Carafa

famiglia nobiliare italiana
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I Carafa[1][2][3] (talvolta riportati anche come Caraffa[7][N 2] o Carfora) sono una nobile e antica famiglia di origine napoletana.

Carafa
hoc fac et vives[1][N 1]
Di rosso a tre fasce d'argento.[1]
Stato Regno di Napoli
Regno delle Due Sicilie
Stato Pontificio
Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Casata di derivazioneCaracciolo[1][2][3]
Titoli
FondatoreGregorio "Carafa" Caracciolo[1][2][3]
Data di fondazioneXII secolo[1][2][3]
Etniaitaliana
Rami cadetti
Stemma papale di Casa Carafa nel Palazzo dei Priori di Assisi

Divisa in numerosi rami, i cui principali e più importanti sono i Carafa della Spina e i Carafa della Stadera, e decorata dei più alti titoli, raggiunse l'apice della sua potenza con l'elezione al soglio pontificio di Gian Pietro Carafa, papa con il nome di Paolo IV.[3]

Origini modifica

Le origini dei Carafa sono incerte e si perdono nella leggenda.

Arco dei Carafa della Spina a Ispani nella frazione di Capitello

Una tradizione sostiene che il capostipite sarebbe stato un nobile pisano dei Sismondi il quale avrebbe salvato la vita all'imperatore Enrico IV frapponendosi tra lui e la lama di un attentatore. Il sovrano, avendolo abbracciato, gli disse: "Cara fe m'è la vostra", da cui il cognome "Carafa"[8]. Passando tre dita sulla corazza insanguinata del fedele gentiluomo, l'imperatore venne a segnarvi tre bianche fasce: da qui lo stemma con tre fasce d'argento in campo rosso[9] della famiglia. Altri raccontano diversamente l'episodio, identificando l'imperatore con Ottone I[10][11] ed il gentiluomo con un cavaliere della casa Caracciolo.

Secondo un'ulteriore versione, la famiglia sarebbe stata di origine polacca o ungherese e stabilitasi in Italia attorno al 1000, tradusse il proprio cognome Korczak in "Carafa"[6]

Altri studi propendono invece per una discendenza dei Carafa dal ramo dei Caracciolo detti "Rossi" (per distinguerli dai "Pisquizi" e dai "Cassano"), i quali furono soprannominati poi "Carafa" poiché, nel XIII secolo, erano concessionari di una tassa sul vino, comunemente detta appunto "campione della carafa"[12][13]. A questo proposito, lo Scandone[14] sostiene che il capostipite fosse Gregorio Caracciolo, il cui figlio Tommaso è chiamato "de Caraffa" in un documento del 1269. Dallo stesso documento si viene a sapere che a Gregorio (già citato nel 1186) appartenevano vari feudi tra Napoli, Acerra e Aversa. A ciò si aggiunge l'epigrafe di Letizia, morta nel 1340 e vedova di Philippi. Caraczoli. dicti Carrafa[15]. Sempre nel XIV secolo, fiorì a Napoli Bartolomeo Caracciolo detto Carafa (1300 circa – 7 dicembre 1362), nobile e diplomatico del Regno di Napoli, autore anche di una sintesi storica, la Breve Informazione e figlio di un padre omonimo[16]. Anch'egli fu seppellito nella chiesa di San Domenico Maggiore di Napoli[16]. Dalla stessa epoca, si ha notizia di un atto, custodito tra le pergamene della Certosa di San Martino di Napoli, nel quale Francesca Filomarino e il marito Nicola Caracciolo vendono a un certo Francesco Barbato, dell'Ordine dei frati minori e a un Bartholomeo Caracciolo Carafa (forse uno dei due già citati), un appezzamento fondiario in Casauria (Casoria), in località Pontone Sancti Martini[17].

Carafa della Spina modifica

Stemma dei Carafa della Spina.
Blasonatura: Di rosso a tre fasce d'argento, con una spina di verde posta in banda ed attraversante il tutto.[4]

Capostipite della famiglia Carafa della Spina fu Andrea, familiare della regina Giovanna I d'Angiò, il quale seguì Carlo III di Durazzo nella guerra d’Ungheria.[4]I rappresentanti del Casato ricoprirono le più alte cariche in campo civile, militare ed ecclesiastico sino ad arrivare al soglio pontificio.[4]Fu ascritta al Patriziato napoletano del Seggio di Nilo e, dopo la soppressione dei sedili (1800), fu iscritta nel Libro d'Oro napoletano.[4]

Numerosi furono i feudi posseduti e furono insigniti di prestigiosi titoli, tra i quali:[4]

Carafa della Stadera modifica

Stemma dei Carafa della Stadera.
Blasonatura: Di rosso a tre fasce d’argento, con una stadera di ferro al naturale al di fuori dello scudo.[1]

Capostipite della famiglia Carafa della Stadera fu Tommaso, figlio di Bartolomeo.[1]Fu ascritta al Patriziato napoletano del Seggio di Nilo e, dopo la soppressione dei sedili (1800) fu iscritta nel Libro d'Oro napoletano.[1]

Numerosi furono i feudi posseduti e furono insigniti di prestigiosi titoli, tra i quali:[1]

Stemma dei Carafa della Stadera, presso il portale del Convento di Santa Maria degli Angeli a Nocera Superiore

Titoli nobiliari modifica

Principi modifica

Duchi modifica

Marchesi modifica

Conti modifica

Baroni modifica

Signori modifica

Principi della famiglia Carafa modifica

Principi della famiglia Carafa della Spina modifica

Principi della Roccella modifica

Nome
(nascita–morte)
In carica
(dal–al)
Matrimonio
&
Discendenza
Altri titoli/onorificenzeAnnotazioniDiritto di successioneN.
Principi della Roccella
IDon Fabrizio I Carafa
(...–1629)
24 marzo 1594Donna Giulia Tagliavia d'Aragona dei Principi di Castelvetrano
10 figli e 2 figlie
III Marchese di Castelvetere, IV Conte di Grotteria; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Patrizio NapoletanoEra appartenente al ramo cadetto dei Carafa dei Signori e Marchesi di Castelvetere, Signori della Roccella e Conti di GrotteriaNessuno, fu il primo Principe
7 settembre 1629
IIDon Girolamo II Carafa
(1583–1652)
7 settembre 1629Diana Vittori
9 figli e 7 figlie
IV Marchese di Castelvetere, V Conte di Grotteria, Conte di Condojanni, Barone di Bianco, Carreri e Pentina; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Patrizio NapoletanoFiglio del precedente, Fabrizio I
22 ottobre 1652
IIIDon Fabrizio II Carafa
(1609–1671)
22 ottobre 1652Donna Agata Branciforte dei Principi di Butera
5 figli e 6 figlie
V Marchese di Castelvetere, VI Conte di Grotteria, Conte di Condojanni, Barone di Bianco, Carreri e Pentina; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Patrizio NapoletanoFiglio del precedente, Girolamo II
24 marzo 1671
IVDon Carlo Maria Carafa
(1651–1695)
24 marzo 1671Donna Isabella d'Avalos d'Aquino d'Aragona dei Principi di Isernia
nessun figlio
VI Marchese di Castelvetere, VII Conte di Grotteria, Conte di Condojanni e Grassugliati; 5º Principe di Butera, Marchese di Militello e Licodia, 9º Conte di Mazzarino, Barone di Bianco, Carretti, Pentina, Dilicello, Lisano, Carrabba, Faino, Turco, Torcotto, Magaluffa, Milione, Delera, Castelluccio e Radali; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Patrizio NapoletanoFiglio del precedente, Fabrizio II
1º giugno 1695
VDonna Giulia Carafa
(1653–1703)
1º giugno 1695Don Federico Carafa dei Duchi di Bruzzano
nessun figlio
VII Marchesa di Castelvetere, VIII Contessa di GrotteriaSorella del precedente, Carlo, e quindi figlia del principe Fabrizio II
4 dicembre 1703
VIDon Vincenzo III Carafa
(1660–1726)
3 luglio 1707Donna Ippolita Cantelmo Stuart dei Principi di Pettorano e Duchi di Popoli
2 figli e 3 figlie
III Duca di Bruzzano, II Marchese di Brancaleone; VIII Marchese di Castelvetere, IX Conte di Grotteria; Signore di Condojanni, Motta, Bruzzano e Siderno; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Patrizio NapoletanoFiglio di Giuseppe, a sua volta figlio di Vincenzo II, a sua volta figlio di Fabrizio I, il 1º principe della Roccella
20 aprile 1726
VIIDon Gennaro I Carafa Cantelmo Stuart
(1715–1767)
20 aprile 1726(1ª) Donna Silvia Ruffo dei Duchi di Bagnara
1 figlio e 1 figlia
(2ª) Principessa Donna Teresa Carafa, VII duchessa di Fondi, XI duchessa di Chiusa e contessa di Policastro
7 figli e 4 figlie
IV Duca di Bruzzano, IX Marchese di Castelvetere, III Marchese di Brancaleone, X Conte di Grotteria, Signore di Condojanni, Motta, Bruzzano e Siderno; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Grande di Spagna di prima classe, Patrizio NapoletanoFiglio del precedente, Vincenzo III
31 ottobre 1767
VIIIDon Vincenzo IV Carafa Cantelmo Stuart
(1739–1814)
31 ottobre 1767Donna Livia Doria del Carretto dei Principi di Avella
3 figli e 5 figlie
V Duca di Bruzzano, X Marchese di Castelvetere, IV Marchese di Brancaleone, XI Conte di Grotteria, Signore di Condojanni, Motta, Bruzzano e Siderno; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Grande di Spagna di prima classe, Patrizio NapoletanoFiglio del precedente, Gennaro I
20 marzo 1814
IXDon Gennaro Maria Carafa Cantelmo Stuart
(1772–1851)
20 marzo 1814Donna Maria Laura Carafa-Cantelmo-Stuart dei Principi della Roccella
2 figli e 1 figlia
VI Duca di Bruzzano, XI Marchese di Castelvetere, V Marchese di Brancaleone, XII Conte di Grotteria; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Grande di Spagna di prima classe, Patrizio NapoletanoFiglio del precedente, Vincenzo IV
10 novembre 1851
XDon Vincenzo V Carafa Cantelmo Stuart
(1802–1879)
10 novembre 1851Donna Lucrezia Pignatelli dei Principi di Monteroduni
3 figli e 3 figlie
VII Duca di Bruzzano, XII Marchese di Castelvetere, VI Marchese di Brancaleone, XIII Conte di Grotteria; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Grande di Spagna di prima classe, Patrizio NapoletanoFiglio del precedente, Gennaro Maria
18 luglio 1879
XIDon Gennaro Carafa Cantelmo Stuart
(1833–1903)
23 dicembre 1900Donna Clotilde de' Medici di Ottajano
nessun figlio
VIII Duca di Bruzzano, XIII Marchese di Castelvetere, VII Marchese di Brancaleone, XIV Conte di Grotteria; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Grande di Spagna di prima classe, Patrizio NapoletanoFiglio del precedente, Vincenzo V
24 luglio 1903
XIIDon Luigi Carafa Cantelmo Stuart
(1837–1913)
24 luglio 1903Donna Maria Giuseppa Pignatelli della Leonessa dei Principi di Monteroduni
3 figli e 3 figlie
IX Duca di Bruzzano, XIV Marchese di Castelvetere, VIII Marchese di Brancaleone, XV Conte di Grotteria; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Grande di Spagna di prima classe, Patrizio NapoletanoFratello del precedente, Gennaro, e quindi figlio del principe Vincenzo V
7 maggio 1913
XIIIDon Vincenzo VI Carafa Cantelmo Stuart
(1870–1918)
7 maggio 1913Donna Maria Assunta Colonna dei Principi di Summonte
3 figli e 1 figlia
X Duca di Bruzzano, XV Marchese di Castelvetere, IX Marchese di Brancaleone, XVI Conte di Grotteria; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Grande di Spagna di prima classe, Patrizio NapoletanoFiglio del precedente, Luigi
16 ottobre 1918
XIVDon Gennaro II Carafa Cantelmo Stuart
(1905–1982)
16 ottobre 1918Nobile Sobilia Palmieri Nuti
nessun figlio
XI Duca di Bruzzano, XVI Marchese di Castelvetere, X Marchese di Brancaleone, XVII Conte di Grotteria; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Grande di Spagna di prima classe, Patrizio NapoletanoFiglio del precedente, Vincenzo VI
30 maggio 1982
XVDon Gregorio Carafa Cantelmo Stuart
(1945–vivente)
30 maggio 1982Laura de Grenet
2 figlie
XII Duca di Bruzzano, XVII Marchese di Castelvetere, XI Marchese di Brancaleone, XVIII Conte di Grotteria; Principe del Sacro Romano Impero, Conte Palatino, Grande di Spagna di prima classe, Patrizio NapoletanoUltimo erede diretto maschio legittimo, con lui si estinguerà il ramo dei Carafa della RoccellaNipote del precedente, Gennaro II. È figlio di Luigi, a sua volta figlio del principe Vincenzo VI
in carica

