Cerimonia di apertura dei Giochi olimpici

La cerimonia di apertura dei Giochi olimpici è il momento in cui vengono ufficialmente dichiarati aperti i giochi olimpici. La cerimonia di apertura, così come quella di chiusura, segue un rigido protocollo codificato nella Carta Olimpica, l'insieme di norme che codifica il funzionamento del Comitato Olimpico Internazionale e la celebrazione dei Giochi olimpici.

Cerimonia di apertura dei primi giochi olimpici moderni Atene 1896.
I fuochi d'artificio durante l'apertura dei giochi di Sydney 2000.

Al comitato organizzatore di ogni paese spetta la redazione del programma della cerimonia di apertura che deve essere preventivamente sottoposto e approvato dal CIO.

Fasi della cerimonia

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Tutte le parti previste dal protocollo nonché i nomi delle Nazioni che stanno per sfilare sono annunciate prima in francese, poi in inglese e infine nella lingua del Paese ospitante (qualora questa sia diversa dalle prime due), e si alternano a momenti di spettacolo.

Ingresso delle autorità e innalzamento della bandiera

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Dopo un breve momento artistico, anticipato dal countdown per l’inizio della cerimonia, fanno ingresso nello stadio il presidente del CIO e il Capo di Stato del Paese ospitante (o un suo delegato), che prendono posto nella tribuna autorità. Successivamente viene innalzata la bandiera del Paese mentre viene suonato il relativo inno nazionale.

La sfilata dei partecipanti

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Dopo un altro momento artistico ha luogo la sfilata dei Paesi partecipanti ai Giochi e degli atleti in gara nelle varie discipline.

Le delegazioni nazionali si susseguono in rigoroso ordine alfabetico, facendo riferimento al nome dello Stato nella lingua nazionale; fanno eccezione la Grecia, che tradizionalmente è il primo Stato a sfilare perché è la patria della città in cui sono nate le Olimpiadi, e la squadra del paese ospitante, che sfila per ultima. Alle Olimpiadi di Atene 2004 il portabandiera greco Pyrros Dīmas entrò per primo e la sfilata fu conclusa dal resto della squadra. Dal 2020, la nazione che ospiterà l'edizione successiva delle Olimpiadi è la penultima a sfilare.

La dichiarazione di apertura

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Dopo i discorsi del presidente del comitato organizzatore e del presidente del CIO, la dichiarazione ufficiale di apertura dei giochi viene effettuata da parte del capo di Stato del paese ospitante seguendo una propria formula codificata che nel caso dei giochi estivi recita:

(EN)

«I declare open the Games of ... (nome della città ospitante) celebrating the ... (numero dell'edizione dei giochi)... Olympiad of the modern era.»

(IT)

«Dichiaro aperti i Giochi di ... (nome della città ospitante) celebranti la ... (numero dell'edizione dei giochi) Olimpiade dell'era moderna.»

Nel caso dei giochi invernali la formula è invece la seguente:

(EN)

«I declare open the ... (numero dell'edizione dei giochi invernali) Olympic Winter Games of ... (nome della città ospitante)»

(IT)

«Dichiaro aperti i ... (numero dell'edizione dei giochi) Giochi Olimpici invernali di ... (nome della città ospitante)»

L'arrivo della torcia olimpica o fiaccola e l'accensione della fiamma

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Dell'arrivo della fiamma olimpica all'interno dello stadio principale dei giochi olimpici è responsabile il comitato organizzatore.

La fiamma apparve per la prima volta nei giochi invernali di Garmisch-Partenkirchen 1936, mentre la staffetta dei tedofori è stata introdotta nel 1952. Il legame della fiamma con Olympia è ancora più recente, infatti le prime torce olimpiche furono accese in Norvegia a casa dell'inventore dello sci moderno Sondre Norheim, mentre nel 1956 fu accesa a Roma. Rilevante e simbolica è invece la scelta dell'ultimo tedoforo, cioè di colui che accende la fiamma olimpica, il cui nome è tenuto segreto fino all’ultimo.

Edizione dei giochi estiviAccensione della fiamma olimpica
Berlino 1936Fritz Schilgen (atletica leggera)
Londra 1948John Mark (atletica leggera)
Helsinki 1952Paavo Nurmi (atletica leggera)
Melbourne 1956Ron Clarke (atletica leggera)
Roma 1960Giancarlo Peris (atletica leggera)
Tokyo 1964Yoshinori Sakaï (scolara)
Città del Messico 1968Enriqueta Basilio (atletica leggera)
Monaco 1972Günter Zahn (atletica leggera)
Montreal 1976Sandra Henderson e Stéphane Préfontaine (atletica leggera)
Mosca 1980Sergej Belov (pallacanestro)
Los Angeles 1984Rafer Johnson (atletica leggera)
Seoul 1988Chung Sun-Man, Kim Won-Tak, Sohn Mi-Chung
Barcellona 1992Antonio Rebollo (tiro con l'arco)
Atlanta 1996Muhammad Ali (pugilato)
Sydney 2000Cathy Freeman (atletica leggera)
Atene 2004Nikolaos Kaklamanakīs (vela)
Pechino 2008Li Ning (ginnastica)
Londra 2012Callum Airlie, Jordan Duckitt, Desiree Henry, Katie Kirk, Cameron McRitchie, Aidan Reynolds ed Adelle Tracey
Rio De Janeiro 2016Vanderlei de Lima (atletica leggera)
Tokyo 2020Naomi Ōsaka (tennis)

La simbolica liberazione di alcuni colombi

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L'introduzione ufficiale nel protocollo della cerimonia di apertura della liberazione di alcuni colombi, simbolo di pace, risale alle Olimpiadi di Anversa 1920 e da allora è sempre avvenuta. Fino al 1988 i colombi venivano fatti librare in volo prima dell'accensione della fiamma olimpica, ma il decesso di alcuni volatili incautamente posatisi sul braciere olimpico durante la cerimonia di apertura dei giochi di Seul ha fatto propendere per uno spostamento di questo punto del protocollo.

