ducale a Venezia, Verona, Cierre Edizioni, 2017, ISBN 978-88-8314-902-3

Voci correlate modifica

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