Come Diagnosticare il Malassorbimento

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Riconoscere i Sintomi del Malassorbimento

Ottenere una Diagnosi e Ricevere le Giuste Cure

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Molte malattie (o le loro conseguenze) possono causare un malassorbimento, ovvero una condizione in cui un'infiammazione, un disturbo o una lesione impediscono all'intestino tenue di assorbire una quantità sufficiente di nutrienti dagli alimenti. Le patologie che possono indurre il malassorbimento sono molteplici e differenti, tra cui per esempio il cancro, la celiachia e il morbo di Crohn. Riuscire a identificarne i sintomi consente di trovare la cura appropriata, aumenta le probabilità di guarigione e previene che la malattia si ripresenti.

Passaggi

Parte 1

Parte 1 di 2:

Riconoscere i Sintomi del Malassorbimento

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   Impara a conoscere quali sono i principali fattori di rischio. Chiunque può essere affetto dal malassorbimento, ma ci sono alcuni fattori che vengono frequentemente associati al rischio di sviluppare questa malattia. Conoscere le possibili cause della patologia può aiutarti a diagnosticarla precocemente, così che tu possa curarla in modo efficace.

   • Se il tuo corpo non produce alcuni specifici enzimi digestivi, allora sei a rischio di sviluppare una forma di malassorbimento.
   • Disturbi e difetti – congeniti o non – che affliggono il tratto intestinale, il pancreas, la cistifellea e il fegato possono aumentare il rischio di sviluppare una qualche forma di malassorbimento.
   • Infiammazioni, infezioni o lesioni del tratto intestinale possono incrementare il rischio di sviluppare una forma di malassorbimento. La rimozione chirurgica di una porzione di intestino è un'ulteriore causa di questa patologia.
   • Le terapie che utilizzano le radiazioni possono esporti al rischio di sviluppare una forma di malassorbimento.
   • Alcune patologie o disturbi, tra cui HIV, cancro, malattie epatiche croniche, morbo di Crohn e celiachia, possono incrementare il rischio di sviluppare una forma di malassorbimento.
   • L'assunzione di certi farmaci e antibiotici, tra cui la colestiramina, i lassativi e le tetracicline, possono aumentare il rischio di sviluppare una forma di malassorbimento.
   • Se di recente ti sei recato nel Sud-est asiatico, ai Caraibi, in India o in altri Paesi in cui la popolazione è comunemente affetta da disturbi legati ai parassiti intestinali, potresti essere stato infettato da un parassita che causa il malassorbimento.
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   Identifica i potenziali sintomi. I disturbi causati dallo scarso assorbimento di nutrienti nell'intestino possono essere numerosi e molto diversi tra loro. In base ai nutrienti che il corpo non è in grado di assimilare, i sintomi possono essere lievi, medi o anche gravi. Riuscire a identificarli prontamente ti consentirà di ricevere le cure necessarie nel minor tempo possibile.

   • I disturbi gastrointestinali, inclusi la diarrea cronica, il gonfiore, i crampi e la flatulenza, sono i sintomi più comuni del malassorbimento. Oltre a ciò, un'assimilazione insufficiente di nutrienti potrebbe causare una quantità eccessiva di grasso nelle feci, condizione che può alterarne il colore e renderle più voluminose.
   • Le variazioni di peso (in special modo una perdita di peso) sono un sintomo comune del malassorbimento.
   • Affaticamento e debolezza possono derivare dal malassorbimento.
   • L'anemia o l'eccessiva perdita di sangue sono anch'esse sintomi del malassorbimento. L'anemia può dipendere da una carenza di vitamina B12, folati o ferro. Un'insufficienza di vitamina K può causare un sanguinamento eccessivo.
   • Un assorbimento inadeguato di vitamina A può essere la causa responsabile di dermatiti ed episodi di cecità notturna.
   • Episodi di aritmia cardiaca o di battito cardiaco irregolare possono derivare da livelli insufficienti di potassio e di altri elettroliti.
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   Osserva le tue funzioni corporee. Se sospetti di essere affetto da una qualche forma di malassorbimento, osserva da vicino le attività del tuo corpo. Oltre ad avere maggiori probabilità di riuscire a evidenziare eventuali sintomi, potresti essere in grado di diagnosticare precocemente la malattia, avendo la possibilità di ricevere immediatamente le cure appropriate.