Principi della famiglia Carafa della Stadera modifica

Principi di Anzi modifica

Nome
(nascita–morte)
In carica
(dal–al)
Matrimonio
&
Discendenza
Altri titoli/onorificenzeAnnotazioniDiritto di successioneN.
Principi di Anzi
IDon Ottavio Carafa
(1589–1652)
13 novembre 1633(1ª) Donna Caterina Carafa
(2ª) Donna Porzia Sanseverino
IV Marchese di Rocca di Cinquemiglia, Patrizio Napoletano1º Principe di Anzi con Privilegio dato a Madrid il 13 novembre 1633, ma in seguito appoggia il titolo sul feudo di Belvedere il 30 luglio 1634Nessuno, fu il primo Principe
30 luglio 1634

Principi di Avella modifica

Nome
(nascita–morte)
In carica
(dal–al)
Matrimonio
&
Discendenza
Altri titoli/onorificenzeAnnotazioniDiritto di successioneN.
Principi di Avella
IDon Girolamo Malizia Carafa
(1647–1723)
20 marzo 1709Patrizio NapoletanoNessuno, fu il primo Principe
2 agosto 1723
IIDon Giuseppe Carafa
(c.1686–c.1729)
2 agosto 1723Anna Elisabetta Contessa von OppersdorffPatrizio NapoletanoFiglio illegittimo, legittimato il 20 aprile 1709 con Privilegio del re Carlo III di Spagna, re di Napoli come Carlo VII
??? (testamento: 2 aprile 1729)
IIIDon Carlo Malizia Carafa
(1725–1780)
23 aprile 1767Maria Teresa d'HemricourtPatrizio NapoletanoPerse il titolo principesco alla caduta dell'imperatore Carlo VI, re di Napoli, in quanto era fedele al governo austriaco
???

Principi di Belvedere modifica

Nome
(nascita–morte)
In carica
(dal–al)
Matrimonio
&
Discendenza
Altri titoli/onorificenzeAnnotazioniDiritto di successioneN.
Principi di Belvedere
IDon Ottavio Carafa
(1589–1652)
30 luglio 1634(1ª) Donna Caterina Carafa
(2ª) Donna Porzia Sanseverino
IV Marchese di Roccacinquemiglia; Patrizio NapoletanoGià 1º Principe di Anzi con Privilegio dato a Madrid il 13 novembre 1633, ma in seguito appoggia il titolo sul feudo di Belvedere il 30 luglio 1634Nessuno, fu il primo Principe
18 dicembre 1652
IIDon Francesco Maria Carafa
(...–1711)
18 dicembre 1652(1ª) Silvia di Somma
(2ª) Donna Giovanna Oliva Grimaldi
V Marchese di Anzi, V Marchese di Roccacinquemiglia, Barone di Gallicchio e Missanello, Signore di Trivigno; Patrizio Napoletano
1695
(refuta in favore del figlio con Regio Assenso)
IIIDon Carlo Carafa
(1674–1706)
1695Elisabetta van den Eynde, baronessa di Gallicchio e Missanello (per concessione del suocero nel 1689)VI Marchese di Anzi e Signore di Trivigno; Patrizio Napoletano
12 ottobre 1706
IVDon Francesco Maria Carafa
(1696–1773)
12 ottobre 1706Principessa Francesca Cecilia Boncompagni LudovisiVII Marchese di Anzi; Barone di Trivigno, di Bonifati e Mottafollone con San Sosti; Patrizio Napoletano
16 agosto 1773
VDon Carlo Carafa
(1724–1788)
16 agosto 1773Donna Maria Giulia CaraccioloVIII Marchese di Anzi; Barone di Trivigno, di Bonifati e Mottafollone con San Sosti; Patrizio Napoletano
29 giugno 1788
VIDon Francesco Carafa
(1760–1805)
29 giugno 1788IX Marchese di Anzi; Barone di Bonifati e Mottafollone con San Sosti; Patrizio Napoletano
2 marzo 1805
VIIDon Marino Carafa
(1764–1830)
2 marzo 1805Donna Marianna Gaetani dell'Aquila d'AragonaX Marchese di Anzi (i titoli minori spariscono con l'eversione dei feudi nel 1806); Patrizio NapoletanoGià Cardinale di Santa Romana Chiesa, rinuncia alla carriera ecclesiastica per succedere al fratello Francesco
5 aprile 1830
VIIIDon Carlo Carafa
(1811–1832)
5 aprile 1830XI Marchese di Anzi; Patrizio Napoletano
2 ottobre 1832
IXDonna Giulia Carafa
(1809–1871)
2 ottobre 1832Don Filippo Saluzzo, VI duca di CoriglianoXII Marchesa di Anzi
21 aprile 1871

Principi di Chiusano modifica

Nome
(nascita–morte)
In carica
(dal–al)
Matrimonio
&
Discendenza
Altri titoli/onorifocenzeAnnotazioniDiritto di successioneN.
Principi di Chiusano
IDon Tiberio Carafa
(1614–1667)
27 luglio 1637 con Privilegio da Madrid
(esecutivo a Napoli dal 3 luglio 1638)
Donna Cristina CarafaSignore di Regino; Patrizio NapoletanoNessuno, fu il primo Principe
23 aprile 1667
IIDon Fabrizio Carafa
(1638–1667)
23 aprile 1667Donna Beatrice della LeonessaSignore di Regino e di Paternopoli; Patrizio Napoletano
18 febbraio 1711
IIIDon Tiberio Carafa
(1665–1742)
18 febbraio 1711(1ª) Donna Giovanna Carafa
(2ª) Donna Maria Giuseppa Pinelli
Signore di Paternopoli; Patrizio NapoletanoPartecipò alla fallita congiura di Macchia e i suoi titoli vennero confiscati. Dopo la sua morte, i fratelli ancora in vita rinunciarono alla successione.
???
(principe titolarmente fino alla morte)

Principi di Pietrelcina modifica

Nome
(nascita–morte)
In carica
(dal–al)
Matrimonio
&
Discendenza
Altri titoli/onorifocenzeAnnotazioniDiritto di successioneN.
Principi di Pietrelcina
IDon Francesco Carafa
(1689–1768)
9 gennaio 1725Donna Ippolita CaraccioloIV Duca di Campora e II Duca di Jelsi dal 1759; Patrizio NapoletanoNessuno, fu il primo Principe
9 gennaio 1768

Principi di Sepino modifica

Nome
(nascita–morte)
In carica
(dal–al)
Matrimonio
&
Discendenza
Altri titoli/onorifocenzeAnnotazioniDiritto di successioneN.
Principi di Sepino
IDon Francesco Carafa
(...–1639)
29 ottobre 1627(1ª) Beatrice Caracciolo
(2ª) Lucrezia Caracciolo
Barone di Binetto; Patrizio NapoletanoGià Signore di Sepino dal 1596Nessuno, fu il primo Principe
19 luglio 1639
IIDonna Delizia Carafa
(1618–1656)
19 luglio 1639Don Carlo della Leonessa, II duca di San Martino
28 agosto 1656

Principi di Stigliano modifica

Lo stesso argomento in dettaglio: Principi di Stigliano e Duchi di Mondragone.
Nome
(nascita–morte)
In carica
(dal–al)
Matrimonio
&
Discendenza
Altri titoli/onorifocenzeAnnotazioniDiritto di successioneN.
Principi di Stigliano
Don Antonio I Carafa della Stadera fu un ricco feudatario, possessore dei territori di Mondragone, Castelnuovo, San Lorenzo, Laviano, Castelgrande, Rapone, Alianello, Sant'Arcangelo, Roccanova, Stigliano, Accettura, Gorgoglione e Guardia. Già creato 1º Duca di Mondragone con Privilegio datato Barcellona 9 aprile 1519 (esecutivo: Napoli 27 ottobre 1519), fu anche creato 1º Principe di Stigliano con Privilegio datato 21 giugno 1522.
IDon Antonio I Carafa della Stadera
(...–1528)
21 giugno 1522Donna Ippolita di Capua dei Conti di Altavilla
5 figli e 3 figlie
Già Signore di Mondragone da prima del 1479, nel 1519 venne creato 1º Duca di Mondragone; Patrizio NapoletanoNessuno, fu il primo Principe
27 giugno 1528
IIDon Luigi I Carafa della Stadera
(15111576)
27 giugno 1528(1ª) Donna Clarice Orsini dei Signori di Bracciano
1 figlio
(2ª) Donna Lucrezia del Tufo dei Marchesi di Lavello
1 figlio e 1 figlia
II Duca di Mondragone; Signore di molti feudi;[N 3] Patrizio NapoletanoFiglio del precedente, Antonio[21]
17 luglio 1576
IIIDon Antonio II Carafa della Stadera
(15421578)
17 luglio 1576(1ª) Donna Ippolita Gonzaga dei Conti di Guastalla
1 figlia
(2ª) Donna Giovanna Colonna dei Principi di Paliano
2 figli
III Duca di Mondragone; Signore di molti feudi;[N 4] Patrizio Napoletano; Grande di Spagna di prima classeFiglio del precedente, Luigi
14 agosto 1578
IVDon Luigi II Carafa della Stadera
(15671630)
14 agosto 1578Donna Isabella Gonzaga, duchessa sovrana di Sabbioneta, duchessa di Traetto, contessa di Fondi, baronessa di Caramanico, signora di molti feudi[N 5]
1 figlio
IV Duca di Mondragone, Duca titolare di Sabbioneta, Duca di Traetto; Conte di Fondi; Barone di Calotone, Piadena e Spineda; Signore di molti feudi;[N 6] Patrizio Napoletano; Grande di Spagna di prima classeFiglio del precedente, Antonio
22 gennaio 1630
VDonna Anna Carafa della Stadera
(16071644)
1637Don Ramiro Felipe Núñez de Guzmán, II duca di Medina de las Torres, II marchese di Toral, e viceré di Napoli
3 figli
VI Duchessa di Mondragone, Duchessa di Traetto; Contessa di Fondi; Baronessa di Calotone, Piadena e Spineda; Signora di molti feudi[N 7]Per matrimonio: Duchessa consorte di Medina de las Torres; Marchesa consorte di Toral; Viceregina consorte di NapoliNipote del precedente, Luigi. Era figlia di Antonio Carafa della Stadera, V duca di Mondragone e unico figlio di Luigi.
24 ottobre 1644
Alla morte dell'ultima esponente e principessa della famiglia Carafa di Stigliano, i suoi titoli passarono al figlio primogenito Nicolás María de Guzmán y Carafa, III duca di Medina de las Torres e III marchese di Toral, che tuttavia morì privo di eredi. Così il feudo di Stigliano tornò prima alla Corona di Napoli e poi divenne proprietà di un ramo della potente famiglia Colonna, quello dei Principi di Sonnino, che nel 1796 spostarono il proprio titolo principesco da Sonnino a Stigliano, titolo di cui tutt'oggi si fregiano.

