Come Capire se Soffri di Ulcera Tropicale

L’ulcera tropicale è una malattia della pelle che affligge le persone che vivono in condizioni di scarsa igiene e cattiva alimentazione. In alcuni Paesi viene anche soprannominata "malattia del povero" proprio per questo. I primi segnali sono delle ulcere o delle lesioni che compaiono, generalmente, nei piedi e nelle gambe. Possono generarsi da un semplice graffio e aggravarsi fino alle estremità superiori. Nei casi più gravi le lesioni raggiungono le ossa. Continua a leggere per capire se tu o un tuo caro soffrite di questa malattia.

Parte 1

Parte 1 di 3:

Riconoscere la Sintomatologia

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Sintomi Precoci

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Controlla se hai uno sfogo cutaneo alle mani o ai piedi. È segno che l’infiammazione è iniziata. La pelle infetta diventa rossa, squamosa e pruriginosa: l’infezione è batterica o fungina. La lesione potrebbe essere anche piccola come una monetina.
- La lesione può originare da un semplice graffio e poi peggiorare con il tempo. Dopo diversi giorni, avrai la sensazione che la pelle stia marcendo dall’interno. La lesione diventa molto dolorosa come se qualcosa si stesse mangiando la pelle. Se non viene trattata subito i micobatteri raggiungono il tessuto muscolare, i tendini e le ossa.
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Controlla la presenza di papule quando l’infezione comincia a formare delle vesciche. Una papula è una lesione sollevata, solida di dimensioni inferiori al centimetro. Può essere marrone, rossa o rosa e rugosa al tatto. Una vescica è una bolla piena di liquido. Entrambe sono causate dal processo infiammatorio.
- Controlla se la pelle è secca e se si squama. Con l'avanzare dell’infiammazione, parte della pelle viene coinvolta da uno sfogo pruriginoso e dalla formazione di squame che si staccano.

Sintomi Tardivi

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La pelle si rompe e comincia a sanguinare man mano che la malattia progredisce. L’infiammazione si aggrava portando a una lesione aperta sul corpo. Se anche in questo caso non si interviene, sopraggiunge un’infezione. La pelle è la prima barriera del nostro corpo contro le infezioni, se si rompe si apre un varco ai batteri. L’ulcera comincia a trasudare, diventa umida e si forma del pus.
- Nei casi gravi, è impossibile camminare e la malattia diventa invalidante. Ciò accade se l’infezione colpisce i tendini, la loro guaina e le ossa.
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Controlla le lesioni che hanno formato una crosta. Lentamente diventano viola, cioè non ricevono sufficiente afflusso di sangue (il termine medico è cancrena). Si tratta di una situazione allarmante. Per raggiungere questo stadio sono necessarie due settimane, il tessuto muscolare inizia a disfarsi e a morire.
- La cancrena si manifesta nelle fasi avanzate della malattia o quando questa non viene curata per molto tempo con continua esposizione dell’ulcera a elementi esterni (calore e umidità). Capisci che la cancrena è iniziata perché la lesione si riempie di pus maleodorante, come carne putrida. La zona diventa verde e infine nera quando non c’è più circolazione.
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Verifica la presenza di un cattivo odore. Nelle fasi avanzate, di solito entro un paio di settimane, la lesione cresce di dimensioni e penetra in profondità nella pelle fino all’osso. L’odore di marcescenza ti informa che i tessuti muscolari stanno morendo e marcendo.
- Non aspettare fino alla comparsa di questi sintomi. Vai subito al pronto soccorso più vicino e fatti visitare da un dermatologo per curare subito la lesione.
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Ricorda che un dolore straziante agli arti è un sintomo. Si prova nelle fasi tardive, quando l’ulcera è infetta e raggiunge le ossa. Immagina di essere contemporaneamente bruciato e pugnalato nella zona o che il tuo arto venga amputato senza anestesia.
- Quando il micobatterio raggiunge in profondità i muscoli, tendini e ossa, questo è il dolore che provi. Inoltre saprai che la malattia ha colpito l’osso perché la lesione diventa molto bianca.
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Controlla la febbre. Si tratta di un sintomo molto chiaro che ti deve mettere in allarme. La temperatura supera i 37°C, l’infezione si sta diffondendo e ha iniziato ad attaccare il sistema immunitario.
- Quando il micobatterio si è diffuso, aumenta la temperatura corporea, provi un senso di debolezza generalizzata, un battito cardiaco accelerato: tutti sintomi che il tuo corpo sta cercando di reagire all’attacco. Una volta superata la fase critica (la febbre e gli altri sintomi di risposta immunitaria si sono risolti) allora sopravviverai alla malattia.

