Crocodylidae

famiglia di rettili

I Crocodylidae sono una famiglia di coccodrilli che comprende i veri coccodrilli, membri della sottofamiglia Crocodylinae, e, forse, il falso gaviale, l'unico membro vivente della sottofamiglia Tomistominae. Quest'ultimo è oggetto di controversie tra gli esperti sulla sua identità come coccodrillo, o che in realtà appartiene alla famiglia dei Gavialidae.[1] Future analisi genetiche dovranno essere condotte per raggiungere una conclusione finale.

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Crocodylidae
Coccodrillo del Nilo (Crocodylus niloticus)
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
OrdineCrocodylia
SuperfamigliaCrocodyloidea
FamigliaCrocodylidae
Cuvier, 1807
Sottofamiglie

Tassonomia modifica

Un totale di tre generi esistenti sono collocati nella famiglia dei coccodrilli, con un totale di 15 specie, tra cui il coccodrillo del deserto, che è ora accettato come una vera specie piuttosto che una sottospecie del coccodrillo del Nilo. Studi recenti suggeriscono che il coccodrillo nano, Osteolaemus tetraspis, non rappresenterebbe una singola specie, ma due o addirittura tre specie, e che il coccodrillo catafratto sia una di quelle due specie.[2][3] Se così fosse, il numero di specie dei veri coccodrilli esistenti salirebbe a 18 o a 19, portando le specie di coccodrilli ad un totale di 28 o 29, invece di 25.

Veri coccodrilli modifica

I due generi esistenti di veri coccodrilli, Crocodylus e Osteolaemus, fanno parte della sottofamiglia Crocodylinae. Anche secondo la classificazione tradizionale, Tomistoma non rappresenta un vero coccodrillo, sebbene sia un membro di Crocodylidae. Le ultime evidenze molecolari indicano una differenza ancora più grande, creando la possibilità che Tomistoma sia geneticamente più vicino ai gaviali rispetto ai veri coccodrilli. Se provata, la specie sarà classificata sotto la famiglia Gavialidae.[1]

Le differenze esterne più ovvie che distinguono gli alligatori dai coccodrilli sono visibili nella loro testa: i coccodrilli hanno teste più strette e lunghe, dalla forma V rispetto ai musi a forma di U degli alligatori. Inoltre negli alligatori la mascella è più larga della mandibola e i denti della mandibola si inseriscono in piccole depressioni all'interno della mascella. Nei coccodrilli invece la mascella e la mandibola hanno la stessa larghezza e i denti nella mandibola si incastrano lungo il bordo o all'esterno della mascella quando la bocca è chiusa. Quando le fauci dei coccodrilli sono chiuse, il grande quarto dente nella mandibola si inserisce in un solco nella mascella. Negli esemplari più difficili da distinguere, il quarto dente sporgente è la caratteristica più affidabile per definire una specie.

Crocodylidae modifica

Coccodrillo americano, al La Manzanilla, Jalisco, Mexico
Cranio dell'estinto Voay robustus

La maggior parte delle specie sono raggruppate nel genere Crocodylus. L'altro genere esistente, Osteolaemus, è monotipico (come lo sarebbe Mecistops, se venisse riconosciuto come coccodrillo).

Filogenesi modifica

Il seguente cladogramma segue la topologia di un'analisi del 2012 dei caratteri morfologici di Christopher A. Brochu e Glenn W. Storrs. Molte specie estinte di Crocodylus potrebbero rappresentare più generi. C. suchus non è stato incluso in questa analisi perché i suoi codici morfologici erano identici a quelli di C. niloticus. Tuttavia, gli autori hanno suggerito che potrebbe essere spiegato dal loro campionamento del campione e hanno considerato le due specie distinte.[4]

 Crocodyloidea 

"Asiatosuchus" germanicus

Prodiplocynodon langi

Asiatosuchus grangeri

"Crocodylus" affinis

"Crocodylus" depressifrons

Brachyuranochampsa eversolei

"Crocodylus" acer

 Crocodylidae 

Kentisuchus spenceri

Dollosuchoides densmorei

Megadontosuchus arduini

Gavialosuchus eggenburgensis

Toyotamaphimeia machikanensis

Tomistoma lusitanica

Tomistoma schlegelii

"Tomistoma" cairense

Thecachampsa antiqua

Thecachampsa americana

Thecachampsa carolinense

Penghusuchus pani

Paratomistoma courti

Maomingosuchus petrolicus

"Crocodylus" megarhinus

Kambara implexidens

Australosuchus clarkae

Trilophosuchus rackhami

Quinkana

Brochuchus pigotti

"Crocodylus" gariepensis

Euthecodon arambourgii

Euthecodon brumpti

Rimasuchus lloydi

Voay robustus

Osteolaemus osborni

Osteolaemus tetraspis

Mecistops cataphractus

 Crocodylus 

C. checchiai

C. palaeindicus

C. anthropophagus

C. thorbjarnarsoni

C. niloticus

C. siamensis

C. palustris

C. porosus

C. johnsoni

C. mindorensis

C. novaeguineae

C. raninus

C. acutus

C. intermedius

C. rhombifer

C. moreletii

Note modifica

  1. ^ a b Jorge Gatesy, Amato, G., Norell, M., DeSalle, R. e Hayashi, C., Combined support for wholesale taxic atavism in gavialine crocodylians (PDF), in Systematic Biology, vol. 52, n. 3, 2003, pp. 403-422, DOI:10.1080/1063515035019703. URL consultato il 20 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2019).
  2. ^ Mitchell J. Eaton, Andrew Martin, John Thorbjarnarson e George Amato, Species-level diversification of African dwarf crocodiles (Genus Osteolaemus): A geographic and phylogenetic perspective, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 50, n. 3, March 2009, pp. 496-506, DOI:10.1016/j.ympev.2008.11.009, PMID 19056500.
  3. ^ (EN) MATTHEW H. SHIRLEY, AMANDA N. CARR, JENNIFER H. NESTLER, KENT A. VLIET e CHRISTOPHER A. BROCHU, Systematic revision of the living African Slender-snouted Crocodiles ( Mecistops Gray, 1844), in Zootaxa, vol. 4504, n. 2, 24 ottobre 2018, ISSN 1175-5334 (WC · ACNP).
  4. ^ C. A. Brochu e G. W. Storrs, A giant crocodile from the Plio-Pleistocene of Kenya, the phylogenetic relationships of Neogene African crocodylines, and the antiquity of Crocodylus in Africa, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 32, n. 3, 2012, p. 587, DOI:10.1080/02724634.2012.652324.

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