Duchi della famiglia Carafa modifica

Duchi di Andria modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorte/iAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1Antonio CarafaLuglio 154122 febbraio 15562 dicembre 1565Andreanna Carafa4º Conte di Ruvo dal 1554Patrizio Napoletano
2DonFabrizio Carafa...2 dicembre 156516/26 ottobre 1590
(assassinato)
Donna Maria Carafa5º Conte di RuvoPatrizio Napoletano
3DonAntonio Carafa1583 circa16/26 ottobre 159027 novembre 1621Francesca de Lannoy6º Conte di Ruvo dal 1590; Duca di Boiano, Barone di Capriati, Signore di Ciorlano, Santa Maria di Oliveto, Fossaceca e Capriati per eredità della mogliePatrizio Napoletano
4DonFabrizio Carafa30 novembre 159927 novembre 16216 agosto 1626Donna Emilia Carafa7º Conte di RuvoPatrizio Napoletano
5DonAntonio Carafa1619 circa6 agosto 16261º settembre 16448º Conte di RuvoPatrizio Napoletano
6DonCarlo Carafa1621 circa1º settembre 164423 ottobre 1655
(assassinato)
Donna Costanza Orsini9º Conte di Ruvo e Signore di CoratoPatrizio Napoletano
7DonFabrizio Carafa...23 ottobre 16554 novembre 1670Margherita Carafa10º Conte di Ruvo e Signore di Corato dal 1655; 1º Duca di Castel del Monte (il titolo appare nell'investitura del 1656); vende le Signorie di Ciorlano, Santa Maria di Oliveto, Fossaceca e Capriati il 6 febbraio 1668Patrizio Napoletano
8DonCarlo Carafa16684 novembre 167029 marzo 16722º Duca di Castel del Monte, 11º Conte di Ruvo e Signore di CoratoPatrizio Napoletano
9DonEttore Carafa4 giugno 162316722 agosto 1686Donna Margherita di Sangro3º Duca di Castel del Monte, 12º Conte di Ruvo e Signore di CoratoPatrizio NapoletanoDonna Emilia (6-3-1653 — 15-10-1702) rinunciò alla successione sui feudi paterni e stipulò un accordo con lo zio Ettore in cambio di una somma di denaro.
10DonFabrizio Carafa20 dicembre 16732 agosto 168618 ottobre 1727Donna Aurelia Imperiali4º Duca di Castel del Monte, 13º Conte di Ruvo e Signore di CoratoPatrizio Napoletano
11DonEttore Carafa11 aprile 170118 ottobre 172715 maggio 1764Donna Maria Francesca de Guevara5º Duca di Castel del Monte, 14º Conte di Ruvo, 1º Marchese di Corato dal 1727; 4º Principe di Chiusano e Grande di Spagna di prima classe, per eredità della linea Carafa di Chiusano, dal 1742 (titoli che non vennero successivamente mantenuti dai discendenti perché senza investitura ufficiale); possedeva le terre di Paternò, Campolieto e CampodipietraPatrizio Napoletano; Vicario Generale di Terra di Bari e di Lecce, Gentiluomo con esercizio del Re di Napoli dal 1734, Cavaliere dell’Ordine di San Gennaro e Gran Siniscalco del Regno di Napoli
12DonRiccardo Carafa13 gennaio 174115 maggio 176423 giugno 1797Donna Margherita Pignatelli Aragona Cortés6º Duca di Castel del Monte, 2º Marchese di Corato e 15º Conte di RuvoPatrizio Napoletano dal 1764, Gentiluomo di Camera con esercizio del Re di Napoli nel 1765
13DonEttore Carafa28 dicembre 176823 giugno 17974 settembre 1799
(giustiziato)
7º Duca di Castel del Monte, 3º Marchese di Corato e 16º Conte di RuvoPatrizio NapoletanoImplicato nella rivoluzione napoletana del 1799, venne giustiziato a morte
14DonFrancesco Carafa10 aprile 17724 settembre 179926 giugno 1844Donna Teresa Caracciolo dei Principi di Santobuono8º Duca di Castel del Monte, 4º Marchese di Corato e 17º Conte di RuvoPatrizio Napoletano
15DonRiccardo Carafa1º giugno 1808?3 marzo 18499º Duca di Castel del Monte, 5º Marchese di Corato, 18º Conte di RuvoPatrizio Napoletano
16DonAndrea Antonio Carafa15 aprile 1809?12 maggio 187310º Duca di Castel del Monte, 6º Marchese di Corato, 19º Conte di RuvoPatrizio Napoletano
17DonFerdinando Carafa30 ottobre 181612 maggio 187315 novembre 1873(1ª) Donna Maria Beatrice Revertera
(2ª) Donna Teresa Serra
(3ª) Donna Grazia Serra
11º Duca di Castel del Monte, 7º Marchese di Corato, 20º Conte di RuvoPatrizio Napoletano
18DonRiccardo Carafa11 dicembre 1859? (titoli riconosciuti con Decreto Ministeriale del 27-10-1899)19 ottobre 1920Donna Enrichetta Capecelatro12º Duca di Castel del Monte, 8º Marchese di Corato, 21º Conte di Ruvo (titoli riconosciuti con Decreto Ministeriale del 27-10-1899)Patrizio NapoletanoSenatore del Regno d’Italia
19DonAntonio Carafa17 giugno 188719 ottobre 192013 febbraio 1956(1ª) Fiammetta Soderini
(2ª) Letizia de Zerbi
13º Duca di Castel del Monte, 9º Marchese di Corato, 22º Conte di RuvoPatrizio Napoletano; Cavaliere d’Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta, Cavaliere dell’Ordine della Corona d'Italia per merito di guerra e decorato di Medaglia di bronzo al Valore Militare
20DonRiccardo Carafa14 luglio 193713 febbraio 1956in caricaviventeLeda de Prisco14º Duca di Castel del Monte, 10º Marchese di Corato, 23º Conte di RuvoPatrizio Napoletano

Duchi di Ariano modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorteAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1Alberico Carafa...149615 marzo 1501Giovanna, signora di Molise1º Conte di Marigliano dal 22 giugno 1462; Signore di Molise per eredità della mogliePatrizio NapoletanoCompra dalla Regia Camera il feudo di Ariano il 29-1-1496 divenendone 1º Duca poco dopo; investito dei feudi di Montecalvo, Corsano, Pietrapiccola, Ginestra, Motta, Pietra e Volturino nel 1500
2Giovan Francesco Carafa...15 marzo 15011527Francesca Orsini2º Conte di MariglianoPatrizio Napoletano
3Alberico Carafa...15271528
(confisca dei feudi e dei beni)
post 1528Beatrice Carafa dei Conti di Airola3º Conte di MariglianoPatrizio NapoletanoParteggiò per i Francesi nel 1528 e perciò subì la confisca dei feudi e dei beni. Morì povero.

Duchi di Campolieto modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorte/iAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1DonFrancesco Carafa...16 agosto 160817 settembre 1608(1ª) Zenobia di Bologna
(2ª) Girolama Tuttavilla
Già Barone di Campolieto dal 1593Patrizio Napoletano
2DonFabio Carafa2 ottobre 158717 settembre 160831 ottobre 1626Claudia Carafa, signora di CampodipietraPatrizio Napoletano
3DonGiuseppe Carafa...31 ottobre 162629 settembre 1684Signore di Campodipietra dal 1652Patrizio Napoletano
4DonCarlo Carafa...29 settembre 168419 maggio 1690Giovanna Carafa della SpinaSignore di CampodipietraPatrizio Napoletano
5DonGiovanni Carafa...19 maggio 16901º dicembre 1691Signore di CampodipietraPatrizio Napoletano

Duchi di Campora modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorteAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1Marcello Carafa15 agosto 16168 agosto 1659......Violante MacedonioPatrizio Napoletano
2DonTommaso Carafa17 novembre 1647...3 marzo 1710Teresa domenica CarafaPatrizio Napoletano
3DonMarcello Carafa28 ottobre 16733 marzo 17103 luglio 17591º Duca di Jelsi dal 18 maggio 1737 (il feudo comprendeva anche la città di Campobasso, che però ottenne lo status di città regia nel 1739 liberandosi dal giogo feudale)Patrizio Napoletano
4DonFrancesco Carafa25 agosto 16893 luglio 17599 gennaio 1768Donna Ippolita Caracciolo2º Duca di Jelsi dal 1759 e 1º Principe di Pietrelcina dal 9 gennaio 1725Patrizio Napoletano

Duchi di Cancellara modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorte/iAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
2DonAlfonso Carafa......2 dicembre 1673(1ª) Costanza Gambacorta
(2ª) Ippolita de Tovar
Patrizio NapoletanoFiglio di Don Antonio, signore di Grottaglie, e di Ippolita Pappacoda, 1ª duchessa di Cancellara
3DonnaIppolita Carafa13 ottobre 16182 dicembre 167323 marzo 1682Giovanni Orsini dei Conti di Pacentro3ª Principessa di Frasso per eredità della famiglia Gambacorta

Duchi di Castelnuovo modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorteAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1DonAlfonso Carafa5 dicembre 16098 settembre 163011 novembre 1653Cecilia SalvoBarone di Stiffe, Signore di San Benedetto e Collepietro dal 1620Patrizio NapoletanoUcciso durante la rivolta popolare
2DonCarlo Carafa7 giugno 161111 novembre 16537 settembre 1668Barone di Stiffe, Signore di San Benedetto e CollepietroPatrizio Napoletano
3DonFrancesco Carafa12 marzo 16151668
(morte del cugino)
18 marzo 1674
(vendita dei feudi)
...Patrizio Napoletano3º Duca di Castelnuovo e terre annesse alla morte del cugino Carlo (1668), feudi che vende a Cornelia Caracciolo il 18-3-1674.