Parte 2

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Conoscere i Fattori di Rischio

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Se vivi in zone umide, sei a rischio. Coloro che vivono vicino a fiumi e ruscelli, i contadini che lavorano nelle risaie e coloro che abitano nelle baraccopoli hanno maggiori probabilità di contrarre l’ulcera tropicale.
- Tutti questi fattori fanno in modo che la pelle sia costantemente umida facilitando l’aggressione da parte dell’agente patogeno.
- Ovviamente foreste e giungle sono habitat altrettanto favorevoli per questa condizione, così come le paludi e gli acquitrini.
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Una ferita esposta è un altro fattore di rischio. Coloro che hanno recentemente subito un trauma al ginocchio o alla caviglia possono contrarre l’infezione perché la zona è esposta agli agenti esterni. Cerca di tenere la ferita pulita e asciutta a tutti i costi, soprattutto se si tratta di un’ustione.
- Anche coloro che camminano a piedi nudi possono ammalarsi. Un fungo può diffondersi da una persona all’altra grazie a un pavimento e oggetti contaminati.
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Le persone ai margini della società sono ad alto rischio. Coloro che sono malnutriti o hanno un sistema immunitario indebolito (come i malati terminali di cancro, sieropositivi o con AIDS) possono contrarre l’ulcera tropicale. Il microrganismo che causa la malattia può facilmente colpire le tue estremità, soprattutto se non godi di buona salute.
- La povertà causa un’alimentazione insufficiente e condizioni meno igieniche, che a loro volta sono causa di un sistema immunitario debole. Se le difese naturali sono basse, ovviamente siamo più esposti alle malattie.
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Ricorda che si tratta di una malattia contagiosa. Condividere gli abiti trasferisce la micosi da una persona all’altra: qualunque indumento, dalle scarpe alla camicia, è possibile veicolo di infezione. Anche toccare il medesimo oggetto può mettere a repentaglio la salute di un individuo.
- Questo è vero soprattutto per la condivisione di scarpe che non calzano bene o che sono inappropriate per il clima. Infatti sottopongono le gambe a un possibile trauma: una ferita trascurata e scoperta aumenta in dimensioni e potrebbe sfociare in un’ulcera tropicale.

Parte 3

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Agire

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Vai da un medico o da un dermatologo. Ti faranno un esame approfondito e raccoglieranno l’anamnesi. Ti verranno poste molte domande in merito ai sintomi. In base al tuo caso specifico, ti verranno fatti dei test per capire se si tratta di ulcera tropicale o un’altra malattia.
- L’ulcera tropicale è molto grave. Se hai il sospetto che possa essere ciò di cui soffri, non aspettare neppure un minuto e vai dal medico immediatamente.
Si tratta di un test durante il quale il medico raschia una porzione della lesione e la esamina al microscopio. Dopo l’esame saprà determinare a quale tipo di trattamento sottoporti.
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Inizia subito la cura. Nelle fasi iniziali non esiste nulla di incurabile e alla fine starai bene. Anche in uno stadio avanzato, c’è speranza. Tuttavia, se ti trascuri e non ti sottoponi subito a cure mediche, potresti rischiare di perdere un arto o addirittura di morire. Comincia la cura il prima possibile.
- Ci sono moltissime soluzioni, dai rimedi casalinghi ai farmaci fino ai trapianti di pelle. Tuttavia segui sempre il consiglio del medico. Lui sa cosa è meglio per te.

Consigli

L’ulcera tropicale non ha una causa specifica. La letteratura medica indica una quantità enorme di batteri e microrganismi che possono innescarla.
Nei casi peggiori, quando l’infezione è fuori controllo, si procede con l’amputazione dell’arto.