   • Quando hai un movimento intestinale, presta attenzione all'odore, al colore e alla forma delle feci per accorgerti se sono particolarmente chiare, morbide, voluminose o maleodoranti. Generalmente, questo genere di feci sarà difficile da mandare giù nel gabinetto o tenderà ad aderire alle pareti del water.
   • Nota eventuali gonfiori dell'addome o la presenza di flatulenza in seguito all'ingestione di certi cibi.
   • Potresti presentare un edema, ovvero un gonfiore localizzato nelle gambe, nelle caviglie o nei piedi, dovuto a un accumulo di liquidi nell'organismo.
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   Nota se ti senti debole. Il malassorbimento può impedire al corpo di crescere e mantenersi in salute. Una debolezza della struttura fisica, caratterizzata per esempio da ossa fragili o muscoli debilitati, può essere la diretta conseguenza di un assorbimento insufficiente di nutrienti. Presta attenzione agli eventuali cambiamenti della tua struttura ossea, muscolare o dei capelli, per riuscire a diagnosticare e curare per tempo il malassorbimento.

   • I capelli potrebbero diventare eccessivamente secchi, inoltre potresti perderli in quantità superiori al normale.
   • Potresti accorgerti che non stai crescendo o che i tuoi muscoli non si stanno sviluppando. In alcuni casi la massa muscolare potrebbe addirittura ridursi.
   • Dolori ai muscoli o alle ossa, e perfino la presenza di neuropatie, possono indicare che sei affetto da una qualche forma di malassorbimento.
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Parte 2

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Ottenere una Diagnosi e Ricevere le Giuste Cure

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   Rivolgiti al tuo medico. Se ti sei accorto di essere affetto da uno di questi potenziali sintomi del malassorbimento e/o presenti alcuni di quei fattori che vengono frequentemente associati a questo disturbo, vai dal medico il prima possibile. Una diagnosi precoce aumenta le probabilità di guarigione.

   • Il medico potrebbe essere in grado di diagnosticare il malassorbimento basandosi sui dettagli della tua cartella clinica.
   • Potrebbe inoltre suggerirti di sottoporti a diversi esami per riuscire a formulare una diagnosi ancora più precisa.
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   Descrivi i tuoi sintomi al medico. È importante che tu riesca ad accorgerti degli eventuali sintomi della malattia, prendendone inoltre regolarmente nota per essere in grado di descriverli minuziosamente al dottore. I tuoi appunti ti aiuteranno a spiegare ogni indizio della malattia con precisione, aiutandoti inoltre a non dimenticare nulla di importante. Il medico vorrà che tu gli descriva ogni tua sensazione nei minimi particolari.

   • Esponigli i tuoi sintomi e gli effetti che ne derivano. Per esempio, se sei affetto da gonfiore o crampi addominali, usa dei termini il più possibile descrittivi che lo aiutino a capire se li percepisci in modo lieve, medio o forte. Generalmente, la maggior parte dei sintomi fisici può essere spiegata allo stesso modo.
   • Specifica da quanto tempo persiste ogni sintomo. Tanto più sarai preciso nel definire le date, tanto più facile sarà per il medico riuscire a scoprire quali sono le cause dei tuoi sintomi.
   • Nota con che frequenza si presentano i sintomi. Questa informazione può essere altrettanto importante per aiutare il medico a definirne le cause. Per esempio, potresti dirgli che soffri di flatulenza "ogni giorno" e che le tue feci sono "sempre" voluminose o che solo "di tanto in tanto" avverti un edema alle caviglie.
   • Se hai apportato dei cambiamenti alla tua vita quotidiana, che per esempio potrebbero aver causato un maggior accumulo di stress, è importante comunicarli al medico.
   • Fornisci anche un elenco dei farmaci che assumi abitualmente. In alcuni casi potrebbero aggravare la patologia.
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   Fai gli esami richiesti per consentire al medico di formulare una diagnosi. Dopo averti visitato e ascoltato, se ha il sospetto che tu soffra di una qualche forma di malassorbimento, il medico potrebbe suggerirti di fare degli esami clinici approfonditi che gli consentano di formulare una diagnosi più precisa, escludendo al contempo altre eventuali cause. Queste analisi potrebbero confermare la diagnosi di malassorbimento.
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   Fornisci un campione di feci. Molto probabilmente, tra gli esami prescritti dal medico, ce ne sarà l'analisi di un campione fecale, che potrebbe consentire di confermare la diagnosi di malassorbimento e di identificare la cura più adatta alle tue condizioni.