Duchi di Cercemaggiore modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorte/iAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1DonDiomede Carafa...1º Duca di Cercemaggiore con Diploma del 24 giugno 159930 maggio 1601(1ª) Laura di Costanzo
(2ª) Porzia Caracciolo
Patrizio NapoletanoTesoriere Generale del Regno di Napoli con Privilegio dato a El Escorial il 7 settembre 1594
2DonGirolamo Carafa...30 maggio 1601ante 1616Isabella Carafa, signora di BaselicePatrizio Napoletano

Duchi di Chiusa modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorteTitoli onorificiNote
DalAl
1DonDomenico Carafa4 gennaio 166817385 dicembre 1756Donna Giulia Maria CaraccioloPatrizio Napoletano
2DonnaIppolita Carafa17 luglio 16995 dicembre 175617 giugno 1772Principe Don Gerardo Carafa, 6º duca di Forlì e 10º conte di Policastro

Duchi di Forlì modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorteAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1Giovanni Antonio Carafa7 gennaio 156916 gennaio 16253 settembre 1631Diana Capece MinutoloGià Barone di Forlì dal 1601Patrizio Napoletano
2DonGennaro Adriano Carafa22 settembre 16033 settembre 16315 aprile 1643Patrizio Napoletano
3DonnaTommasina Lucrezia Carafa22 gennaio 16055 aprile 164329 agosto 1646Francesco Carafa, 7º conte di Policastro
4DonFabrizio Carafa13 marzo 163629 agosto 164614 febbraio 1688Donna Beatrice Capece Minutolo8º Conte di PolicastroPatrizio NapoletanoFiglio di Tommasina Lucrezia Carafa, 3ª duchessa di Forlì, e di Francesco Carafa, 7º conte di Policastro
5DonEttore Carafa15 dicembre 166214 febbraio 168810 marzo 1728Donna Teresa Firrao9º Conte di PolicastroPatrizio Napoletano; Principe del Sacro Romano Impero con Diploma del 30 ottobre 1708
6Principe DonGerardo Carafa6 novembre 170210 marzo 172816 giugno 1764Donna Ippolita Carafa, duchessa di Chiusa10º Conte di Policastro e amministratore del Ducato di Chiusa per conto della mogliePrincipe del Sacro Romano Impero e Patrizio Napoletano
7Principessa DonnaTeresa Carafa17 aprile 173116 giugno 176417 marzo 1804Principe Don Gennaro I Carafa Cantelmo Stuart, 7º principe di Roccella11ª Contessa di Policastro e Duchessa di ChiusaPrincipessa del Sacro Romano Impero

Duchi di Frosolone modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorteAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1DonDiomede Carafa1º dicembre 16486 aprile 1558post 12 dicembre 1704Francesca Quiroza1º Marchese di Baranello dal 1651Patrizio Napoletano
2DonFrancesco Carafa10 febbraio 1689......2º Marchese di BaranelloPatrizio Napoletano
3DonnaCaterina Carafa1º settembre 1650...
(morte del nipote Francesco)
23 gennaio 1717Don Giovanni Girolamo Albertini, 3º principe di Cimitile

Duchi di Jelsi modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorteAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1DonEligio Carafa...9 febbraio 160617 dicembre 1636Girolama Di Capua de' signori di FornelliCapitan di fanteria in Fiandra, vice duca di Sabbioneta
2DonGiovanni Battista Carafa...17 dicembre 163626 giugno 1675D. Cornelia del Tufo, ved. di D. Iacopo Milano
3DonMario Carafa...26 giugno 16758 luglio 1730Antonella d'Aquino, figlia del Principe di Castiglione
4DonMarcello Carafa della Spina28 ottobre 167312 marzo 17373 luglio 1759...Duca di Campora e 4º Duca di Jelsi dal 12 marzo 1737 (il feudo comprendeva anche la città di Campobasso, che però ottenne lo status di città regia nel 1739 liberandosi dal giogo feudale)Patrizio Napoletano
5DonFrancesco Carafa della Spina25 agosto 16893 luglio 175910 gennaio 1768Donna Ippolita CaraccioloDuca di Campora e 5º Duca di Jelsi dal 1759 e 1º Principe di Pietrelcina dal 9 gennaio 1725Patrizio Napoletano

Duchi di Laurino modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorte/iAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1Giovanni Antonio Carafa...1º Duca di Laurino con Privilegio del 7 agosto 1591 (confermato il 13 novembre 1591)Marzo 1592Vittoria Gaetani dell’Aquila d’AragonaSignore di Castelnuovo e San Lorenzo (confermato il 28 gennaio 1548), Signore di FelittoPatrizio NapoletanoCompra la terra di Lauria il 21 febbraio 1517, compra Rofrano e il castello di Laurino per 20.500 ducati nel 1548
2DonGirolamo Carafa...15921613
(rinuncia per diventare monaco francescano)
post 1624Vittoria PignatelliPatrizio Napoletano
3DonGiovanni Carafa1593 (?)161318 dicembre 1618Patrizio Napoletano
4DonFerdinando Carafa1595 (?)18 dicembre 161823 dicembre 1632(1ª) Anna Maria de Palma d’Artois
(2ª) Eleonora Carafa
Patrizio Napoletano
5DonGiovan Battista Carafa162223 dicembre 163224 aprile 1686Donna Margherita CarafaPatrizio Napoletano
6DonnaVittoria Carafa5 gennaio 163124 aprile 16867 novembre 1704Don Giuseppe Spinelli dei Principi di Oliveto

Duchi di Maddaloni modifica

NomeNascitaIn caricaMorteConsorteAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1Diomede III Carafa15206 aprile 155811 luglio 1561Donna Roberta Carafa dei Principi di StiglianoGià 4º Conte di Maddaloni, 4º Conte di Cerreto, Signore di Formicola, Sasso, Pentime, Roccapipirozzi, Guardia, Civitella, Pontelandolfo, San Lorenzo Maggiore, Pomigliano e Pietrairola alla morte dell’avoPatrizio NapoletanoFiglio di Giovanni Tommaso Carafa, a sua volta figlio di Diomede II Carafa, 3º Conte di Maddaloni, 3º Conte di Cerreto, ecc.
2Marzio Carafa15671606Donna Vittoria SpinolaPatrizio NapoletanoFiglio di Geronima Carafa di Maddaloni (sorella maggiore di Diomede III Carafa) e Fabio Carafa principe di Stigliano (figlio di Antonio Carafa della Stadera, I principe di Stigliano)
3Diomede Carafa16061611Donna Margherita AcquavivaPatrizio NapoletanoFiglio di Marzio e Vittoria Spinola
4Marzio Carafa16111627Donna Maria di Capua Pacheco y ZúñigaPatrizio NapoletanoFiglio di Diomede e Margherita Acquaviva
5Diomede V Carafa16271660Donna Antonia CaraccioloPatrizio NapoletanoFiglio di Marzio e Maria di Capua Pacheco y Zúñiga
6Marzio Carafa16601703Donna Emilia CarafaPatrizio NapoletanoFiglio di Diomede e Antonia Caracciolo
7Carlo Carafa17031716Donna Carlotta ColonnaPatrizio NapoletanoFiglio di Marzio e Emilia Carafa
8Domenico Marzio Carafa17161748Donna Anna ColonnaPatrizio NapoletanoFiglio di Carlo e Carlotta Colonna
9Carlo Carafa17481765Donna Vittoria GuevaraPatrizio NapoletanoFiglio di Domenico Marzio e Anna Colonna
10Domenico Marzio Carafa176518071829Donna Maria Giuseppa de CardenasPatrizio NapoletanoFiglio di Carlo e Vittoria Guevara. Il titolo e il patrimonio dei duchi di Maddaloni passano nel 1807 a Francesco Saverio Carafa, principe di Colubrano.

Duchi di Maierà modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorteTitoli onorificiNote
DalAl
1DonFrancesco Carafa16143 aprile 1667
(con Privilegio dato a Madrid)
5 dicembre 1689Donna Maria de PontePatrizio NapoletanoIl 24 agosto 1651 compra Maierà dai cugini Carafa Duchi di Forlì, che erano stati costretti a vendere tale feudo per debiti.
2DonOttavio Carafa29 novembre 16595 dicembre 16897 gennaio 1699Donna Teresa SerbelloniPatrizio Napoletano; Cavaliere dell’Ordine di Calatrava dal 1670
3DonPier Luigi Carafa23 febbraio 16617 gennaio 16991718Patrizio Napoletano
4DonGiuseppe Carafa2ª metà del XVII secolo1718XVIII secoloPatrizio Napoletano

Duchi di Montenero modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorte/iAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
4DonGiovan Battista Carafa...1688
(4º Duca di Montenero)
26 luglio 1734Maria Fortunata Carmignano3º Barone di Rionegro alla rinuncia dei fratelli maggiori; 2º Barone di Rocchetta e Petrella dal 1733Patrizio NapoletanoFiglio di Alfonso Carafa, 1º barone di Rionegro, e di Donna Beatrice Bucca d’Aragona, 3ª duchessa di Montenero
5DonAlfonso Carafa16 dicembre 1713 (?)26 luglio 1734
(5º Duca di Montenero)
23 gennaio 1760(1ª) Gabriella Paolina de Chatelet-Lorraine
(2ª) Donna Domenica Anna Maria Mormile
4º Barone di Rionegro, 3º Barone di Petrella e RocchettaPatrizio Napoletano
6DonAlfonso Carafa7 agosto 1760
(6º Duca di Montenero)
5 novembre 17625º Barone di Rionegro, 4º Barone di Petrella e RocchettaPatrizio NapoletanoNato postumo al padre Alfonso, 5º duca di Montenero
7DonMuzio Carafa17235 novembre 1762
(7º Duca di Montenero)
12 dicembre 17646º Barone di Rionegro, 5º Barone di Petrella e RocchettaPatrizio NapoletanoAlla sua morte i feudi vennero devoluti al Fisco

Duchi di Nocera modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorte/iAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1Tiberio Carafa...25 dicembre 15211527Geronima de Borgia Lanzol2º Conte di Soriano Calabro per successione del fratello GurelloPatrizio NapoletanoNel 1526 vendette la terra di Girifalco a Camillo di Gennaro[22]
2DonFerdinando I Carafa......25 maggio 1558Eleonora Concublet3º Conte di Soriano CalabroPatrizio NapoletanoRivendicò il casale di Brognaturo nel 1549 avendolo acquistato da Giovanbattista Suriano; nel 1553 lo vendette a Giovanbattista Ravaschieri
3DonAlfonso Carafa...25 maggio 15581581Giovanna Branai Castriota, 2ª marchesa di Città Sant'Angelo4º Conte di Soriano CalabroPatrizio NapoletanoComprò il passo delle Camerelle da Giovanni Battista Brancaccio con Regio Assenso del 31-7-1566; Governatore dell’Abruzzo per un biennio con Privilegio dato a El Pardo il 19-8-1568
4DonFerdinando II Carafa...158111 settembre 1593Donna Anna Clarice Carafa dei Principi di Stigliano5º Conte di Soriano CalabroPatrizio NapoletanoComprò i feudi di Maida e Laconia da Francesco de Palma d’Artois
5DonFrancesco Maria I Carafa158011 settembre 159316 luglio 1642(1ª) Donna Anna Pignatelli
(2ª) Donna Giovanna Ruffo, 3ª principessa di Scilla, 9ª contessa di Sinopoli, contessa di Nicotera e Borrelli, signora di Filogaso, Calanna, Fiumara di Muro
6º Conte di Soriano Calabro e Conte di Sant'Angelo (poi 1º Conte di Filogaso)Patrizio Napoletano, Cavaliere dell’Ordine del Toson d'Oro dal 1639, Maestro di campo, Viceré dei Regni di Aragona e di NavarraVendette i feudi di Maida e Laconia a Ferrante Caracciolo, duca di Feroleto (1604); vendette la Baronia di Girifalco nel 1609, ritornata ai Carafa dopo il 1526, a Pietro Francesco Ravaschieri tesoriere di Calabria Ultra e la terra di Chiaravalle, che faceva parte del feudo di Soriano Calabro, a Fabrizio Capece Piscicelli (1611); vendette il casale di Brognaturo a Girolamo Passarelli (1629); autorizzato a trasferire il titolo comitale dalla città di Sant’Angelo a Filogaso (Regio Assenso del 1631), vende la prima a Giuseppe Battimelli (Regio Assenso del 1632)
6DonFrancesco Maria II Domenico Carafa...16 luglio 164228 aprile 1648Donna Maria Ruffo7º Conte di Soriano Calabro e 2º Conte di FilogasoPatrizio Napoletano