Il giuramento olimpico da parte di un atleta e da parte di un giudice di gara

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Pronunciato per la prima volta nel 1920 da un atleta belga, Victor Boin (nuotatore, pallanuotista e schermidore), il giuramento è molto simile a quello pronunciato dagli atleti dei giochi olimpici antichi. Il giuramento però viene pronunciato sulla bandiera olimpica e non più sulle interiora di animali sacrificati.

Il giuramento da parte di un giudice di gara è stato introdotto nel 1972, mentre nelle Olimpiadi di Rio 2016 è stato introdotto quello dell’allenatore.

A partire dalle Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018, invece, si tiene un solo giuramento.

Un atleta, un giudice ed un allenatore leggono le seguenti righe, una a testa rispettivamente:

«A nome di tutti gli atleti,

A nome di tutti i giudici,

A nome di tutti gli allenatori e gli altri membri dell'entourage degli atleti»

A quel punto l'atleta completa il giuramento con la seguente formula.

«Promettiamo di prendere parte a questi Giochi Olimpici rispettando le regole e nello spirito del fair play. Ci impegniamo a praticare lo sport senza doping e imbrogli, per la gloria dello sport, per l'onore delle nostre squadre ed in rispetto dei Principi Fondamentali dell'Olimpismo.»

Il programma artistico

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L'inno nazionale del paese ospitante è seguito dal programma artistico, solitamente tenuto segreto fino all'ultimo, e nel quale il comitato organizzatore cerca di mescolare elementi di protocollo, riferimenti culturali e spettacolarità per festeggiare l'inizio dell'evento sportivo.


Impianti della Cerimonia di apertura dei Giochi olimpici

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Giochi olimpici estivi

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EdizioneImpiantoCittàCapacità
Atene 1896Stadio PanathinaikoAtene80 000
Parigi 1900Velodromo di VincennesParigi50 000
St. Louis 1904Francis FieldSaint Louis19 000
Londra 1908White City StadiumLondra68 000
Stoccolma 1912OlympiastadionStoccolma20 000
Anversa 1920Stadio olimpicoAnversa12 771
Parigi 1924Stadio olimpico Yves du ManoirParigi45 000
Amsterdam 1928Olympisch StadionAmsterdam31 600
Los Angeles 1932Los Angeles Memorial ColiseumLos Angeles101 574
Berlino 1936OlympiastadionBerlino110 000
Londra 1948Wembley StadiumLondra82 000
Helsinki 1952OlympiastadionHelsinki70 000
Melbourne 1956Melbourne Cricket GroundMelbourne115 000
Roma 1960Stadio OlimpicoRoma90 000
Tokyo 1964Stadio OlimpicoTokyo71 556
Città del Messico 1968Estadio Olímpico UniversitarioCittà del Messico83 700
Monaco 1972OlympiastadionMonaco di Baviera80 000
Montreal 1976Stadio OlimpicoMontréal103 000
Mosca 1980Stadio LužnikiMosca103 000
Los Angeles 1984Los Angeles Memorial ColiseumLos Angeles92 516
Seul 1988Stadio OlimpicoSeul100 000
Barcellona 1992Stadio olimpico Lluís CompanysBarcellona60 000
Atlanta 1996Centennial Olympic StadiumAtlanta85 000
Sydney 2000Stadium AustraliaSydney114 714
Atene 2004Stadio olimpico Spyros LouīsAtene72 000
Pechino 2008Stadio nazionale di PechinoPechino91 000
Londra 2012Olympic StadiumLondra80 000
Rio De Janeiro 2016MaracanàRio de Janeiro78 838
Tokyo 2020Stadio nazionaleTokyo68 000

Giochi olimpici invernali

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EdizioneImpiantoCittàCapacità
Chamonix 1924Stadio olimpico di ChamonixChamonix-Mont-Blanc45.000
St. Moritz 1928Sankt Moritz Olympic Ice RinkSankt Moritz4.000
Lake Placid 1932Lake Placid Speedskating OvalLake Placid7.500
Garmisch-Partenkirchen 1936Große OlympiaschanzeGarmisch-Partenkirchen4.000
St. Moritz 1948Sankt Moritz Olympic Ice RinkSankt Moritz4.000
Oslo 1952Bislett StadionOslo20.000
Cortina d'Ampezzo 1956Stadio Olimpico del GhiaccioCortina d'Ampezzo12.000
Squaw Valley 1960Blyth ArenaSquaw Valley8.500
Innsbruck 1964BergiselInnsbruck26.000
Grenoble 1968Stadio OlimpicoGrenoble60.000
Sapporo 1972Makomanai Open StadiumSapporo30.000
Innsbruck 1976BergiselInnsbruck26.000
Lake Placid 1980Lake Placid Equestrian StadiumLake Placid30.000
Sarajevo 1984Stadio olimpico KoševoSarajevo50.000
Calgary 1988McMahon StadiumCalgary60.000
Albertville 1992Théâtre des CérémoniesAlbertville35.000
Lillehammer 1994LysgårdsbakkenLillehammer35.000
Nagano 1998Stadio OlimpiocNagano50.000
Salt Lake City 2002Rice-Eccles StadiumSalt Lake City45.017
Torino 2006Stadio OlimpicoTorino35.000
Vancouver 2010BC PlaceVancouver59.841
Soči 2014Stadio Olimpico FištSoči40.000
Pyeongchang 2018Stadio OlimpicoDaegwallyeong35.000
Pechino 2022Stadio nazionalePechino80.000

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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