Come Diagnosticare la Disposofobia

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Hai alcuni amici o parenti che accumulano disordinatamente tantissimi oggetti in casa? Magari ti stai chiedendo se soffrono di un problema di tipo compulsivo. Si tratta in effetti di un preciso disturbo mentale, chiamato disposofobia, che è contemplato anche dalla quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5). Chi ne è affetto manifesta molti tratti e comportamenti caratteristici che è possibile monitorare e valutare grazie ai criteri del DSM-5, ottenendo così una diagnosi informale.

Parte 1
Parte 1 di 3:

Monitorare i Segni Caratteristici

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  1. How.com.vn Italiano: Step 1 Osserva la presenza di parecchio disordine nell'abitazione.
    La caratteristica principale degli accaparratori compulsivi è la difficoltà di sbarazzarsi o di separarsi dagli oggetti; tendono quindi ad accumularli, cosa che rende spesso la casa invivibile. Tali oggetti possono essere qualsiasi cosa: giornali, abiti, volantini, giocattoli, libri, spazzatura o persino i tovaglioli dei ristoranti.[1]
    • Gli individui che ne soffrono possono riporre gli oggetti ovunque, dai ripiani della cucina fino ai tavoli e sui lavandini, dai fornelli alle scale e perfino sui letti. Di conseguenza, alcune stanze o zone della casa non sono più abitabili — non è possibile preparare il cibo in cucina, ad esempio.
    • Una volta esaurito lo spazio dentro casa, possono accumulare le cose in garage, nell'auto o in cortile.
  2. How.com.vn Italiano: Step 2 Nota le condizioni igieniche precarie.
    Quando c'è così tanto materiale, è difficile che questa persona sia in grado di mantenere pulita l'abitazione; tuttavia, la situazione tende anche a peggiorare, poiché continua ad accumulare oggetti senza buttarne via alcuno, creando un ambiente malsano. Si tratta di un'altra dimostrazione che c'è qualcosa che non va.[2]
    • Chi è affetto da questo disturbo potrebbe lasciare che cibo e spazzatura si accumulino, facendoli marcire e non curarsi del fetore che impregna la casa; gli alimenti conservati nel frigorifero potrebbero essere inoltre scaduti o deperiti perché il proprietario non vuole gettarli via.
    • Alcuni pazienti possono perfino raccogliere consapevolmente la spazzatura o altri oggetti insalubri; possono lasciare che i quotidiani, le riviste e la posta inutili formino pile sul pavimento.
  3. How.com.vn Italiano: Step 3 Osserva la mancanza di organizzazione.
    Si tratta di una caratteristica comune nelle persone affette da disposofobia. I collezionisti possono possedere un grande numero di oggetti, ma, a differenza degli accaparratori, li mantengono ordinati e organizzati senza che questi impediscano la normale fruizione degli ambienti.[3] Mentre i collezionisti cercano in genere un solo tipo di oggetti, come le monete o i francobolli, e li catalogano in maniera scrupolosa, le persone che soffrono di accaparramento compulsivo raccolgono qualunque cosa – spesso senza alcuna utilità – e non sanno organizzarla. Si tratta di un problema che interferisce con la capacità di raggruppare gli oggetti simili fra loro.[4]
    • Ad esempio, un accaparratore compulsivo potrebbe avere grosse difficoltà a radunare dei filati per colore o a organizzarli in un unico insieme; la sua tendenza è quella di creare un singolo gruppo per ogni elemento: filo di colore uovo di pettirosso, celeste, ciano, blu scuro e così via, dato che ogni oggetto è considerato unico.
  4. How.com.vn Italiano: Step 4 Controlla il numero di animali.
    Solitamente, queste persone tendono ad avere molti animali domestici; hanno bisogno di "collezionare" e prendersi cura di altre creature, spesso cani e gatti, ma alla fine ne vengono sopraffatti. Sebbene abbiano in genere solo buone intenzioni, il risultato è un gruppo di animali trascurati o maltrattati.[5]
    • I pazienti affetti da disposofobia possiedono decine di animali che vivono in una sola casa; sono spesso preoccupati di trovare nuovi animali, frequentando rifugi, vicoli alla ricerca di randagi e consultando siti per le adozioni.
    • Oltre al numero delle creature, anche il loro stato di salute è un buon indizio della patologia mentale. La persona non è in grado di prendersene cura come si deve e gli animali sono spesso malnutriti o soffrono di un grave stress; in certi casi, arrivano anche a morire e non è possibile ritrovarli tra la mole di oggetti in disordine.
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Parte 2
Parte 2 di 3:

Osservare il Comportamento Psicologico

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  1. How.com.vn Italiano: Step 1 Verifica se la persona è troppo legata agli oggetti.
    L'accaparratore non si limita ad accumulare passivamente i beni con il passare del tempo, ma fa uno sforzo cosciente per conservarli. Può addurre molte motivazioni per il suo comportamento, ad esempio potrebbe affermare che non vuole sprecare i beni, che questi hanno un valore sentimentale o che gli oggetti possono tornare utili prima o poi; tutto questo contribuisce a un eccessivo attaccamento alle cose.[6][7]
    • Gli individui affetti da disposofobia possono provare un po' di disagio concedendo a qualcuno di toccare o prendere in prestito i propri beni; soffrono anche di una grave ansia all'idea di gettarli, correlata alla loro percezione di doverli conservare.
    • Circa l'80-90% dei pazienti è anche "collezionista"; questo significa che non solo conserva gli oggetti, ma li accumula attivamente anche se non ne ha bisogno o non ha spazio in cui riporli.
  2. How.com.vn Italiano: Step 2 Osserva il disagio all'idea di separarsi dai beni.
    Psicologicamente, gli oggetti accumulati formano una sorta di "guscio protettivo" per il disposofobico, che non riconosce il suo comportamento come un problema, nonostante tutte le prove indichino il contrario. Il paziente vive in uno stato di negazione; il solo pensiero di buttare via gli oggetti è fonte di grave stress.[8]
    • Alcuni entrano in uno stato di panico anche solo quando un oggetto viene spostato e non buttato. Possono interpretare la pressione esterna a pulire come una violazione personale e ripristinano rapidamente le condizioni iniziali, nel giro di qualche mese.
    • Un individuo "non accaparratore" vede gli oggetti come robaccia da buttare, le stanze come spazi da vivere, i letti come mobili in cui dormire e la cucina come un ambiente in cui cucinare i pasti; per un disposofobico la casa è solo un deposito e non un'abitazione.
  3. How.com.vn Italiano: Step 3 Nota le correlazioni con altri disturbi.
    L'accaparramento compulsivo non si manifesta sempre da solo; spesso, si sviluppa insieme ad altri problemi mentali o comportamentali. Osserva questi schemi ripetitivi nelle persone che temi soffrano di disposofobia.[9]
    • Il disturbo potrebbe essere accompagnato da quello ossessivo compulsivo, da quello ossessivo-compulsivo della personalità, dal deficit di attenzione e iperattività o dalla depressione.[10]
    • Il paziente potrebbe anche mostrare problemi alimentari, la sindrome di Prader-Willi, demenza o picacismo (la tendenza a mangiare alimenti non commestibili, come la polvere o i capelli).[11]
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Parte 3
Parte 3 di 3:

Sottoporsi ai Test e Ottenere una Diagnosi

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  1. How.com.vn Italiano: Step 1 Richiedi una valutazione psicologica.
    Lo psichiatra deve eseguire un esame completo della persona per poter diagnosticare l'accaparramento compulsivo. Pone delle domande al paziente in merito alle sue abitudini di accumulo, smaltimento degli oggetti e al suo benessere mentale; aspettati queste domande correlate ai comportamenti tipici della disposofobia.[12]
    • Il medico potrebbe chiedere alla persona maggiori informazioni riguardanti il suo stato psicologico per capire se manifesta sintomi di altri disturbi, come la depressione.
    • Dopo aver ottenuto il consenso della persona, potrebbe anche rivolgere alcune domande alla famiglia o agli amici, per avere un quadro completo della situazione.
  2. How.com.vn Italiano: Step 2 Fai una valutazione...
    Fai una valutazione in base ai criteri del DSM-5. Si tratta di un manuale in cui vengono elencati i disturbi mentali, tra cui l'accaparramento compulsivo che viene definito in base a sei criteri specifici. Puoi capire se una persona soffre di questo problema mentale grazie a tali parametri. Se tutte o buona parte delle caratteristiche vengono soddisfatte, hai probabilmente a che fare con un individuo affetto da disposofobia.[13][14] I primi quattro principi sono correlati al comportamento:
    • Le persone affette da disposofobia mostrano persistenti difficoltà a sbarazzarsi degli oggetti, a prescindere dal valore reale;
    • La loro difficoltà è dovuta alla percezione del bisogno di tali oggetti e all'ansia che provano quando cercano di gettarli via;
    • Il risultato di tutto ciò è l'accumulo di grandi quantità di oggetti che "congestionano" e occupano tutto lo spazio vitale dell'abitazione del paziente;
    • La disposofobia genera grave disagio e difficoltà sociali, lavorative o in altri aspetti della vita quotidiana, come mantenere sicura la propria abitazione.
  3. How.com.vn Italiano: Step 3 Accertati che questi comportamenti non siano scatenati da un altro problema.
    Gli ultimi due criteri del DSM-5 stabiliscono che, per poter affermare che si tratti di accaparramento compulsivo, le azioni del paziente non devono essere causate da altre patologie né essere dei sintomi che rientrano meglio nel quadro di un altro disturbo mentale. Tra queste eziologie alternative rientrano le lesioni cerebrali, la sindrome di Prader-Willi o il disturbo ossessivo-compulsivo.[15][16]
    • La disposofobia può manifestarsi in individui con malattie neurodegenerative, problemi di funzionalità cerebrale, come la demenza o le lesioni al cervello; i medici devono assicurarsi che non ci siano queste patologie alla base del comportamento anomalo.
    • La sindrome di Prader-Willi è di natura genetica e porta a una leggera disabilità cognitiva. Il paziente può manifestare anche dei comportamenti ossessivi, come l'accaparramento di cibo e oggetti.
    • I dottori dovrebbero inoltre accertarsi che l'accumulo non sia dovuto alla mancanza di energie, a sua volta indotta dalla depressione; la disposofobia è un comportamento attivo, non passivo.
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Informazioni su questo How.com.vn

How.com.vn Italiano: Trudi Griffin, LPC, MS
Co-redatto da:
Counselor Professionale Registrata
Questo articolo è stato co-redatto da Trudi Griffin, LPC, MS. Trudi Griffin lavora come Counselor Professionale Registrata nel Wisconsin. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Counseling Psicologico Clinico alla Marquette University nel 2011. Questo articolo è stato visualizzato 7 241 volte
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