Duchi di Noja modifica

PrefissoNomeNascitaIn caricaMorteConsorteAltri titoliTitoli onorificiNote
DalAl
1Pompeo I Carafa...5 novembre 16008 dicembre 1623Isabella PappacodaPatrizio Napoletano; Cavaliere dell’Ordine di Calatrava dal 1589Comprò il feudo di Noja dal cognato Gisulfo Pappacoda, marchese di Capurso, nel 1600
2DonGiovanni Alfonso Carafa...8 dicembre 162316 marzo 1654Donna Giulia di Lannoy, 4ª duchessa di BoianoGovernatore del Principato Ultra con Privilegio dato a Madrid il 3 settembre 1640Patrizio Napoletano
3DonCarlo Carafa27 novembre 160816 marzo 165423 novembre 1661Donna Lucrezia Acquaviva d’Aragona6º Duca di Boiano, per successione della famiglia Caracciolo, dal 1629 (la madre Giulia di Lannoy era già vedova di Don Antonio Caracciolo dei Principi di Avellino)Patrizio Napoletano
4DonGiovanni Carafa...23 novembre 166124 maggio 1671Donna Teresa del Giudice7º Duca di Boiano e Barone di Rutigliano; Governatore di Abruzzo Citra con Privilegio dato a Saragozza il 27-3-1649Patrizio Napoletano
5DonCarlo Carafa...24 maggio 167128 novembre 1729Donna Beatrice Spinelli8º Duca di Boiano e Barone di RutiglianoPatrizio Napoletano
6DonPompeo II Carafa1698 (?)28 novembre 172929 ottobre 17369º Duca di Boiano e Barone di RutiglianoPatrizio Napoletano
7DonGiovanni Carafa4 giugno 171529 ottobre 17369 luglio 1768Isabella Tovar10º Duca di Boiano e Barone di Rutigliano; Colonnello del Reggimento Bari dal 29 novembre 1743Patrizio NapoletanoLettore all’Università di Napoli dal 1738, fondò a Napoli il Museo Naturale e il Museo dell'Antichità, e fu membro dell’Accademia di San Pietroburgo e della Società Reale di Londra; fece pubblicare una celebre cartina topografica della città di Napoli e dei suoi dintorni
8DonPompeo III Carafa29 novembre 17369 luglio 176823 settembre 1815Donna Maddalena Montalto11º Duca di Boiano, Marchese di San Marcellino (dal 1778) e Barone di Rutigliano (fino al 1806)Patrizio Napoletano
9DonGiovanni Battista Carafa14 settembre 177323 settembre 18157 giugno 1849Donna Maria Vittoria d’Aquino12º Duca di Boiano e Marchese di San MarcellinoPatrizio Napoletano
10DonnaGiulia Carafa8 giugno 18207 giugno 184917 dicembre 1886Don Muzio de Gregorio, principe di Sant’Elia e marchese di Squillace13ª Duchessa di Boiano e Marchesa di San MarcellinoPatrizio NapoletanoA seguito della sua refuta, sua sorella Donna Livia Carafa (18251901) divenne la 14ª Duchessa di Boiano (con Regio Rescritto del Re delle Due Sicilie del 22-7-1858)

Cardinali e arcivescovi modifica

La famiglia Carafa, come accadde per molte altre famiglie nobiliari, diede alla Chiesa cattolica numerosi prelati, tra cui vari cardinali e arcivescovi. Nei secoli i Carafa diedero i natali a 16 cardinali (di cui uno, Gian Pietro Carafa, venne eletto papa) e 11 arcivescovi (di cui 6 furono anche cardinali). Uno di questi cardinali, Marino Carafa di Belvedere, rinunciò successivamente alla vita ecclesiastica e divenne il 1º Sindaco di Napoli.

Cardinali di Santa Romana Chiesa
ImmagineNomeNascitaCreato cardinaleMorteIncarichi cardinaliziIncarichi vescovili/arcivescovili e/o altriN.
Filippo Carafa della Serra1340 circa18 settembre 1378 da papa Urbano VI22 o 23 maggio 1389 (c. 48-49 anni)Cardinale presbitero dei Santi Silvestro e Martino ai Monti
(13781389)
Amministratore apostolico di Bologna
(13781389)
Oliviero Carafa10 marzo 143018 settembre 1467 da papa Paolo II20 gennaio 1511 (80 anni)Cardinale presbitero dei Santi Marcellino e Pietro (1467–70), di Sant'Eusebio
(1470–1511)
Cardinale vescovo di Albano (1476–83), di Sabina (1483–1503), di Ostia e Velletri (1503–11)
Camerlengo del Collegio Cardinalizio
(1477–78)
Decano del Collegio Cardinalizio (1492–1511)
Arcivescovo di Napoli
(1458–84; 1503–05)
Abate commendatario di Santa Maria di Cadossa (1469–99)
Amministratore apostolico di Cava ed abate della Santissima Trinità (1485–97)
Amministratore apostolico di Salamanca (1491–94), di Cadice ed Algeciras (1495–1511), di Rimini (1495–97), di Chieti (1500–01), di Napoli (1503–05), di Caiazzo (1506–07), di Terracina, Sezze e Priverno (1507–10), di Segni (1507–11), di Tricarico (1510–11)
Governatore di Velletri
(1503–11)
[2][23]
Gianvincenzo Carafa147721 novembre 1527 da papa Clemente VII28 agosto 1541 (63-64 anni)Cardinale presbitero di Santa Pudenziana (1528–37), di Santa Prisca (1537), di Santa Maria in Trastevere (1537–39)
Camerlengo del Collegio Cardinalizio (1533–34)
Cardinale vescovo di Palestrina (1539–41)
Arcivescovo di Napoli
(1505–30)
Vescovo di Rimini
(1497–1505)
Amministratore apostolico di Anglona (1528–36), di Anagni (1534–41), di Acerra (1535–39)
[24]
Gian Pietro Carafa28 giugno 147622 dicembre 1536 da papa Paolo II18 agosto 1559 (83 anni)Arcivescovo di Chieti
(1505–18; 1537–49), di Brindisi (1518–24), di Napoli (1549–55)
Gian Pietro è stato, con il nome di Paolo IV, il 223º papa della Chiesa cattolica dal 23 maggio 1555 alla morte
[25]
Carlo Carafa29 marzo 15177 giugno 1555 da papa Paolo IV4 marzo 1561 (43 anni)Cardinale diacono dei Santi Vito e Modesto in Macello Martyrum
(1555–60)
Cardinale diacono di San Nicola in Carcere
(1560–61)
Legato apostolico di Bologna
(1555–58)
Amministratore apostolico di Comminges
(1556–61)
[2][26]
Diomede Carafa7 gennaio 149220 dicembre 1555 da papa Paolo IV12 agosto 1560 (68 anni)Cardinale presbitero dei Santi Silvestro e Martino ai Monti
(1556–60)
Vescovo di Ariano
(1511–60)
[27]
Alfonso Carafa16 luglio 154015 marzo 1557 da papa Paolo IV29 agosto 1565 (25 anni)Cardinale diacono di San Nicola fra le Immagini (1557–58), di Santa Maria in Portico Octaviae (1558–59), di Santa Maria in Domnica (1559–60)
Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo
(1560–65)
Arcivescovo di Napoli
(1557–65)
Governatore di Benevento
(1558–60)
Bibliotecario di Santa Romana Chiesa
(1559–65)
[2][28]
Antonio Carafa25 marzo 153824 marzo 1568 da papa Pio V13 gennaio 1591 (52 anni)Cardinale diacono di Sant'Eusebio (1568–73), di Santa Maria in Cosmedin (1573–77), di Santa Maria in Via Lata (1577–83)
Cardinale protodiacono
(1577–83)
Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo
(1584–91)
Bibliotecario di Santa Romana Chiesa
(1585–91)
Prefetto della Congregazione del Concilio
(1586–91)
[2][29]
Decio Carafa155617 agosto 1611 da papa Paolo V23 gennaio 1626 (69-70 anni)Cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna (1612), dei Santi Giovanni e Paolo (1612–26)Arcivescovo di Napoli
(1613–26)
Arcivescovo titolare di Damasco
(1606–11)
Collettore apostolico in Portogallo
(1598–1604)
Nunzio apostolico nelle Fiandre (1606–07), in Spagna (1607–11)
[30]
Pier Luigi Carafa18 luglio 15816 marzo 1645 da papa Innocenzo X15 febbraio 1655 (73 anni)Cardinale presbitero dei Santi Silvestro e Martino ai Monti
(1645–55)
Vescovo di Tricarico
(1624–46)
Nunzio apostolico a Colonia
(1624–34)
Prefetto della Congregazione del Concilio
(1645–55)
[31]
Carlo Carafa della Spina21 aprile 161114 gennaio 1664 da papa Alessandro VII19 ottobre 1680 (69 anni)Cardinale presbitero di Santa Susanna (1665–75), di Santa Maria in Via (1675–80)
Camerlengo del Collegio Cardinalizio
(1676–78)
Vescovo di Aversa
(1644–65)
Nunzio apostolico in Svizzera (1653–54), nella Repubblica di Venezia (1654–58), in Austria (1658–64)
Legato apostolico di Bologna
(1664–69)
[32]
Fortunato Ilario Carafa della Spina16 febbraio 16312 settembre 1686 da papa Innocenzo XI16 gennaio 1697 (65 anni)Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo
(1687–97)
Vescovo di Aversa
(1687–97)
Legato apostolico di Romagna
(1693–94)
[33]
Pier Luigi Carafa4 luglio 167720 settembre 1728 da papa Benedetto XIII15 dicembre 1755 (78 anni)Cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna (1728–37), di Santa Prisca (1737–40)
Camerlengo (1737–38), Sottodecano (1751–53) e Decano del Collegio Cardinalizio (1753–55)
Cardinale vescovo di Albano (1740–51), di Porto e Santa Rufina (1751–53), di Ostia e Velletri (1753–55)
Arcivescovo titolare di Larissa di Tessaglia
(1713–28)
Nunzio apostolico nel Granducato di Toscana
(1713–17)
Segretario della Congregazione di Propaganda Fide (1717–14) e della Congregazione dei Vescovi e Regolari (1724–28)
Governatore di Velletri
(1753–55)
[34]
Francesco Carafa della Spina di Traetto29 aprile 172219 aprile 1773 da papa Clemente XIV20 novembre 1818 (96 anni)Cardinale presbitero di San Clemente (1773–88), di San Lorenzo in Lucina (1788–1807), di San Lorenzo in Damaso (1807–18)
Cardinale protopresbitero
(1803–18)
Arcivescovo titolare di Patrasso
(1760–73)
Nunzio apostolico nella Repubblica di Venezia
(1760–66)
Segretario (1766–73) e Prefetto (1775–1818) della Congregazione dei Vescovi e Regolari
Legato apostolico di Ferrara
(1778–86)
Vice-Cancelliere di Santa Romana Chiesa
(1807–18)
[2][35]
Marino Carafa di Belvedere29 gennaio 176423 febbraio 1801 da papa Pio VII
Si dimise il 24 agosto 1807
5 aprile 1830 (66 anni)Cardinale diacono di San Nicola in Carcere
(1801–07)
Prefetto del Palazzo Apostolico
(1794–1801)
Sindaco di Napoli
(1813–17)
[36]
Domenico Carafa della Spina di Traetto12 luglio 180522 luglio 1844 da papa Gregorio XVI17 giugno 1879 (73 anni)Cardinale presbitero di Santa Maria degli Angeli (1844–79), di San Lorenzo in Lucina (1879)
Camerlengo del Collegio Cardinalizio
(1864–65)
Arcivescovo metropolita di Benevento
(1844–79)
Segretario dei Brevi Apostolici
(1879)
[37]
Arcivescovi
ImmagineNomeNascitaNominato/Consacrato o Elevato arcivescovoMorteIncarichi arcivescoviliAltri incarichiN.
Oliviero Carafa10 marzo 143018 novembre 1458 da papa Pio II
(nominato)
29 dicembre 1458 dal vescovo Leone de Simone
(consacrato)
20 gennaio 1511 (80 anni)Arcivescovo di Napoli
(18 novembre 1458 – 20 settembre 1484)
(4 agosto 1503 – 1º aprile 1505)
Anche Cardinale di Santa Romana Chiesa[2][23]
Alessandro Carafa143020 settembre 1484 da papa Innocenzo VIII
(nominato)
31 luglio 1503 (72-73 anni)Arcivescovo di Napoli
(20 settembre 1484 – 31 luglio 1503)
[2][38]
Bernardino Carafa147230 luglio 1505 (32-33 anni)Arcivescovo di Napoli
(1º aprile 1505 – 30 luglio 1505)
Vescovo di Chieti
Patriarca di Alessandria dei Latini
Gianvincenzo Carafa14771º aprile 1505 da papa Giulio II
(elevato)
28 agosto 1541 (63-64 anni)Arcivescovo di Napoli
(15051530)
Anche Cardinale di Santa Romana Chiesa[24]
Francesco Carafa151524 gennaio 1530 da papa Clemente VII
(nominato)
30 luglio 1544 (28-29 anni)Arcivescovo di Napoli
(24 gennaio 1530 – 30 luglio 1544)
[39]
Gian Pietro Carafa28 giugno 147620 dicembre 1518 da papa Leone X
(elevato)
18 agosto 1559 (83 anni)Arcivescovo di Chieti
(15051518)
(15371549)
Arcivescovo di Brindisi
(15181524)
Arcivescovo di Napoli
(15491555)
Anche Cardinale di Santa Romana Chiesa
Amministratore apostolico di Chieti
(20 dicembre 1518 – 24 agosto 1524)
Gian Pietro è stato, con il nome di Paolo IV, il 223º papa della Chiesa cattolica dal 23 maggio 1555 alla morte
[25]
Alfonso Carafa16 luglio 15409 aprile 1557 da papa Paolo IV
(nominato)
30 giugno 1565 dal vescovo Antonio Scarampi
(consacrato)
29 agosto 1565 (25 anni)Arcivescovo di Napoli
(9 aprile 1557 – 29 agosto 1565)
Anche Cardinale di Santa Romana Chiesa[28]
Mario Carafa???10 febbraio 1566 dal cardinale Giovanni Michele Saraceni
(consacrato)
11 settembre 1576Arcivescovo di Napoli
(26 ottobre 1565 – 11 settembre 1576)
[40]
Decio Carafa155617 maggio 1606 da papa Paolo V
(nominato)
4 giugno 1606 dal cardinale Mariano Pierbenedetti
(consacrato)
23 gennaio 1626 (69-70 anni)Arcivescovo di Napoli
(7 gennaio 1613 – 23 gennaio 1626)
Anche Cardinale di Santa Romana Chiesa[30]
Gregorio Carafa158823 giugno 1664 da papa Alessandro VII
(elevato)
23 febbraio 1675 (86-87 anni)Arcivescovo metropolita di Salerno
(23 giugno 1664 – 23 febbraio 1675)
Domenico Carafa della Spina di Traetto12 luglio 180522 luglio 1844 da papa Gregorio XVI
(nominato)
11 agosto 1844 dal cardinale Vincenzo Macchi
(consacrato)
17 giugno 1879 (73 anni)Arcivescovo metropolita di Benevento
(22 luglio 1844 – 17 giugno 1879)
Anche Cardinale di Santa Romana Chiesa[37]