   • Il campione fecale verrà analizzato per ricercare un eventuale eccesso di grassi. Uno degli effetti principali del malassorbimento è infatti la scarsa capacità dell'intestino di assorbire i grassi. Il medico potrebbe suggerirti di assumere una quantità di cibi grassi superiore al normale per circa 1-3 giorni, periodo in cui ti verrà chiesto di fornire il campione fecale.
   • L'analisi del campione di feci potrebbe essere inoltre rivolta a evidenziare l'eventuale presenza di batteri o parassiti.
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   Fai le analisi del sangue e delle urine. Se il medico sospetta che il tuo intestino tenue non sia in grado di assimilare correttamente i nutrienti contenuti negli alimenti, potrebbe consigliarti di fornire un campione di urine per farlo analizzare. Allo stesso modo potrebbe consigliarti di farti esaminare il sangue. Queste analisi sono in grado di evidenziare specifiche carenze nutrizionali, tra cui diversi tipi di anemia, un basso livello di proteine, carenze di vitamine e di minerali.

   • Probabilmente il medico vorrà verificare i valori e i livelli relativi a: viscosità plasmatica, vitamina B12, acido folico (per la produzione dei globuli rossi), ferro, fattori di coagulazione del sangue, calcio, anticorpi e magnesio sierico.
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   Avvaliti degli esami di diagnostica per immagini. Il medico potrebbe voler esaminare l'entità dei danni causati dal malassorbimento. Potrebbe quindi prescriverti di fare un'ecografia, una radiografia o una TAC per vedere il tuo intestino più da vicino.

   • L'esame radiografico e la TAC consentono di fotografare l'interno dell'addome, semplificando la formulazione della diagnosi da parte del medico. In aggiunta permettono di evidenziare con precisione qual è l'area affetta dalla patologia (talvolta le aree potrebbero essere molteplici). Come diretta conseguenza ci saranno maggiori probabilità di individuare la cura più adatta alle tue condizioni.
   • Se il medico dovesse prescriverti un esame radiografico, dovrai rimanere seduto immobile mentre un tecnico specializzato acquisirà diverse immagini del tuo intestino tenue. Questo esame consente di visualizzare con maggiore precisione eventuali danni in questa sezione dell'intestino.
   • Il medico potrebbe prescriverti anche una TAC, esame diagnostico in cui dovrai stare completamente immobile per qualche minuto rimanendo sdraiato su un lettino all'interno di un grosso tubo radiogeno. Anche in questo caso, il medico riuscirà a riconoscere l'entità dei danni nel tuo intestino, avendo la possibilità di formulare la cura più adatta alle tue condizioni.
   • L'ecografia addominale può servire a diagnosticare eventuali disturbi relativi a: cistifellea, fegato, pancreas, pareti intestinali o linfonodi.
   • In alcuni casi, perché l'esame radiologico consenta ai medici di visualizzare con precisione le eventuali anomalie dell'intestino, potrebbe essere necessario assumere una soluzione di solfato di bario (un mezzo di contrasto in grado di produrre immagini più chiare).
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   Informati in merito al test del respiro all'idrogeno. Potrebbe essere il tuo stesso medico a suggerirtelo. Questo esame serve a diagnosticare la cattiva digestione degli zuccheri, ad esempio del lattosio, il zucchero del latte (in questo caso verrà diagnosticata un'intolleranza al lattosio). I risultati consentiranno al medico di formulare una cura appropriata alle tue condizioni.