Altri personaggi illustri modifica

Oltre a tutti i principi, duchi, cardinali e così via, i Carafa diedero i natali anche ad altri illustri personaggi, che si distinsero nei secoli nei più disparati campi, dalla sfera politica a quella religiosa, passando per quella militare, fino a quella delle arti.

Quindi, qui di seguito sono elencati alcuni di quegli uomini e donne della famiglia Carafa che si distinsero nella storia per le proprie qualità:

Genealogia della famiglia Carafa modifica

Qui di seguito sono rappresentati vari alberi genealogici dei principali rami cadetti della prolifica dinastia Carafa, ripercorrendo le varie ramificazioni dalle origini antiche sino ai giorni nostri.

I due più importanti rami distaccatosi dal ceppo antico principale sono i cosiddetti Carafa della Spina e i Carafa della Stadera. Da questi due rami principali discendono tutti gli altri rami minori.

Tutti i rami qui elencati sono ormai estinti sia in linea diretta maschile che in linea diretta femminile, ad eccezione di due rami cadetti: quello dei Principi di Roccella (del ramo Carafa della Spina) e quello dei Duchi d'Andria (del ramo Carafa della Stadera).

Ramificazione essenziale della famiglia Carafa dalle origini modifica

 

Caracciolo
 
 
 Linee antiche
 
  
Carafa della Spina
Carafa della Stadera
 
  
 molti altri rami cadetti
Linea di Gurello Caracciolo detto Carafa
 
 
 Carafa dei Baroni di Sessola e Signori di Sant'Arpino e Roseto (est. XVII secolo)
 
 
 Carafa dei Signori di Roccascalegna (est. XVII secolo)

Genealogia dei membri primordiali della famiglia Carafa modifica

 

Caracciolo
 
 
 Gregorio Caracciolo, detto "Carafa"
[N 8]
 
 
 Bartolomeo
⚭ Laura Capece
 
 
 Filippo
 
 
 Bartolomeo
⚭ Teodora del Gaudio
 
    
 Bartolomeo
⚭ Mabilia
 Tommaso
 Guglielmo
 Matteo
Caterina de Sangro
Alegoria Piscicelli
  
          
Andrea

⚭ Maria dei Signori di Montefalcione

Bartolomeo
Arcivescovo di Bari
Pietro
⚭ Roberta Dinissiaco
Nicola
Ligorio
Tommaso
Giacomo
 Marino
Mita
Antonio de Carofilio
Giovanni Caracciolo di Pisciotta

Filippo
cardinale
    
       
Carafa della Spina
 Nicola
Caterina di Somma
Maria Giulia de Yels
 Carafa della Stadera
Francesca
monaca
Tommaso
Giovanni
Pietro
  
    
 Andrea
Pietro
⚭ Maria Guindazzo
Onofrio
 Giovanni Antonio
 
   
 Adriella
⚭ Ermanno de Sabran
Veritella
⚭ Francesco Cantelmo
Pietro
⚭ Mariella Brancaccio
 
 
 Tommaso
Verdella Spinelli
Anna Marramaldo
 
  
 Pietro
Paolo

Ramificazione della famiglia Carafa della Spina modifica

 

Linee antiche
 
 
 Carafa della Spina
[N 9]
 
   
 Linea di Giacomo di Onorio di Giacomo
 Carafa dei Conti di Santa Severina (est. XVI secolo)
 Carafa dei Signori di Forlì del Sannio
   
     
Carafa dei Conti di Grotteria, Marchesi di Castelvetere e Principi di Roccella (est. XVII secolo: linea maschile)
Carafa dei Conti di Policastro e Duchi di Forlì (est. 1764: linea maschile)
Carafa dei Baroni di Cuddia (est. XVIII secolo)
Carafa dei Baroni di Forlì (est. XVI secolo)
Carafa dei Baroni e Duchi di Forlì (est. XVII secolo)
   
   
Carafa dei Duchi di Bruzzano e Marchesi di Brancaleone, poi anche Principi di Roccella, Marchesi di Castelvetere e Conti di Grotteria [poi Carafa Cantelmo Stuart] (dal XVII secolo)
vivente
 Carafa dei Duchi di Traetto e di Montenegro, già Signori, Baroni e Conti di Cerro (est. 1909)
Carafa dei Baroni di Rionegro, poi anche Duchi di Montenero e Baroni di Petrella e Rocchetta (est. 1764)

Ramificazione della famiglia Carafa della Stadera modifica

 

Linee antiche
 
 
 Carafa della Stadera
[N 10]
 
       
Carafa dei Conti di Airola (est. XVI secolo)
Carafa dei Conti di Ruvo, poi anche Duchi d'Andria e di Castel del Monte (dal XVI secolo)
vivente
 Carafa dei Conti di Marigliano e Duchi di Ariano (est. XVI secolo)
 Carafa dei Signori di Regino (est. XVI-XVII secolo)
 Linea di Antonio di Malizia
 Carafa dei Duchi di Nocera e Conti di Soriano Calabro (est. 1648)
 Carafa dei Conti di Maddaloni e Cerreto
      
                 
Carafa dei Marchesi di Bitetto (est. XVII secolo)
Carafa dei Marchesi di Sant'Eramo (est. XVII secolo: linea femminile)
Carafa dei Signori di Marignanello (est. XVIII secolo)
Carafa dei Duchi di Cercemaggiore (est. XVII secolo)
Carafa dei Conti di Monte Calvo (est. XIX secolo)
Carafa dei Duchi di Campora e di Jelsi (est. XVIII secolo)
Carafa dei Principi di Chiusano (est. XVIII secolo)
Carafa dei Signori di Cusano e Marchesi di Montenero (est. 1633)
Carafa dei Marchesi di San Lucido (est. XVII secolo: in linea femminile)
Carafa dei Signori di Cercepiccola e Duchi di Jelsi (est. 1727: in linea maschile)
Carafa dei Principi di Stigliano e Duchi di Mondragone (est. XVII secolo)
Carafa dei Duchi di Noja e di Bojano (est. XX secolo)
Carafa dei Duchi di Cancellara (est. 1673: in linea maschile)
Carafa dei Principi di Belvedere e Marchesi di Anzi (est. XIX secolo)
Carafa dei Duchi di Maddaloni (1ª casa) e di Frosolone e Marchesi di Baranello (est. XVIII secolo)
Carafa dei Signori di Sesto e Principi di Colobraro (1ª casa) (est. XVII secolo)
Carafa dei Conti di Montorio e Marchesi di Cave (est. 1584)
     
          
 Carafa dei Signori e Principi di Sepino (est. XVII secolo)
Carafa dei Baroni e Duchi di Campolieto (est. 1691)
 Carafa dei Principi di Avella (est. 1780)
 Carafa dei Duchi di Laurino (est. 1686: in linea maschile)
Carafa dei Marchesi di Polignano
Carafa dei Duchi di Maddaloni (2ª casa) e Principi di Colobraro (2ª casa)
Carafa dei Conti di Morcone
 Carafa dei Duchi di Maierà (est. 1718)
 Carafa dei Signori e Baroni di Sant'Angelo a Scala (est. 1672: linea femminile)
Carafa dei Baroni di Stiffe e Duchi di Castelnuovo (est. XVII secolo)
  
  
 Carafa dei Baroni e Marchesi di Tortorella (est. XIX secolo)
 Carafa dei Principi di San Lorenzo (est. 1917: in linea maschile)

Il ramo marchigiano modifica

Le prime notizie della presenza della famiglia Caraffa nelle Marche[42] risalgono alla seconda metà del XVI secolo, quando uno dei rami della famiglia fu esiliato "per ragioni di Stato" [43] dallo zio Gian Pietro Caraffa, papa Paolo IV, nel castello di Montalto, circondario di Camerino, con assegnazione di beni e possedimenti[44].

Dagli atti ufficiali, religiosi e civili, risulta per i Caraffa del Castello di Montalto l’appellativo di Dominus o Don per i maschi e Domina o Donna per le femmine [45].

  • Angelo (1651-1738) è Ufficiale della Venerabile Compagnia del SS.mo Sacramento del Castello di Montalto.
  • Amico (1690-1747) è Priore della Chiesa di San Paolo nel Castello di Borgiano
  • Giuseppe Antonio Caraffa (1737-1815), è avvocato, dottore in utroque iure, conte palatino e cavaliere della Milizia Aurata - Ordine dello Speron d'Oro[46]. Desiderio dei Marchesi Spreti, governatore generale del Ducato di Camerino, lo nomina suo rappresentante al Consiglio generale della città. Successivamente fu uno dei principali attori della prima Repubblica Romana, quale prefetto consolare nel territorio di Camerino.
  • Francesco (1772-1861) è Procuratore della Signoria di Beldiletto [47], con tutte le prerogative attribuite ai ministri camerali.
  • Felice Ottavio Caraffa (1831-1918), filosofo, ingegnere e architetto. È Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro [48] e Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia[49]. Ingegnere Capo della Giunta Liquidatrice dell'Asse Ecclesiastico (1873), Regio Economo Generale dei Benefici Vacanti per le Provincie Venete (1887), è l'autore de "Il nuovo Catasto del Regno d'Italia" ed è annoverato nel "Dictionnaire International des écrivains du monde latin". Nel 1906 acquista il palazzo gentilizio di Tolentino dalla famiglia Costaroli, trasferendovi la famiglia.

A Tolentino i Caraffa svolgono un ruolo importante come una delle principali famiglie della Città, ricoprendo anche cariche amministrative e politiche.

Palazzi ed altri edifici modifica

Questo che segue è un elenco parziale dei principali possedimenti edilizi e dimore della famiglia Carafa. Include gli edifici costruiti proprio su commissione dei Carafa, ma anche quelli che furono ereditati successivamente da questa famiglia e costruiti in precedenza da altri.

ImmagineNomeCostruzioneRestauri/modificheCuriositàLocalitàN.
Edifici civili
Campania
Palazzo Carafa d'AndriaL'originale fu costruito agli inizi del XV secolo.Nel XVI secolo, passato alla Confraternita del Monte di Pietà, venne rifatto dall'architetto Giovanni Francesco Mormando secondo lo stile del Rinascimento. Dal XVII al XIX secolo subì notevoli alterazioni e modifiche e venne aggiunto un ulteriore piano.Il Palazzo oggi ospita la sede dell'Istituto Tecnico Femminile "Elena di Savoia".
Napoli, Italia
Palazzo Diomede Carafa
(anche detto Palazzo Santangelo o Palazzo Santangelo-Carafa)
Fu costruito nel XV secolo per volere di Diomede I Carafa, conte di Maddaloni. Fu probabilmente costruito su un edificio più antico, sempre appartenente alla famiglia Carafa.Dopo il passaggio di proprietà, fu restaurato dal ramo dei Carafa dei Principi di Colobraro.Dal ramo di Maddaloni, passò a quello dei Carafa di Colobraro. Nel 1796 morì Faustina Pignatelli, moglie del Principe di Colobraro, ed iniziò il degrado fino al 1815, quando venne acquistato dal ricco avvocato Francesco Santangelo e trasformato in museo. In esso era custodita la bronzea Testa di Cavallo di Donatello, oggi al MANN e qui sostituita da una copia.
Napoli, Italia
Palazzo Carafa di MontorioFu costruito alla fine del XV secolo dalla famiglia Carafa dei Conti di Montorio al Vomano ed attribuito all'architetto Giovanni Francesco Mormando.Nel XVI secolo, per volere del cardinale Alfonso Carafa, venne rifatto dall'architetto Giovanni Francesco Di Palma secondo lo stile del Rinascimento e le sale affrescate.Nel 1943 venne danneggiato dalla drammatica esplosione della motonave Caterina Costa, poi nel 1944 fu coinvolto in un incendio e infine fu colpito dal terremoto del 1980. Dopo decenni di degrado, è attualmente oggetto di lavori di recupero.
Napoli, Italia
Palazzo Carafa di Santa Severina
(anche detto Palazzo Carafa della Spina a Pizzofalcone)
Fu costruito agli inizi del XVI secolo per volere del condottiero Andrea Carafa, conte di Santa Severina.Ormai militarizzato, nel XVII secolo fu costruito il militare Gran Quartiere di Pizzofalcone dove allora sorgevano i giardini del Palazzo.Passò successivamente alla famiglia Loffredo, poi fu acquistata per la Corona dal viceré Iñigo Vélez de Guevara, VIII conte d'Oñate, e divenne sede delle truppe spagnole. Dal 1808 ospitò la Biblioteca Militare e l'Ufficio Topografico del Regno delle Due Sicilie. Dopo l'Unità d'Italia diventò Archivio Militare ed oggi ospita la Sezione Militare dell'Archivio di Stato di Napoli.
Napoli, Italia
Palazzo Carafa di Maddaloni
(già Palazzo D'Avalos)
Fu costruito alla fine del XVI secolo per volere del marchese Cesare d'Avalos.Lavori di ristrutturazione e di abbellimento vennero affidati all'architetto Cosimo Fanzago per volere di Don Diomede V Carafa, V duca di Maddaloni e VIII conte di Cerreto; essi si protrassero fin oltre il 1710 e videro coinvolti anche il marmoraro Pietro Sanbarberio e i pittori Micco Spadaro, Giacomo del Pò, Francesco Di Maria. Dal 1766 al 1770 furono intrapresi nuovi lavori decorativi ed altri ambienti furono affrescati da Fedele Fischetti. Ad inizio XIX secolo furono effettuate ulteriori modifiche strutturali. Nella II Guerra Mondiale fu in parte gravemente danneggiato da bombardamenti e restaurato senza criterio. Ancora danneggiato nel terremoto del 1980, venne attuato un restauro durato più di 30 anni.Il Palazzo passò a diversi acquirenti, poi giunse nella prima metà del XVII secolo nelle mani del banchiere fiammingo Gaspare Roomer che infine la vendette alla famiglia Carafa intorno al 1650 in cambio della loro Villa Bisignano a Barra. Nel 1806, indebitati, furono costretti a vendere e il Palazzo, frazionato, passò man mano a molti e vari nobili. Qui ebbe sede la Suprema Corte di Giustizia e vi visse, tra gli altri, il sindaco Luigi Miraglia. Oggi è adibito ad uso residenziale.
Napoli, Italia
Palazzo Carafa di Nocera
(anche detto Palazzo Falanga e Montuori)
Fu costruito nel XVI secolo per volere di Don Ferdinando II Carafa, IV duca di Nocera, su progetto dell'architetto Gabriele d'Agnolo.Le famiglie dei negozianti Falanga e Montuori, nuovi proprietari, affidarono il restauro del Palazzo all'architetto De Leva, che cancellò i tratti rinascimentali dell'edificio.Il Palazzo alla fine del XVII secolo passò alla famiglia Costanzo e poi, dopo un periodo di abbandono, nel 1806 con l'avvento dei Francesi divenne sede della Prefettura di Polizia fino a quando non fu completato Palazzo San Giacomo nel 1825. Venne in seguito acquistato dalle famiglie dei negozianti Falanga e Montuori. Il Palazzo oggi è adibito ad uso residenziale.
Napoli, Italia
Palazzo Carafa di BelvedereFu costruito nel XVI secolo dalla famiglia Carafa dei Principi di Belvedere, ma non fu mai completato da loro.Il Palazzo non fu mai completato dai Carafa, in quanto il principe Carlo Carafa di Belvedere sposò Elisabetta van den Eynde, figlia del magnate Ferdinando van den Eynde, ed ebbe in dote dalla moglie Villa Belvedere al Vomero, dove si trasferì.Nel 1830 il Palazzo venne acquistato da Don Giuseppe Sorge, che lo volle completare a proprie spese in occasione delle sue nozze. Il Palazzo non è più esistente, poiché andò quasi completamente distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Non più esistente
Palazzo Carafa della Spina
(una volta anche detto Palazzo di Fabrizio Carafa)
Fu costruito nel XVI secolo per volere di Don Fabrizio Carafa della Spina, principe di Butera e Roccella, che acquistò e demolì un Palazzo appartenente ad Andrea Matteo IV Acquaviva d'Aragona. Il disegno fu probabilmente opera dell'architetto Domenico Fontana.Il Palazzo venne restaurato nel XVIII secolo e venne rifatto ex novo anche il sontuoso portale d'ingresso, secondo alcuni opera di Martino Buonocore o di Ferdinando Sanfelice.Il Palazzo oggi è adibito ad uso residenziale.
Napoli, Italia
Palazzo Cellammare
(o Palazzo Cellamare; in passato anche detto brevemente Palazzo Francavilla)
Fu costruito nel XVI secolo per volere di Giovanni Francesco Carafa.Successivamente, nel 1531, Luigi Carafa incaricò l'architetto Ferdinando Manlio di restaurare completamente l'edificio. Dal 1668 al 1670 l'architetto Francesco Antonio Picchiatti effettuò alcuni lavori interni di ammodernamento, avendovi lavorato già prima, nel 1651, con l'edificazione dello scalone monumentale, poi demolito per essere sostituito da un altro di Giovanni Battista Manni. Il portale monumentale, che conduce allo scalone, è opera di Ferdinando Fuga. La Cappella della Vergine del 1727 è invece opera di Giovan Battista Nauclerio.Il Palazzo fu saccheggiato durante la rivolta di Masaniello nel 1647, poi funse da lazzaretto durante l'epidemia di peste del 1656 e nel 1689 divenne proprietà dello Stato. Nel XVIII secolo venne poi acquistato da Antonio del Giudice, principe di Cellamare, e successivamente passò a Michele Imperiali, principe di Francavilla; sotto quest'ultimo il Palazzo raccolse un raffinato salotto, tra i cui ospiti si ricorda l'amico Giacomo Casanova. Infine, qui vi visse e morì suicida nel 1959 il matematico Renato Caccioppoli.
Napoli, Italia
Palazzo Carafa di Roccella
(oggi denominato Palazzo delle Arti di Napoli)
Fu costruito nel XVII secolo dalla famiglia Di Sangro.Nel XVIII secolo I Carafa dei Principi di Roccella attuarono una ristrutturazione che fu affidata all'architetto locale Luca Vecchione, ma i lavori si protrassero per lungo tempo e solo nel 1842 fu completata la facciata in stile neoclassico. Nel XIX secolo assunse l'aspetto odierno con l'aggiunta del terzo piano, dell'atrio scoperto e dal patio sul giardino. Dopo lunghi anni di abbandono, nel 1964 l'imprenditore Mario Ottieri tentò di demolirlo, fortunatamente invano. Un recente restauro, costato 20 milioni di è terminato nel 2004.Il Palazzo venne donato dal proprietario Francesco di Sangro, principe di Sansevero, al cognato Don Giuseppe Carafa, che aveva sposato sua sorella Antonia di Sangro. Poi passò al ramo Carafa dei Principi di Roccella. Ippolita Cantelmo Stuart, moglie del principe Vincenzo III Carafa, vi animò un famoso salotto letterario. Di proprietà dello Stato Italiano, è oggi sede del PAN.
Napoli, Italia
Palazzo Carafa di NojaNon si hanno notizie né riguardo all'epoca di costruzione né riguardo al committente del palazzo. Si può ipotizzare la sua erezione nella prima metà del XVII secolo.I Carafa di Noja attuarono nei primi decenni del XIX secolo un profondo rifacimento del doppio edificio in stile neoclassico e ricostruirono un nuovo villino in fondo al giardino, secondo la moda neo-pompeiana dell'epoca.Nel XVIII secolo divenne proprietà del ramo Carafa dei Duchi di Noja, testimonianza ne è lo stemma affrescato sull'androne. Nella seconda metà del XIX secolo i Carafa vendettero il Palazzo, dando il via al processo di frazionamento che lo rende tuttora un condominio privato e dunque non visitabile.
Napoli, Italia
Palazzo Carafa di Policastro
(oggi noto come Palazzo Caracciolo di Torella)
Fu costruito nel XVIII secolo dai Carafa dei Duchi di Forlì e Conti di Policastro.Dai Carafa passò successivamente ai Caracciolo dei Principi di Torella. In un salone del piano nobile si conserva un soffitto affrescato da Fedele Fischetti, in un altro dei dipinti di Giacinto Diano. Oggi è frazionato e adibito a condominio di prestigio.
Napoli, Italia
Villa Carafa di Belvedere
(o semplicemente Villa Belvedere; già Palazzo Vandeneynde)
Fu costruita alla fine del XVII secolo dall'architetto Fra' Bonaventura Presti, per volere del magnate italo-fiammingo Ferdinando van den Eynde, I marchese di Castelnuovo.Ulteriori modifiche vennero attuate dai Carafa e nel XIX secolo. Vi si trovano affreschi, ad esempio, di Luca Giordano.La Villa passò ai Carafa tramite il matrimonio di Elisabetta van den Eynde, figlia del marchese Ferdinando van den Eynde, che sposò Don Carlo Carafa, principe di Belvedere, portando in dote la Villa.
Napoli, Italia
Villa Carafa d'Andria de Cillis
(già Palazzo de Cillis)
L'originale fu costruito alla fine del XVIII secolo dalla famiglia De Cillis.Dell'originale edificio sopravvivono oggi solo le cantine interrate nella roccia lavica e un pozzo rustico. L'attuale Villa è quella voluta dalla marchesa Eleonora Carafa d'Andria, maritata de Cillis, che nel 1918 la trasformò in residenza estiva in stile neoclassico-liberty.Nel XX secolo fu un salotto d'incontro per le famiglie nobili napoletane. Morta la Marchesa nel 1973, iniziò un lungo declino che portò a decadimento e furti, diventando anche un asilo-scuola elementare, fino a quando nel 2013 iniziarono lavori di restauro e ripristino ed oggi è sede di un B&B.
Torre del Greco, Italia
Calabria
Castello di Roccella Ionica
(anche detto Palazzo Carafa)