   • Durante l'esame, non dovrai fare altro che respirare all'interno di una sacca sterile munita di beccuccio.
   • In seguito ti verranno fornite le istruzioni necessarie per assumere una soluzione che contiene lattosio, glucosio o un altro zucchero.
   • A intervalli di 30 minuti, verranno raccolti nuovi campioni del tuo respiro per testare i valori di idrogeno e di batteri. Livelli anormali o eccessivi indicano un'irregolarità nel processo digestivo.
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   Sottoponiti a una biopsia, perché venga raccolto un campione di cellule. Gli esami meno invasivi descritti finora potrebbero indicare che c'è un potenziale problema di malassorbimento da parte delle pareti intestinali, di conseguenza il medico potrebbe decidere che è necessario eseguire una biopsia per prelevare un campione di tessuto. Le cellule prelevate verranno analizzate in laboratorio.

   • Generalmente, il campione di cellule verrà prelevato durante un'endoscopia o una colonscopia.
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   Cura il malassorbimento. Dopo aver formulato una diagnosi, il medico potrebbe prescriverti una cura. I farmaci e i trattamenti necessari variano in base alla gravità delle tue condizioni. Le opzioni sono numerose: dalla semplice assunzione di integratori vitaminici fino al ricovero ospedaliero per i casi più gravi.

   • Devi sapere che, anche nei casi di diagnosi precoce, potrebbe volerci diverso tempo per giungere a una completa guarigione.
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    Sopperisci alla carenza di nutrienti. Non appena il medico avrà diagnosticato quali sono i nutrienti che il tuo intestino non è più in grado di assimilare, potrebbe decidere di prescriverti degli specifici integratori di nutrienti, fluidi e vitamine allo scopo di sopperire a tale mancanza.

    • In caso di gravità lieve o moderata della malattia, la cura potrebbe consistere nell'assunzione di integratori orali o nella somministrazione di nutrienti direttamente per via endovenosa.
    • Il medico potrebbe inoltre suggerirti di seguire una dieta ricca di nutrienti. Il tuo nuovo regime dietetico sarà volto ad assumere maggiori quantità di quei nutrienti di cui sei attualmente carente.
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    Collabora con il medico per curare la patologia che è la causa del malassorbimento. Spesso, eliminando i fattori che causano il mancato assorbimento di nutrienti, le pareti intestinali possono tornare a funzionare efficacemente. L'esatta cura indicata per la tua guarigione dipende dal tipo di patologia che causa il malassorbimento intestinale: insieme al medico potrai determinare quale sia il trattamento più indicato per le tue particolari condizioni.

    • Generalmente, infezioni e parassiti possono essere eliminati con i farmaci. Una volta guarito, il tuo intestino dovrebbe tornare ad assimilare efficacemente tutti i nutrienti.
    • Se la causa del malassorbimento è imputabile alla celiachia, dovrai eliminare dalla dieta tutti gli alimenti che contengono il glutine. In maniera simile, se la causa è l'intolleranza al lattosio, dovrai evitare tutti i latticini.
    • In caso di insufficienza pancreatica potresti dover assumere degli appositi enzimi per via orale. Come nei casi di celiachia o di intolleranza al lattosio, si tratterà di un obbligo a lungo termine. Se la diagnosi evidenziasse una carenza di vitamine, avrai la necessità di fare un uso duraturo di integratori vitaminici.
    • In alcuni casi, per esempio se ti venisse diagnosticata la sindrome dell'ansa cieca o un blocco intestinale, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.
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Avvertenze

• Prendi immediatamente un appuntamento con il medico se presenti alcuni sintomi del malassorbimento. Potresti essere in grado di diagnosticarlo da solo, ma non avresti modo di determinare le possibili patologie che lo causano. Per questa ragione sarebbe impossibile riuscire a formulare la giusta cura.

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