Roccella Ionica, Italia
Castello di Santa Severina
(anche detto Castello Carafa o Castello di Roberto il Guiscardo)
Fu costruito nell'XI secolo per volere di Roberto il Guiscardo, della stirpe normanna degli Altavilla.Agli Angioini è attribuito il merito di aver ammodernato il Castello: costruirono i torrioni cilindrici e le quattro cortine murarie che delimitano il mastio. Con l'avvento di Andrea Carafa il Castello subì una delle più imponenti opere di ammodernamento, di gran lunga superiore a quella degli Angioini. Anche i Grutther intervennero sul castello, che divenne una vera e propria residenza signorile. Dal 1994 al 1998 è stato sottoposto ad un attento e meticoloso restauro.Dopo i Normanni, giunsero gli Angioini, poi gli Aragonesi. Dagli inizi del XVI secolo ne entrarono in possesso i Carafa, per poi tornare in mano alla Corte Reale. Nel XVII secolo passò ai Ruffo, poi lo acquistò la famiglia Sculco, ed infine passò alla famiglia Grutther, che lo tenne fino al 1806. Oggi il Castello è visitabile ed è sede del Museo Archeologico, del Centro di Documentazione Studi Castelli e Fortificazioni Calabresi, e del Museo di Arte Contemporanea (MACSS)
Santa Severina, Italia
Puglia
Castel del Monte
(anticamente detto Castello di Santa Maria del Monte)
Il Castello fu costruito nel XIII secolo dal celebre Federico II di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero e re di Sicilia.Nel 1528 a causa di una spedizione dei Francesi nel Regno di Napoli, il Castello fu devastato e bombardato. Passato ai Carafa, dal XVIII secolo seguì un lungo periodo d'abbandono e venne spogliato degli arredi e delle decorazioni di marmo. Divenuto proprietà di Stato, iniziarono i lavori di restauro dal 1879, poi dal 1928 e nuovamente tra il 1975 e il 1981.Fu raramente adibito a feste e fra queste nel 1246 si ricordano le nozze di Violante di Svevia con Riccardo Sanseverino, conte di Caserta. Funse anche da carcere. Fu acquistato nel 1552 dalla famiglia Carafa, che lo usarono come luogo di villeggiatura e vi impiantarono una panetteria con mulino e un forno, ma poi subì un lungo periodo di degrado fino al 1876, quando venne acquistato dallo Stato Italiano. Dal 1996 è inserito dall'UNESCO nella lista dei Patrimoni dell'Umanità.
Andria, Italia

Note modifica

Annotazioni
  1. ^ In italiano: Fa' questo e vivrai - dal vangelo di Luca Lc 10,28, su laparola.net.. (Famiglia Carafa della Stadera)
  2. ^ La grafia di questo cognome è indifferentemente Carafa o Caraffa - Rivista del Collegio Araldico, anno XXXIV, marzo 1936.
  3. ^ Signore di Montenero, Castelnuovo, San Lorenzo, Laviano, Castelgrande, Rapone, Alianello, Sant'Arcangelo, Roccanova, Accettura, Gorgoglione, Guardia, Jannano e Pietra d'Acino per eredità paterna dal 1528. Compra Riardo nel 1544, Teano nel 1546, Roccamonfina nel 1550, Sessa nel 1552, Minervino nel 1560, e compra inoltre Volturara, Moliterno, Armento, Montenuovo, Procina, San Nicandro, Pietravairano, Casafredda e Galluccio.
  4. ^ Signore di Montenero, Castelnuovo, San Lorenzo, Laviano, Castelgrande, Rapone, Alianello, Sant'Arcangelo, Roccanova, Accettura, Gorgoglione, Guardia, Jannano, Pietra d'Acino, Riardo, Teano, Roccamonfina, Sessa, Minervino, Volturara, Moliterno, Armento, Montenuovo, Procina, San Nicandro, Pietravairano, Casafredda e Galluccio.
  5. ^ Signora di Acquaviva, Inola, Maranola, Carpello, Sperlonga, Monticelli, Pastena, Schigia, Turino e Agnone.
  6. ^ Signore di Montenero, San Lorenzo, Laviano, Castelgrande, Rapone, Alianello, Sant'Arcangelo, Roccanova, Accettura, Gorgoglione, Guardia, Jannano, Pietra d'Acino, Riardo, Teano, Roccamonfina, Sessa, Minervino, Volturara, Moliterno, Armento, Montenuovo, Procina, San Nicandro, Pietravairano, Casafredda, Galluccio, Capolungo, Itri, Fratta, Castelforte, Spigno, Sperlonga, Pastena, Sauvi, Casalnuovo, Castellorato, Monticello, Isola, Campomele, Caramanico e Torcello.
  7. ^ Signora di Montenero, San Lorenzo, Laviano, Castelgrande, Rapone, Alianello, Sant'Arcangelo, Roccanova, Accettura, Gorgoglione, Guardia, Jannano, Pietra d'Acino, Riardo, Teano, Roccamonfina, Sessa, Minervino, Volturara, Moliterno, Armento, Montenuovo, Procina, San Nicandro, Pietravairano, Casafredda, Galluccio, Capolungo, Itri, Fratta, Castelforte, Spigno, Sperlonga, Pastena, Sauvi, Casalnuovo, Castellorato, Monticello, Isola, Campomele, Caramanico, Torcello, ecc.
  8. ^ I Carafa hanno origini molto antiche e il capostipite dell'intera famiglia viene individuato nella figura di Gregorio Caracciolo, soprannominato "Carafa". Questi era quindi appartenente alla ben più antica famiglia Caracciolo ed era figlio di Giovanni Caracciolo, conte di Montemarano. A sua volta, Giovanni era figlio di Riccardo Caracciolo, detto "Rosso", che fu il fondatore del ramo cadetto dei cosiddetti Caracciolo Rossi.
  9. ^ La famiglia Carafa della Spina ha come capostipite il cavaliere Andrea Carafa, che era uno dei molti figli di Bartolomeo e di Mabilia. Bartolomeo, a sua volta, era figlio di un altro Bartolomeo e di Teodora del Gaudio. Ancora, questo secondo Bartolomeo era a sua volta figlio di un Filippo, signore di Ripalonga. Questo Filippo era a sua volta figlio di un terzo Bartolomeo, signore di Ripalonga, e di Laura Capece. Infine, questo ennesimo Bartolomeo era figlio di quel Gregorio Caracciolo, che, soprannominato "Carafa", è considerato il capostipite di tutta la dinastia Carafa.
  10. ^ La famiglia Carafa della Stadera ha come capostipite un certo Tommaso Carafa, che era uno dei molti figli di Bartolomeo e di Mabilia. Bartolomeo, a sua volta, era figlio di un altro Bartolomeo e di Teodora del Gaudio. Ancora, questo secondo Bartolomeo era a sua volta figlio di un Filippo, signore di Ripalonga. Questo Filippo era a sua volta figlio di un terzo Bartolomeo, signore di Ripalonga, e di Laura Capece. Infine, questo ennesimo Bartolomeo era figlio di quel Gregorio Caracciolo, che, soprannominato "Carafa", è considerato il capostipite di tutta la dinastia Carafa.
Fonti
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  15. ^ Il sepolcro, si trova a Napoli presso la chiesa di San Domenico Maggiore, nella cappella Carafa della Spina.
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Bibliografia modifica

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  • Benedetto Minichini, Del cognome e dello scudo dei Carafa, Nobili Napoletani , Napoli, Stabilimento tipografico del Cav. Gaetano Nobile, 1860
  • Berardo Candida-Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia, G. de Angelis, 1883
  • Tullio Torriani, Una tragedia nel cinquecento romano: Paolo IV e i suoi nepoti , Roma, Fratelli Palombi, 1951
  • Donata Chiomenti Vassalli, Paolo IV e il processo Carafa: un caso d'ingiusta giustizia nel cinquecento, Milano, Mursia, 1993
  • Volker Reinhardt, Le grandi famiglie italiane, Vicenza, Neri Pozzi, 1996
  • Luigi Perego Salvioni, Collezione di carte pubbliche, proclami, editti, ragionamenti ed altre produzioni tendenti a consolidare la rigenerata Repubblica Romana, 1798
  • Album biografico di Roma, Roma, Pallotta, 1875
  • Angelo de Gubernatis, Dictionnaire International des écrivains du monde latin , Firenze, Società Tipografica Fiorentina, 1905
  • Felice Ottavio Caraffa, Alla Camera dei Deputati del Regno d'Italia e per essa all'Onorevolissimo Signor Comm. Giuseppe Biancheri Presidente - Petizione, Roma, Mugnoz, 1886
  • Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Arnaldo Forni, 1981
  • Franco Muscolini, Così eravamo, Tolentino, La Linotype, 2006
  • Franco Muscolini, Così eravamo - seconda parte, Tolentino, La Linotype, 2008
  • Memorie Storiche de Cardinali della Santa Romana Chiesa - Caraffa Gian Pietro Papa Paolo IV.
  • Le origini della famiglia Caraffa o Carafa.
  • La Famiglia Caraffa di Napoli.
  • Istoria del Concilio Tridentino - Giovanni Pietro Caraffa Papa Paolo IV.

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